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17/05/2025 ore 16.43
Politica

Il centrosinistra trionfa tra gli studenti: in Calabria Primavera del Sud doppia la destra e vola oltre il 50%

Importante risultato al voto per il rinnovo del Cnsu: con oltre 5.700 preferenze la lista si conferma prima forza regionale. Il coordinatore nazionale Francesco De Luca: «Frutto di un lavoro collettivo»

di Redazione Politica

La lista Primavera del Sud ha conquistato un risultato importante alle elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (Cnsu), superando il 50% delle preferenze.

«Abbiamo dimostrato che la destra può essere battuta, anche in Calabria, a partire dalle università» hanno affermato i rappresentanti della lista.

«Con oltre 5700 voti – si legge in una nota – la lista si conferma prima forza studentesca regionale, doppiando Azione Universitaria (in Calabria lista unitaria del centrodestra), ferma a circa 3000 voti, e lasciando indietro anche la civica Confederazione (poco sopra i 1000)».

Ne parliamo con Francesco De Luca, cosentino, coordinatore nazionale di Primavera degli Studenti.

Come siete arrivati a un risultato così netto?
«Il nostro risultato non è frutto del caso, ma del lavoro quotidiano, paziente e collettivo di una generazione che ha scelto di credere nella politica come strumento di cambiamento reale. Abbiamo costruito una rete ampia e solida, capace di tenere insieme le istanze degli studenti di ogni parte del territorio calabrese, la credibilità delle associazioni e una proposta chiara. Abbiamo ascoltato, coinvolto e agito. E soprattutto, non ci siamo limitati alla contestazione: abbiamo mostrato che esiste un’alternativa concreta e organizzata, credibile, che parte dagli studenti e guarda oltre i confini dell’università. Questo voto dice che in Calabria c'è una nuova classe dirigente che si sta formando nelle università e che vuole contribuire allo sviluppo di questa regione».

Un risultato che porta la voce degli studenti calabresi a livello nazionale, quali sono le rivendicazioni?
«Le nostre priorità sono chiare: chiediamo un diritto allo studio pienamente garantito, infrastrutture adeguate, maggiore equità tra gli atenei e una reale possibilità di restare a studiare e vivere nella propria terra senza dover emigrare. Crediamo che partendo dall’università la Calabria possa divenire motore di sviluppo e inclusione e non luogo di disuguaglianze».

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Ma le vostre rivendicazioni non si possono fermare soltanto qui in Calabria.
«Infatti continueremo a lavorare portando nei tavoli nazionali le istanze raccolte con ascolto e confronto. Sappiamo di avere una responsabilità e la affronteremo con impegno, mettendo al centro la voce delle studentesse e degli studenti. Qui si è dimostrato di saper costruire una rappresentanza reale».

Vogliamo fare qualche numero?
«Certo, siamo la prima lista all’UniCal con oltre 3200 voti, alla Magna Graecia con oltre 2300, molto bene anche alla Dante Alighieri e alla Mediterranea. Complessivamente oltre 10.000 voti nel IV distretto. Non è un dato tecnico: è la forza di un campo largo che sa stare unito e parlare al presente».

Parliamo di università, di giovani, di studenti. Ma può essere un voto politico?
«Assolutamente sì. È un voto politico nel senso più alto del termine: non legato ai partiti, ma alla visione di società che si vuole costruire. Gli studenti hanno premiato un progetto che non si limita a difendere lo status quo, ma che porta avanti idee, valori e una prospettiva di riscatto. È un voto che dimostra come una generazione, spesso dipinta come disillusa, sia invece pronta a impegnarsi se riconosce una proposta seria. E se la politica vuole tornare a essere credibile, deve partire proprio da qui: dai bisogni veri, dal lavoro collettivo e dalla capacità di dare risposte. Primavera del Sud rappresenta questo spazio: progressista, partecipato, vicino ai bisogni reali delle persone. Non è solo un voto per eleggere un rappresentante, ma per dire che un’altra politica è possibile».

Probabilmente questo è anche un messaggio al Partito Democratico e al centrosinistra. Avete dimostrato che uniti si può vincere.
«Il nostro voto dimostra che l’unità, quando si costruisce attorno a contenuti chiari e percorsi credibili, può essere efficace. È un messaggio che non si rivolge a un singolo partito, ma a tutto quel campo politico che si riconosce nei valori della solidarietà, dell’equità e della giustizia sociale. La partecipazione studentesca ha dato una risposta forte, che nasce da una mobilitazione reale, nei territori e tra le persone. Auspichiamo che questo venga colto anche a livelli più alti come un’occasione per ripartire, con umiltà e spirito di servizio. Noi continueremo a fare la nostra parte, come sempre, con coerenza e serietà».