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17/06/2025 ore 10.23
Politica

Incendi boschivi, il Pd: «La “rivoluzione” di Occhiuto e Gallo smentita dai dati Ispra». La replica: «Non sanno di cosa parlano»

I dem: «Con la stagione estiva ormai alle porte servono atti concreti e non il tam tam dei soliti slogan della propaganda». La risposta dell’assessore regionale all’Agricoltura e alla forestazione: «Con l’operazione “tolleranza zero” il 77% di ettari di bosco andati in fumo in meno»

di Redazione Politica

«La rivoluzione annunciata più volte dal governatore Occhiuto e dall’assessore Gallo è smentita dai dati diffusi dall’Ispra che indicano la Calabria, ancora una volta, maglia nera per la gestione della prevenzione incendi. L’ennesima conferma di come le promesse del governo di centrodestra siano rimasta confinata alla dimensione virtuale della comunicazione, priva di ricadute concrete sul territorio». È quanto sostiene in una nota, il gruppo del Pd in Consiglio regionale, commentando i dati diffusi dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nell’ambito del monitoraggio annuale sull’impatto degli incendi sugli ecosistemi.

Italia in fiamme, nel 2024 in fumo 514 km quadrati di foreste: Reggio e Cosenza capitali degli incendi boschivi

«Non sono sufficienti né gli spot né i satelliti per mettere in atto una reale attività di prevenzione e cura del territorio. Come più volte abbiamo richiesto in questi anni – prosegue la nota dei dem – servono investimenti reali e un approccio sistemico che abbiamo approntato nel progetto “TerraFerma Montagna solidale” e che, puntualmente, è stato ignorato. Servono interventi organici che attraverso la cura del territorio consentano di prevenire i fenomeni di dissesto idrogeologico e i roghi, garantendo al contempo la vivibilità delle zone interne e montane con un piano vero e concreto di investimento e di assunzioni di nuove risorse umane. È del tutto evidente che, senza una riorganizzazione efficiente ed efficace e senza un modello innovativo e non meramente burocratico qualsiasi piano regionale antincendi risulta inadeguato. Con la stagione estiva ormai alle porte – conclude la nota – servono atti concreti e non il tam tam dei soliti slogan della propaganda. I calabresi hanno diritto di sapere se e come la loro sicurezza ambientale sarà garantita nei prossimi mesi, o se dovranno ancora una volta assistere impotenti alla devastazione del loro patrimonio naturale».

«Non sanno di cosa parlano, con Occhiuto -77% di ettari di bosco andati in fumo»

Non tarda, nel frattempo ad arrivare la replica di Gianluca Gallo. «Sulla gestione della prevenzione degli incendi in Calabria, il Partito Democratico non sa di cosa parla. La nostra regione negli ultimi anni è diventata un modello nazionale tanto che “Tolleranza Zero”, l’operazione ideata e messa in campo dalla Regione Calabria per arginare gli incendi, contrastare gli incendiari e i piromani, e monitorare il territorio attraverso l’utilizzo dei droni, è diventata una buona pratica che la Protezione civile nazionale ha voluto diffondere anche nelle altre Regioni Italiane». Lo riferisce in una nota l’assessore all’Agricoltura e alla Forestazione della Regione Calabria.
«Agli esponenti del Pd basterebbe ricordare quando in tutti gli anni in cui erano alla guida della Regione, invocavano addirittura l’aiuto dell’esercito per le devastazioni incendiarie subite nei nostri territori. Basti pensare che soltanto in nove mesi del 2017, la Calabria fu devastata con oltre 400 km quadrati andati in fumo. Vale a dire che nella nostra regione furono ridotti in cenere l’equivalente di 60mila campi di calcio di zone boschive. Poco meno della superficie totale bruciata a livello nazionale: 514 km, secondo i dati diffusi ieri dall’Ispra. Dall’insediamento del presidente Occhiuto e a partire dall’estate 2022 – specifica ancora Gallo – è stata avviata invece una gestione ordinaria e sistemica della prevenzione antincendi, portata avanti anche grazie alla preziosa collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, attraverso l’utilizzo dei droni e della Control Room, un sistema di monitoraggio e telecontrollo, all’interno della Cittadella regionale, finalizzato a garantire maggiore tempestività negli interventi.
Grazie a questo innovativo sistema di monitoraggio e di prevenzione, solo nel 2024, la Calabria ha avuto -77% di ettari di bosco andati in fumo rispetto al 2021. Questo perché attraverso l’uso dei droni i roghi sono stati individuati prima e, con l’ottimizzazione delle risorse operative sul territorio, si è potuto agire tempestivamente per non far degenerare gli incendi. È chiaro che in ambito nazionale, la nostra regione per le caratteristiche del territorio, è certamente tra le più colpite dall’emergenza incendi, ma è anche vero che rispetto al passato i numeri dei roghi e delle devastazioni boschive sono enormemente diminuiti».

Ci vuole coraggio ad affermare il contrario e davvero poca memoria per non avere coscienza di come sia stato gestito il fenomeno ai tempi dei governi regionali Pd. I calabresi sanno perfettamente che la loro sicurezza ambientale sarà garantita anche nei prossimi mesi col massimo dell’impegno e della professionalità, nonostante i problemi dei roghi connessi all’aumentare delle temperature estive, perché c’è un sistema imponente sul piano delle forze umane e tecnologiche messo in campo dall’attuale governo regionale, che, a differenza dell’immobilismo del passato, ha già dimostrato di essere efficace”.

Lo afferma in una nota