La Lega in Calabria sorride ai dati elettorali e al decreto Sicurezza (a rischio di incostituzionalità)
Tonelli, Mancuso e Annesi hanno analizzato gli aspetti positivi della nuova legge, ancora ignari dello stop del “Palazzaccio”
La notizia della bocciatura da parte della Corte di Cassazione si è diffusa in tarda serata, quando la tappa calabrese del tour nazionale della Lega Salvini sul decreto legge sicurezza era finita da un pezzo.
Le reazioni arriveranno nel corso della giornata ma a Catanzaro – assenti per svariati motivi i deputati nostrani Loizzo e Furgiuele – era stato un alto delegato del Carroccio ad illustrare il giro di vite del centrodestra, smontando i rilievi delle opposizioni che hanno tacciato subito la misura del governo Meloni come svolta autoritaria.
«Ditemi, è forse una compressione della libertà a sanzionare chi occupa e ruba le case, alle persone – ha detto ai giornalisti Gianni Tonelli, responsabile nazionale del Dipartimento Sicurezza ed Immigrazione del Carroccio –. È forse una imposizione autoritaria limitativa, liberticida, quella di sanzionare chi va dentro un pronto soccorso e usa violenza al medico o all'infermiere? È un'involuzione autoritaria, oppressiva, il dovere cercare di evitare che dei bambini vengano indirizzati all'accattonaggio e ai comportamenti illeciti?».
Un battuta anche sui rischi eventuali di coinvolgimento bellico da parte del nostro Paese. «Certo che ne resteremo fuori – ha chiuso Tonelli –. Ce la faremo anche perché mi sembra che le cose stiano andando bene a livello diplomatico».
Equilibri di forza
Discorrendo con amministratori iscritti e simpatizzanti, il segretario regionale Filippo Mancuso, peraltro presidente del consiglio calabrese, ha toccato altri punti politici nazionali e locali.
«Non abbiamo noi l'ambizione di essere i primi o essere i secondi o essere i terzi nei rapporti di forza della coalizione – ha detto Mancuso –. Noi vogliamo soltanto dare il nostro contributo a questo centrodestra. Speriamo anche nelle prossime competizioni elettorali essere protagonisti, collaborare col centrodestra unito a vincere le nostre battaglie elettorali, come alle Europee, come a Lamezia Terme».
L'indagine su Occhiuto potrebbe sparigliare un po' le carte tra i partiti? «Ma non penso proprio – ha replicato con fermezza – anzi Occhiuto ha riferito in consiglio, penso sia stato un momento molto importante di democrazia e anche di onestà intellettuale anche delle opposizioni. Questo intoppo penso non intacchi nulla del giudizio di essere il miglior presidente della Giunta, della Calabria di tutti i tempi».