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05/12/2025 ore 15.40
Politica

Consiglio regionale, fumata grigia per le commissioni: non c’è accordo nel centrodestra

I partiti di maggioranza non trovano la quadra e anche l’assegnazione della Vigilanza all’opposizione resta in bilico nonostante la stretta di mano tra Occhiuto e Tridico. Ecco i nomi in ballo

di Antonio Clausi

Non c’è l’accordo e la composizione delle commissioni consiliari non va in porto. Non è stata infatti sufficiente la Conferenza dei capigruppo convocata per stamattina dal presidente del Consiglio regionale Salvatore Cirillo per sbrogliare la matassa. Le parti si aggiorneranno mercoledì 10 dicembre (ore 10.30 a Palazzo Campanella) per cercare di venire a capo della situazione. Come noto, le commissioni sono sei, più quella anti-‘Ndrangheta e di Vigilanza. Quest’ultima dovrebbe essere destinata alla minoranza, in particolare al M5S con Elisabetta Barbuto a margine di una stretta di mano tra Tridico e Occhiuto. Il condizionale è d’obbligo, tuttavia, perché ancora la fumata bianca non c’è stata e non è detto che ci sia. Se ne riparlerà mercoledì, mentre la nuova seduta del Consiglio è fissata per il 18 dicembre dove saranno presentate proprio le commissioni e si parlerà di alcune pratiche di Bilancio.

Nella maggioranza regge l’idea di premiare gli eletti in prima battuta senza ricorrere ai supplenti.
Per Fratelli d’Italia, però, un’eccezione andrà fatta per forza di cosa. I meloniani vorrebbero la II (Bilancio) e la III (Sanità e Attività sociali). Il capogruppo Angelo Brutto avrà una presidenza, così come Filippo Pietropaolo. Il partito spinge per strapparne due di peso.

In Forza Italia, per performance elettorali, i nomi forti sono Sergio Ferrari (V - Riforme) ed Elisabetta Santoianni (VI – Agricoltura e Consorzi di bonifica). Rosaria Succurro di Occhiuto Presidente (associata anche lei alla III e alla I – Affari istituzionali) è favorita su Emanuele Ionà, ma l’ormai ex sindaca di San Giovanni in Fiore punta a un ingresso in giunta e lo ha ribadito anche ieri a mezzo stampa. Nella Lega è in pole Orlandino Greco (IV – Assetto e utilizzo del Territorio e Ambiente), mentre Noi Moderati non è detto che si accontenti del posto nella squadra di governo che gli ha promesso il governatore a partire da gennaio-febbraio 2026.