Consiglio regionale, ok al documento d’indirizzo per aggiornare il Piano dei trasporti (fermo al 2016). Abrogate le primarie
VIDEO | Cancellata la legge («inattuata») che prevedeva la selezione dei candidati a governatore, con l’astensione del Pd e gli strali di Lo Schiavo: «Segnale di resa». Via libera al rendiconto 2024 di Palazzo Campanella. Tra i punti in discussione anche la battaglia contro lo spreco di farmaci
Qualcuno l’ha definita una “seduta balneare”, e il Consiglio regionale andato in scena questo pomeriggio a palazzo Campanella non ha proprio smentito questo tipo di lettura. Tuttavia, in un clima non certo di aperto scontro, alcuni punti hanno innescato un dibattito tra maggioranza e opposizione, tra cui il Documento di indirizzo al Piano dei Trasporti, ma anche la norma che prevede di abbattere lo spreco dei farmaci, e l’abrogazione della legge regionale sulle Primarie.
In apertura di seduta l’aula ha dato l’ok allo schema di rendiconto della gestione relativo all'esercizio finanziario 2024 del Consiglio regionale della Calabria. Nel documento portato in aula sono iscritti residui attivi per 43 milioni e residui passivi per 14,4, con un fondo cassa al 31 dicembre 2024 pari a 14 milioni circa e un avanzo di amministrazione ammontante a 35,2 milioni.
Stessa sorte per l’Agenzia regionale per l’ambiente che, nello specifico, ha chiuso l’esercizio 2024 con un risultato di esercizio in utile per oltre 5 milioni. Per i dem Raffaele Mammoliti e Amalia Bruni, che pure sottolineano il sostanziale equilibrio nei conti, bisogna comunque voltare pagina perché l’agenzia va potenziata dal punto di vista delle risorse umane offrendogli maggiori prospettive per il futuro.
Su iniziativa della Giunta regionale che ha deliberato sul “Piano Regionale Trasporti” si è passati all’adozione del Documento di indirizzo strategico di aggiornamento del Piano regionale dei Trasporti e del Rapporto ambientale preliminare ed espletamento delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica per l'approvazione del Piano stesso. «Per una Regione connessa, accessibile, resiliente e sostenibile – ha detto Pietro Raso - sono state declinate le seguenti strategie, ossia insiemi di interventi infrastrutturali, organizzativi, di policy e normativi che si integrano e complementano fra loro rispetto ad una singola finalità». Strategie che vanno dalla rigenerazione degli assi viari primari e secondari in relazione alla fragilità strutturale, idrogeologica e sismica, all’alta velocità, passando per lo sviluppo del sistema aeroportuale e della portualità come leva dello sviluppo economico, accompagnato da un Piano di decarbonizzazione del trasporto stradale e la promozione della smart mobility.
Bruni lamenta che ci sono voluti tre anni per partorire un documento di indirizzo ma in cui un effettivo governo del processo di trasformazione della Calabria non sembra esserci. Da parte sua Davide Tavernise chiede ai colleghi di maggioranza di non parlar più di alta velocità per la quale da tre anni non si trovano le risorse per immaginarla in Calabria. Per aggiornare il Piano, fermo al 2016, anche per Mammoliti ci vuole uno scatto maggiore, «serve concretezza e ogni progetto sia accompagnato da tempi certi e da controlli». E se Alecci chiede pragmaticamente interventi anche immediati dove si può, Bevacqua parla di «fallimento politico per l’inerzia dimostrata nell’ambito dei trasporti in questi tre anni». Il Pd voterà contro ma il provvedimento passa ugualmente.
Come le Modifiche della legge regionale 15 maggio 2024, n. 25 (Interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti dall'efficientamento energetico del patrimonio edilizio) che riceve lo stesso trattamento dai dem che anche in questo caso parlano di ritardi e inerzie, ma anche dell’assenza di un qualche report che dia conto della situazione attuale.
Con l’obiettivo di mettere in atto il riordino e il coordinamento in un Testo unico delle norme regionali in materia di commercio, fiere e attività di promozione commerciale, mercati, stampa e distribuzione di carburanti, la maggioranza ha approvato lo strumento legislativo della legge delega alla Giunta ai sensi dell’articolo 44 dello Statuto regionale.
Modificati anche gli articoli 28 e 67 della legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio - Legge urbanistica della Calabria) per armonizzare un testo variamente modificato negli anni eliminando contraddizioni e refusi, allo scopo di agevolarne l’attuazione in caso di nomina dei commissari per i Comuni che non hanno mai attivato alcuna procedura per l’approvazione dei nuovi strumenti urbanistici. Bevacqua da parte sua propone una Commissione per la redazione di un testo unico sulle problematiche urbanistiche calabresi.
Disco verde anche alle “Disposizioni in materia di iscrizione e trasferimento dei beni immobili delle Aziende del Servizio Sanitario della Regione Calabria” per disciplinare in modo puntuale la materia. «Si tratta di una misura che – ha detto Antonio Montuoro - favorisce chiarezza normativa, omogeneità contabile e certezza giuridica nella gestione patrimoniale delle Aziende Sanitarie calabresi».
La riduzione dello spreco dei farmaci, è al centro della proposta di legge illustrata da Ferdinando Laghi. Per lui la questione rappresenta, al giorno d’oggi, una necessità imprescindibile sia in termini economici che etici. La problematica interessa in particolare antibiotici, analgesici, antipertensivi, antiaggreganti, anticoagulanti e farmaci per lo scompenso cardiaco. I farmaci non utilizzati e scaduti diventano rifiuti speciali che troppo frequentemente vengono conferiti erroneamente tra i rifiuti domestici. Questo provoca una potenziale dispersione dei principi attivi nell'ambiente attraverso il ciclo dei rifiuti ordinari che, oltre a inquinare il suolo e l’acqua, innesca seri problemi di salute pubblica e biosicurezza. «Le finalità della proposta – ha concluso Laghi - sono la tutela della salute e la solidarietà sociale, il contenimento della spesa farmaceutica regionale attraverso una diminuzione degli sprechi, nonché la biosicurezza e la tutela dell’ambiente».
Via libera anche alla modifica dell'articolo 9 della legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17 “Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo”, e all’abrogazione della legge regionale 17 agosto 2009, n. 25 “Norme per lo svolgimento di elezioni primarie per la selezione di candidati alla elezione di Presidente della Giunta regionale” soprattutto perché – ha detto la relatrice Luciana De Francesco, «al di là delle previsioni transitorie che ne hanno impedito l’applicazione per specifiche tornate elettorali, anche nelle restanti non ha suscitato interesse da parte dei partiti e movimenti politici ed associativi operanti in Regione, risultando di fatto una legge inattuata». Non la pensa allo stesso modo della maggioranza Antonio Lo Schiavo, secondo cui l’abrogazione della legge dà una sorta di segnale di resa ai calabresi: «Va mantenuta – ha detto - perché rimane uno strumento per cittadini e partiti quando ci sono scelte calate dall’alto. Non possono essere le 600mila euro in bilancio a giustificarne l’abrogazione». L’occasione è ghiotta per il notaio vibonese di rammentare e quindi riproporre l’idea, lanciata a suo tempo con Mammoliti, di adottare una nuova legge elettorale. Lo stesso esponente dem ha parlato di «strappo immotivato» e di «restringimento degli spazi di partecipazione». Sarà comunque il capogruppo Bevacqua a sancire l’astensione del Pd sul punto. Il presidente Mancuso da parte sua ha voluto sottolineare come sia «eccessivo» dedicare tanto spazio del dibattito ad una proposta inattuata.