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08/10/2025 ore 06.15
Politica

La nuova mappa del Consiglio regionale: ecco chi sono i trenta eletti in Calabria, storie e biografie

Riconferme, sorprese e grandi esclusi: le Regionali in Calabria hanno ridisegnato il Consiglio. Gianluca Gallo (FI) recordman di preferenze con 30mila voti. Bene anche Cirillo e Caputo nel centrodestra, Alecci (Pd) nel centrosinistra. Eletti i presidenti di Provincia Succurro e Ferrari

di M. Clausi, B. Mirante e C. Labate

Le riconferme, le sorprese, le esclusioni clamorose. Le elezioni regionali di domenica e lunedì in Calabria hanno riservato gioie e dolori. Nelle prossime pagine vi presentiamo i profili dei prossimi consiglieri regionali. In una tornata davvero particolare, con una campagna elettorale svoltasi in piena estate dopo le dimissioni del presidente uscente Roberto Occhiuto, l'"alfiere" del centrodestra riconfermato ieri alla guida della Calabria, non sono mancate curiosità e sorprese. Tra le prime va annoverata sicuramente la straordinaria performance elettorale dell'assessore uscente all'Agricoltura e ai Trasporti Gianluca Gallo, di Forza Italia, capace di migliorare il suo già ragguardevole record di preferenze del 2021 e toccare stavolta quota 30mila: Gallo in pratica ha fatto "quorum" da solo (in Calabria 30mila voti sono all'incirca il 4%, che e' la soglia di sbarramento per entrare in Consiglio regionale). Dopo Gallo, i più votati sono stati un altro candidato di Forza Italia, Salvatore Cirillo (oltre 19mila preferenze), e il candidato di Occhiuto Presidente Pierluigi Caputo (oltre 14mila preferenze), mentre nel centrosinistra il più votato è stato Ernesto Alecci del Pd con oltre 12mila voti. Molto significativi anche i risultati di due presidenti di Provincia eletti con il centrodestra: Rosaria Succurro (Cosenza), eletta con Occhiuto Presidente con circa 12mila voti, e Sergio Ferrari (Crotone), eletto con oltre 12mila voti con Forza Italia. Tra le "sorprese" invece va annoverata la mancata elezione del sottosegretario all'Interno, la parlamentare e coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia Wanda Ferro, che era capolista dei meloniani nella circoscrizione centrale: nonostante le oltre 10mila preferenze, Ferro non è entrata in Consiglio regionale essendo finita alle spalle del consigliere regionale uscente Antonio Montuoro. In lizza poi altre ex parlamentari orbitanti - ieri e oggi - nel Movimento 5 Stelle: destino diverso per Elisa Scutellà, estromessa dalla Camera dopo l'accoglimento del ricorso elettorale del forzista Andrea Gentile ma ora entrata in Consiglio regionale, e per Elisabetta Barbuto e Dalila Nesci - quest'ultima ex grillina e ora candidata con Fratelli d'Italia - che sono rimaste invece fuori dall'assemblea. Così come non è stata eletta consigliere regionale un'altra ex parlamentare, Enza Bruno Bossio, dirigente di spicco del Pd calabrese.

Le riconferme, le sorprese, le esclusioni clamorose. Le elezioni regionali di domenica e lunedì in Calabria hanno riservato gioie e dolori. Nelle prossime pagine vi presentiamo i profili dei prossimi consiglieri regionali. In una tornata davvero particolare, con una campagna elettorale svoltasi in piena estate dopo le dimissioni del presidente uscente Roberto Occhiuto, l'"alfiere" del centrodestra riconfermato ieri alla guida della Calabria, non sono mancate curiosità e sorprese

Tra le prime va annoverata sicuramente la straordinaria performance elettorale dell'assessore uscente all'Agricoltura e ai Trasporti Gianluca Gallo, di Forza Italia, capace di migliorare il suo già ragguardevole record di preferenze del 2021 e toccare stavolta quota 30mila: Gallo in pratica ha fatto "quorum" da solo (in Calabria 30mila voti sono all'incirca il 4%, che è la soglia di sbarramento per entrare in Consiglio regionale). Dopo Gallo, i più votati sono stati un altro candidato di Forza Italia, Salvatore Cirillo (oltre 19mila preferenze), e il candidato di Occhiuto Presidente Pierluigi Caputo (oltre 14mila preferenze), mentre nel centrosinistra il più votato è stato Ernesto Alecci del Pd con oltre 12mila voti

Molto significativi anche i risultati di due presidenti di Provincia eletti con il centrodestra: Rosaria Succurro (Cosenza), eletta con Occhiuto Presidente con circa 12mila voti, e Sergio Ferrari (Crotone), eletto con oltre 12mila voti con Forza Italia. Tra le "sorprese" invece va annoverata la mancata elezione del sottosegretario all'Interno, la parlamentare e coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia Wanda Ferro, che era capolista dei meloniani nella circoscrizione centrale: nonostante le oltre 10mila preferenze, Ferro non è entrata in Consiglio regionale essendo finita alle spalle del consigliere regionale uscente Antonio Montuoro.

In lizza poi altre ex parlamentari orbitanti - ieri e oggi - nel Movimento 5 Stelle: destino diverso per Elisa Scutellà, estromessa dalla Camera dopo l'accoglimento del ricorso elettorale del forzista Andrea Gentile ma ora entrata in Consiglio regionale, e per Elisabetta Barbuto e Dalila Nesci - quest'ultima ex grillina e ora candidata con Fratelli d'Italia - che sono rimaste invece fuori dall'assemblea. Così come non è stata eletta consigliere regionale un'altra ex parlamentare, Enza Bruno Bossio, dirigente di spicco del Pd calabrese.