Forza Italia a Reggio Calabria, maratona con 107 interventi: si parlerà di Sud, ma la vera sfida è tutta interna
La tre giorni nasconde tensioni nel partito e un messaggio a Occhiuto: serve più collegialità, meno centralismo. Tajani cerca di mostrare un partito vivo e non imbalsamato, il partito calabrese prova a tranquillizzare gli elettori dopo l’inchiesta sulla Cittadella
Più che una convention politica, una vera e propria maratona oratoria. Da venerdì pomeriggio a domenica a mezzogiorno sono previsti 107 interventi, spalmati in 13 panel, come si usa dire oggi. Interverranno tutti i ministri Azzurri, i sottosegretari, 50 parlamentari e dirigenti nazionali, 4 eurodeputati e i presidenti di regione (Basilicata, Molise, Piemonte, Sicilia e ovviamente Calabria).
Sono gli stati generali di Forza Italia che il deputato Francesco Cannizzaro, che ha la delega al Sud del partito, ha organizzato dal primo al 3 agosto nella sua Reggio Calabria. Una prova muscolare, quindi, ma per parlare di cosa? Ufficialmente il filo conduttore di tutti gli interventi saranno la mafia e il Ponte, Un po’ debole come argomento e non solo per quello che ha detto recentemente il Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, secondo cui questo Governo ha fatto poco o nulla per la lotta alla mafia, ma anche perché il Ponte sembra ormai un feticcio da agitare più che un’opera pubblica concreta. Un po’ poco, diciamo, per dare una visione concreta di politiche meridionaliste. O soluzioni a problemi atavici come ad esempio la sanità.
Allora a cosa, o meglio a chi, serve questo incontro? I soliti boatos dicono che Cannizzaro lo aveva organizzato per lo scorso giugno. Era il periodo in cui girava per i territori del Sud ed era in predicato di essere nominato Sottosegretario di Stato. Poi la Meloni ha deciso di ampliare al centro l’elettorato di Fratelli d’Italia e ha nominato al suo posto il leader del sindacato cattolico, Gigi Sbarra.
A quel punto sull’organizzazione c’è stata una brusca frenata, anche perchè nel frattempo è esplosa la vicenda dell’indagine sulla Cittadella. Cannizzaro allora aveva pensato di rinviare tutto a settembre chè con la calura di agosto convincere la gente ad ascoltare per ore e ore di interventi non è proprio il massimo. Ma dal partito hanno chiesto di accelerare.
Ecco allora la prima risposta: la convention serve più al segretario Antonio Tajani che ad altri. Il segretario nazionale si sente insediato dalle parole della famiglia Berlusconi ed ha la necessità di dimostrare un partito non imbalsamato ma vivo, aperto ai territori, ben radicato al Sud. Dopo la convention del 25 luglio, allora ecco un’altra prova muscolare per i detrattori interni ed esterni.
Forza Italia in Calabria per gli Stati generali del Sud, Tajani: «Tre giorni a Reggio, parleremo di lotta alla mafia e Ponte»Ma in Calabria c’è un motivo in più. Lo scopo è quello di tranquillizzare gli elettori forzisti che devono essere rasserenati dopo gli scandali che hanno colpito il partito in Calabria. L’inchiesta che ha travolto la Cittadella rimane ancora avvolta nel mistero nei suoi contorni; c’è chi dice che ancora tutto può accadere. Anche dopo l’interrogatorio del presidente Occhiuto si aspettano quelle che saranno le mosse della Procura di Catanzaro, che continua a lavorare sott’acqua. Occhiuto ovviamente parteciperà all’iniziativa, la aprirà insieme allo stesso Cannizzaro e a Tajani, ma non sarà il vero protagonista.
Una sorta di messaggio anche subliminale secondo cui il presidente della giunta regionale deve cambiare registro ed avere una gestione più collegiale e meno accentratrice della Regione. Da tre anni a questa parte molte cose sono cambiate, ci sono posizioni personali accresciute e Occhiuto non può non tenerne conto. Un discorso che fanno anche molti alleati del centrodestra, a partire da Fratelli d’Italia.
Il punto è che Roberto Occhiuto, per quanto indebolito, resta comunque il più forte e quindi sarà interessante capire questo braccio di ferro sotterraneo come finirà. Vedremo. Intanto registriamo una convention che sembra più funzionale a dinamiche politiche interne, regionali e nazionali, che esterne.