Conte in Calabria: «Regionali test importante. Il Ponte? Al Sud servono le infrastrutture essenziali»
Il leader M5s a Cosenza per sostenere il candidato a presidente Pasquale Tridico: «Tornata elettorale che non lascerà indifferente la politica nazionale»
«Ogni volta che ci sono delle elezioni regionali si parla sempre della ricaduta sul piano del governo nazionale, è chiaro che adesso c'è anche un test importante perché ci sono tante regioni anche consistenti, grandi, che vanno al voto. Sicuramente il risultato di questo passaggio elettorale difficilmente lascerà indifferente la politica nazionale». Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, in un punto stampa a Cosenza. Il presidente del Movimento è in Calabria per sostenere la candidatura di Pasquale Tridico a presidente della Regione, in vista del voto del 5 e 6 ottobre.
Regionali, Conte in Calabria per sostenere Tridico: «Qualità e competenze per rivoluzionare la Calabria»«Adesso però pensiamo a concentrarci su ogni singola regione - aggiunge - perché noi dobbiamo, com'è nell'attitudine del Movimento, costruire singoli progetti a misura delle singole regioni. Dobbiamo farlo con grande disponibilità e generosità, come nella tradizione del Movimento, con grande spirito costruttivo, e cerchiamo di essere competitivi e di offrire davvero una alternativa. Poi si faranno i conti dopo, ma non mi va assolutamente prima né di fare pronostici né di anticipare quelle che potrebbero essere ricadute sul piano del dibattito nazionale».
Quindi un passaggio sul Ponte sullo Stretto: «Credo che la Calabria, e anche la Sicilia, abbiano bisogno di infrastrutture essenziali, di aree per potenziare le linee ferroviarie – sottolinea Conte –. Andare a prelevare ed a distrarre risorse e fondi di coesione dalla Calabria e dalla Sicilia per buttarle su una singola infrastruttura come il Ponte sullo Stretto, tra l'altro con l'inganno di qualificarla come infrastruttura militare, un inganno che gli americani della Nato hanno già scoperto e denunciato, non mi sembra che sia la soluzione per i bisogni dell'Italia e del Sud del Paese, che hanno bisogno invece di una politica responsabile, che sappia investire e sappia dire tanti sì, ma tanti sì giusti».