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27/03/2025 ore 12.36
Politica

Gioia Tauro, bufera nei rapporti diplomatici tra il Comune e l’autorità portuale: è scontro tra Scarcella e Agostinelli

L’ente marittimo notifica al sindaco (dipendente dell’Adsp) una contestazione disciplinare. La prima cittadina chiede la rimozione dell’ammiraglio dal suo incarico. Arruzzolo: «Oltraggio inaudito all’amministratore». Faraone: «Valutazioni nelle sedi opportune, in primis in Procura»

di Giuseppe Mancini

Vacillano i rapporti diplomatici tra il Comune di Gioia Tauro e l’autorità portuale. Per quanto si apprende, la notifica della contestazione disciplinare al sindaco Simona Scarcella (dipendente dell'autorità portuale in aspettativa per l’espletamento del mandato istituzionale), e la conseguente delibera della Giunta comunale di Gioia Tauro inviata al Ministero dei trasporti e delle Infrastrutture, al prefetto di Reggio Calabria, alla Procura della Repubblica, che chiede la rimozione dell’Ammiraglio Agostinelli dalla presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ha generato uno spaccamento tra diverse fazioni che si dispiegano a difesa degli opposti schieramenti.

«L’avvio di una procedura disciplinare nei confronti del sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, per atti e fatti riconducibili al primo cittadino nell’espletamento del mandato istituzionale che lei ricopre, rappresenta senza dubbio un oltraggio inaudito nei confronti della prima e più alta istituzione della città – afferma in una nota Giovanni Arruzzolo, deputato di Forza Italia e Segretario azzurro della provincia di Reggio Calabria –. Riteniamo Simona Scarcella rea di aver semplicemente svolto i propri compiti professionali con ferma scrupolosità, mentre Agostinelli la attacca per aver esercitato nell’ambito del Consiglio comunale di cui lei è sindaco (quindi al di fuori di ogni attività lavorativa dell’autorità stessa) le proprie funzioni e prerogative istituzionali riconosciute dalla costituzione italiana».

Vicinanza a Scarcella espressa anche dal gruppo dei diportisti gioiesi, dai lavoratori della Port Agency, da parte di Forza Italia Giovani, dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Michele Comito, e dai Consiglieri regionali azzurri Salvatore Cirillo e Giacomo Crinò. Quest’ultimi in una nota sostengono che: «Le contestazioni avanzate nei confronti di Agostinelli dalla Giunta comunale di Gioia Tauro ricadono nei compiti di responsabile anticorruzione svolto dal sindaco che, in ottemperanza ai suoi doveri di legge, ha ritenuto di avviare una serie di segnalazioni alle autorità giudiziarie preposte ai controlli della legalità nell’azione amministrativa. Agostinelli ha contestato al sindaco di Gioia Tauro di aver lamentato il mancato pagamento delle tasse da parte dell’Autorità portuale e di aver inoltre denunciato la mancata adozione del piano regolatore portuale da oltre dieci anni. Non secondo lui però, che di tutta risposta ha impiantato una contestazione disciplinare a Simona Scarcella, colpendola sul personale, con un fare che assume i contorni più che altro di una vendetta politica».

Sull’altro fronte, sia il partito Fratelli d’Italia Gioia Tauro che il Partito Democratico hanno espresso forti critiche nei confronti della delibera, sottolineando il rischio di destabilizzazione in un momento cruciale per il Porto di Gioia Tauro. Il circolo Fratelli d’Italia di Gioia Tauro guidato da Antonino Papalia ha rimarcato che si tratta di «un atto inopportuno e che rischia di trasmettere un segnale di instabilità proprio nel momento in cui il Porto di Gioia Tauro vive una fase di grande crescita e consolidamento a livello internazionale. Su questioni di tale rilevanza è opportuno che venga mantenuto sempre un alto senso delle istituzioni e della responsabilità politica».

Il Partito Democratico Metropolitano di Reggio Calabria condanna «l’uso distorto delle istituzioni pubbliche e difende il lavoro svolto da Agostinelli e dalle maestranze portuali, che hanno garantito risultati positivi e tenuto lontano rischi di infiltrazioni mafiose. Basta solo ricordare da una lettura dei dati che Gioia Tauro ha appena chiuso l’anno raggiungendo il suo massimo traguardo». Anche il consigliere regionale del PD, Giovanni Muraca, ha preso posizione netta a favore di Agostinelli, definendo la richiesta di rimozione «un tentativo di strumentalizzazione politica».

Ferma condanna è stata manifestata dall’ex sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio e dall’opposizione comunale rappresentata dal laboratorio politico - culturale “La Ginestra”, di cui è leader Mariarosaria Russo, movimento rappresentato nel civico consesso da Domenica Raso: «Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza all’ammiraglio Agostinelli, un uomo capace e lungimirante che attraverso operazioni strategiche e di marketing ha saputo far rifiorire l’attività portuale».

In una nota, il segretariato generale dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Pasquale Faraone, interviene in merito alla vicenda precisando che «qualsiasi valutazione vada fatta nelle sedi opportune, “in primis”alla Procura della Repubblica di Palmi, cui si chiederà, per il tramite del legale dell’Ente, un incontro immediato. L’iniziativa è necessaria per far luce definitivamente su tali vicende penose che discreditano pretestuosamente il correttissimo operato dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, e che sono già perfettamente a conoscenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».