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11/03/2025 ore 16.26
Politica

Incendi e siccità, Motta San Giovanni rafforza le difese: più acqua per il territorio, al via ai lavori sugli invasi

Un progetto da 55mila euro trasforma gli invasi Vena e Scillupia in riserve strategiche. Il sindaco Verduci: «Un intervento che avrà ricadute positive sulla sicurezza e sull’agricoltura»

di Silvio Cacciatore

Un investimento da 55mila euro per proteggere il territorio dagli incendi e rafforzare la disponibilità d’acqua per l’agricoltura. Il progetto, finanziato dalla Regione Calabria, punta sul potenziamento degli invasi artificiali Vena e Scillupia, con interventi mirati per aumentarne la capacità e garantire un approvvigionamento stabile anche nei periodi più critici. Una nuova condotta idrica, una pompa di sollevamento e l’installazione di un idrante renderanno più veloce il prelievo d’acqua per le squadre antincendio, mentre un sistema di illuminazione fotovoltaica permetterà interventi anche di notte.

Questa iniziativa nasce dalla necessità di rispondere alle emergenze che ogni estate colpiscono il territorio. Nel 2023 e nel 2024, le fiamme hanno distrutto ampie aree di vegetazione tra le montagne di Motta San Giovanni e la frazione di Lazzaro, mettendo in pericolo abitazioni e attività agricole. L’acqua è sempre stata insufficiente nei momenti decisivi, rallentando i soccorsi e rendendo più difficile contenere l’avanzata del fuoco.

Adesso, con l’avvio del progetto, si cerca di dare al territorio uno strumento concreto per prevenire e gestire le emergenze future, assicurando al tempo stesso una risorsa idrica stabile per l’agricoltura locale.

Nuova condotta, più acqua e sicurezza: gli interventi previsti

Il progetto finanziato dalla Regione Calabria prevede interventi mirati sugli invasi Vena e Scillupia, due bacini artificiali essenziali per la riserva idrica del territorio. I lavori dureranno 60 giorni e puntano a garantire maggiore disponibilità d’acqua sia per l’antincendio sia per l’agricoltura locale.

L’intervento principale riguarda la captazione di una sorgente naturale situata a valle dell’invaso Vena. Attualmente, quest’acqua viene dispersa e inutilizzata, mentre con la nuova infrastruttura sarà convogliata nell’invaso, aumentando così la capacità di riserva idrica. Per farlo, verrà realizzata una nuova condotta di 300 metri, che trasporterà l’acqua dalla sorgente al bacino con un sistema di pompaggio.

Un altro passaggio chiave è l’installazione di una pompa idraulica e di un idrante nei pressi dell’invaso. Questa soluzione permetterà ai mezzi di soccorso di prelevare rapidamente l’acqua necessaria agli interventi di spegnimento incendi, senza dover cercare rifornimenti più lontani.

Per migliorare la sicurezza, soprattutto nelle operazioni notturne, il progetto prevede anche l’installazione di sei punti luce fotovoltaici, cinque lungo il perimetro dell’invaso Vena e uno in prossimità della vasca di raccolta.

Sul fronte della manutenzione, gli interventi riguarderanno la pulizia delle sponde degli invasi, la rimozione della vegetazione in eccesso e il ripristino delle condotte esistenti, che collegano Vena e Scillupia. Questo garantirà un flusso idrico più stabile, evitando sprechi e dispersioni.

Con questi lavori, Motta San Giovanni avrà un’infrastruttura più efficiente, capace di rispondere meglio alle emergenze e di sostenere il settore agricolo locale.

Un territorio fragile tra incendi e carenza idrica

Gli interventi previsti nel progetto rispondono a due emergenze che ogni anno colpiscono il territorio di Motta San Giovanni e della frazione di Lazzaro: gli incendi e la siccità.

Negli ultimi anni, il problema è diventato sempre più grave. Nel 2023 e nel 2024, le fiamme hanno devastato ettari di bosco, minacciando abitazioni e costringendo le squadre di soccorso a lottare con mezzi spesso insufficienti. La difficoltà maggiore? L’assenza di punti di approvvigionamento idrico vicini ai focolai, che ha costretto i Vigili del Fuoco a rifornirsi altrove, con un inevitabile allungamento dei tempi di intervento.

Oltre agli incendi, la zona deve fare i conti con una crescente scarsità d’acqua. Le riserve idriche non sono solo fondamentali per l’antincendio, ma anche per l’agricoltura locale, che dipende dagli invasi artificiali per l’irrigazione. Negli ultimi anni, periodi di siccità sempre più lunghi hanno messo in difficoltà gli agricoltori, con ripercussioni sull’economia del territorio.

Migliorare l’efficienza degli invasi Vena e Scillupia significa rispondere a entrambe queste criticità. Da un lato, una maggiore disponibilità d’acqua permetterà ai mezzi di soccorso di operare con più rapidità e sicurezza, dall’altro, il potenziamento dell’infrastruttura idrica garantirà un apporto costante di risorse per l’irrigazione dei terreni.

Un progetto sostenuto da Comune, Regione e Calabria Verde

L’iniziativa che punta a rafforzare le riserve idriche di Motta San Giovanni nasce da un lavoro di coordinamento tra più livelli istituzionali.

Il progetto, infatti, è stato redatto dal Comune di Motta San Giovanni e ha ottenuto il finanziamento di 55.000 euro dalla Regione Calabria grazie all’impegno dell’assessore regionale Gianluca Gallo e dei dirigenti responsabili delle politiche della montagna e della forestazione. Un risultato frutto di un dialogo costante tra amministrazione locale e regionale, finalizzato a garantire una soluzione concreta a problemi che si ripetono ogni anno.

A sottolineare l’importanza dell’intervento è il sindaco Giovanni Verduci, che insieme al vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Rocco Campolo e all’assessore all’Agricoltura Giusy Vacalebre, ha lavorato per portare avanti l’iniziativa e ottenere il sostegno della Regione.

«Nelle prossime settimane sarà realizzato un importante intervento che consentirà di aumentare l’approvvigionamento degli invasi Vena e Scillupia, con positive ricadute per l’ambiente e per l’agricoltura locale in termini di attività antincendio e irrigazione dei campi» ha dichiarato il sindaco Verduci.

Un ruolo chiave nell’attuazione del progetto spetta a Calabria Verde, l’azienda regionale che si occupa della gestione del patrimonio forestale e della prevenzione degli incendi. Il direttore generale Giuseppe Oliva e il direttore del dipartimento Politiche della Montagna, Foreste e Forestazione Domenico Pallaria hanno garantito il supporto operativo necessario per la realizzazione degli interventi, che saranno eseguiti secondo il cronoprogramma stabilito.

L’intervento si inserisce all’interno di una strategia più ampia di prevenzione e gestione del rischio incendi, che punta a rafforzare il sistema di risposta del territorio e a garantire una migliore gestione delle risorse idriche.

L’acqua come difesa, l’infrastruttura come garanzia

Per troppo tempo il territorio di Motta San Giovanni ha dovuto affrontare emergenze con strumenti inadeguati. Le fiamme hanno trovato terreno facile in una zona in cui la carenza d’acqua amplifica la devastazione degli incendi e ostacola l’agricoltura locale.

L’avvio del progetto sugli invasi Vena e Scillupia è un segnale chiaro: il territorio si sta attrezzando per affrontare il futuro con infrastrutture più solide. Il potenziamento della rete idrica locale rappresenta un passo avanti, ma dovrà essere seguito da investimenti strutturali di lungo respiro.