La federazione Pd di Cosenza contro Orlandino Greco «Sembra un sovranista filo Trumpiano, chiarisca la sua posizione»
I dem: «La sua sortita mediatica sembra confermare un allineamento ideologico con posizioni tipiche della destra europea che ricordano le scelte di figure come Matteo Salvini»
di Redazione Politica
«Abbiamo letto con attenzione le recenti dichiarazioni del sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, sullo scenario internazionale. Non ci stupisce che un soggetto politico faccia dichiarazioni su questi temi. Apprezziamo che anche a livello locale si apra un dibattito su temi di rilevanza globale, poiché il confronto e l'approfondimento arricchiscono la nostra democrazia e la Calabria, terra storicamente al centro del Mediterraneo, ha tutto l'interesse a difendere l'unità e la cooperazione tra i popoli. Tuttavia, non possiamo nascondere la nostra preoccupazione per le posizioni espresse, che sembrano avvicinarsi a una visione caratterizzata da un atteggiamento indulgente verso Vladimir Putin, da critiche sistematiche all'Unione Europea e da una visione poco solidale nei confronti dell'Ucraina. Un'impostazione allineata alle politiche di Donald Trump e Elon Musk». Così in una nota dura la Federazione provinciale del Partito Democratico di Cosenza, critica nei confronti del leader di Italia del Meridione.
Greco (Idm): «Per l’Ucraina la vera sfida è una pace possibile, non una pace giusta»Tra le parti ci si sono registrate già delle frizioni in occasione del referendum sulla città unica ed altre potrebbero essere le imminenti elezioni di Rende.
«Le parole di Orlandino – dicono i democrat – sembrano confermare un allineamento ideologico con posizioni tipiche della destra sovranista europea, ricordando in particolare le scelte di figure come Matteo Salvini. Noi, siamo socialisti europei, crediamo che l'Europa debba essere un baluardo nella difesa dei principi fondamentali di libertà, integrità territoriale e rispetto del diritto internazionale».
Dalla federazione provinciale bruzia del Pd rilanciano ricordando che «la pace è un obiettivo condiviso, ma deve essere una pace giusta, che non equivalga a una resa dell'aggredito e non legittimi l'aggressione come strumento politico. In questo senso, le parole del sindaco di Castrolibero rischiano di rappresentare un distacco dai valori europei, espressi più volte anche dal presidente Mattarella. In un momento storico così delicato, è fondamentale che ogni voce pubblica rifletta con responsabilità sul peso delle proprie dichiarazioni. Chiediamo al sindaco di chiarire la sua posizione e di confermare la sua adesione ai principi fondamentali dell'Europa democratica e solidale».