Durigon traccia la rotta, Giovanna D’Ingianna (IdM) rilancia: «Sinergia con la Lega per fa ripartire la Calabria»
La vice segretaria federale: «Ceto medio, lavoro e flessibilità previdenziale sono battaglie comuni. Ora la manovra dimostri che il Mezzogiorno è una priorità reale, dal Sud parte la sfida su infrastrutture, sanità e lotta allo spopolamento».
Dopo l’intervista esclusiva del sottosegretario Claudio Durigon (Lega) a LaC, abbiamo sentito Giovanna D’Ingianna, vice segretaria federale di Italia del Meridione, partito federato con la Lega.
Il sottosegretario Durigon ha indicato un percorso dal punto di vista economico e sociale, anche in vista dell’approvazione alle Camere della legge di bilancio. Qual è la vostra valutazione?
«L’intervista del sottosegretario Durigon va esattamente nella direzione che da tempo sollecitiamo, perché conferma la volontà della Lega di mettere al centro ceto medio, lavoro, pace fiscale e flessibilità previdenziale. Temi che Italia del Meridione non solo condivide, ma sui quali lavora quotidianamente all’interno del patto federativo con la Lega: un legame politico che cresce giorno dopo giorno grazie alla convergenza sui contenuti, alla concretezza delle proposte e alla volontà comune di rafforzare la coesione nazionale. Come IdM crediamo che questa sinergia sia un valore aggiunto per l’intera coalizione. Quando le linee politiche coincidono — come accade oggi — significa che esiste una visione condivisa, responsabile e orientata alla crescita del Paese. Il nostro contributo è chiaro: pragmatismo, equilibrio di bilancio e sostegno a famiglie e imprese, senza perdere di vista il Mezzogiorno. La crescita dell’Italia passa dal rilancio del Sud. È la nostra battaglia identitaria, che trova piena sintonia nella linea tracciata da Durigon e nella collaborazione leale con la Lega».
Durigon (Lega): «Rottamazione estesa, più sicurezza nelle città, nuove regole per gli scioperi: ecco le nostre priorità»Nella nuova legge di bilancio per il 2026, ritenete che le attese del Sud — e della Calabria in particolare — saranno soddisfatte?
«La manovra dovrà dimostrare che il Mezzogiorno non è una nota a margine, ma una priorità politica reale della coalizione. Anche su questo punto la convergenza con la Lega e con l’impostazione indicata dal sottosegretario Durigon è evidente: servono misure concrete, non annunci. Ci aspettiamo risorse mirate per infrastrutture, lavoro giovanile e servizi essenziali. IdM è presente in maggioranza proprio per garantire che le istanze dell’area più fragile del Paese vengano ascoltate e trasformate in atti. Il Sud non chiede privilegi: chiede equità, e noi siamo lì per assicurarla, dentro un patto federativo che dà forza e credibilità alle nostre battaglie».
Cosa ritenete particolarmente importante per la nostra regione?
«Per la Calabria riteniamo non più rinviabili tre interventi strategici: infrastrutture materiali e digitali competitive; politiche attive del lavoro pensate per le aree più deboli; sostegni alle filiere produttive strategiche — agroalimentare, artigianato, turismo identitario. Il Governo sta mostrando segnali di attenzione verso il Sud, e come IdM continueremo a far valere la nostra voce affinché le risorse siano mirate e capaci di produrre effetti concreti sulla vita dei cittadini».
Quali sono i punti relativi alla Calabria che intendete portare avanti nei confronti della nuova giunta regionale?
«La nostra interlocuzione con la giunta sarà ferma, costruttiva e coerente con la linea condivisa nella coalizione e nel patto federativo con la Lega. Le priorità sono tre e non negoziabili: infrastrutture reali che colleghino finalmente la regione; una sanità adeguata, con personale sufficiente e servizi certi; uno sviluppo economico autentico che valorizzi le vocazioni del territorio — turismo, mare, agroalimentare, energia. La Calabria deve tornare protagonista delle scelte regionali, non subirle. La collaborazione con la Lega è solida e quotidiana, costruita su temi concreti come crescita, competitività e riduzione delle disparità. Con la nostra presenza in maggioranza faremo pesare questa agenda affinché ciò che viene promesso diventi realtà».
La Calabria è colpita dalla piaga dello spopolamento, con interi paesi che rischiano di scomparire. Quali battaglie intendete portare avanti?
«Lo spopolamento non è un destino: è una questione politica nazionale. In Calabria stiamo perdendo intere comunità, e questo non è più accettabile. Nella nostra collaborazione di governo — anche con la Lega — abbiamo posto con forza questo tema: senza persone non c’è economia, non c’è identità, non c’è futuro. La nostra battaglia è creare le condizioni per restare e per tornare. E qui entrano in gioco alcune delle proposte che IdM ha già inserito nella Carta delle Idee, a partire dal modello dello Smart Village, una strategia innovativa per riportare vita, servizi, lavoro e tecnologia nei borghi, trasformandoli in luoghi moderni, produttivi e attrattivi. Non parliamo di un sogno, ma di una politica concreta: spazi di co-working, servizi digitali, incentivi per chi investe e per chi rientra, comunità energetiche e nuove forme di abitare che permettano ai giovani di costruire il proprio futuro senza essere costretti ad andare via».
E cos’altro?
«A questo si aggiunge la nostra storica proposta della Zona Franca del Mezzogiorno, con un sistema di fiscalità agevolata capace di liberare energie economiche, attrarre investimenti e rendere finalmente competitivo un territorio che per troppo tempo è stato marginalizzato. Il combinato di smart village e zona franca crea un ecosistema completo: lavoro, imprese, servizi e opportunità».