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11/09/2025 ore 06.15
Politica

La Cisl prepara il confronto con i candidati: «Sanità e aree interne tra le priorità, ma in cima resta la lotta alla criminalità»

Nel giro di opinioni e di richieste agli aspiranti governatori il nostro network ha incontrato il segretario regionale del sindacato Giuseppe Lavìa. Su Sbarra: «Noi lontani dai partiti»

di Nico De Luca

Apertura, disponibilità ma anche rigore: è una Cisl molto decisa quella che si appresta a incontrare i tre candidati alla presidenza per un importante confronto elettorale.

«Stiamo esponendo quelle che sono le nostre priorità e le nostre proposte per il futuro della Calabria – esordisce così il segretario regionale Cisl Giuseppe Lavìa in una intervista con il nostro Network LaC – Si comincia dal lavoro dignitoso e noi sosteniamo da questo punto di vista l'urgenza di un grande patto sociale che mette insieme mondo del lavoro, mondo delle imprese, istituzioni, terzo settore per appunto rigenerare territori e comunità».

Avere un illustre cislino nella pattuglia di governo potrebbe condizionare i rapporti con la Cittadella?

«No, assolutamente no: Luigi Sbarra  – aggiunge Lavìa – ha guidato la Cisl con grandi capacità ma noi siamo un sindacato autonomo, lontano dai partiti e quindi guardiamo ai contenuti e guardiamo appunto non certamente alle appartenenze politiche».

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Proviamo ad incalzare: ma se fosse un altro dei due a prevalere Cisl sarebbe ugualmente disponibile o più integralista?

«Noi siamo un sindacato “contrattualista” – precisa il segretario regionale –  ci confronteremo con chi sarà chiamato dai calabresi a guidare la regione stando sul merito dei problemi, senza nessun pregiudizio e senza nessun preconcetto». 

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Assodato il tema del lavoro, più originale rispetto ad altri la terna delle priorità assolute. 

«Vanno realizzati ospedali e case di comunità e va reclutato il personale sanitario che è ancora insufficiente. La strategia nazionale per l'aria interna non ha prodotto i risultati sperati, va rivista va ripensata e quindi servizi nelle aree interne, lavoro nelle aree interne. Da questo punto di vista urge un immediato ricambio in una nuova forestazione delle 3P, prevenzione, protezione, produzione». 

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In un ordine effimero (la scala sarebbe infinita), perché aree interne rispetto a legalità?

«La legalità è per noi la precondizione di ogni processo di sviluppo – afferma Lavìa – la ndrangheta è il male, è un cancro che appunto produce effetti nefasti su occupazione, su economia, sulle imprese che resistono e quindi per noi il contrasto alle legalità è una delle precondizioni per ogni processo di sviluppo»