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30/09/2025 ore 12.50
Politica

L’adunata di Fratelli d’Italia a Nicotera: «Noi protagonisti per i prossimi cinque anni in Calabria»

La sottosegretaria agli Interni e coordinatrice regionale del partito Wanda Ferro e il candidato Antonio Schiavello hanno incontrato sostenitori e dirigenti locali in vista delle elezioni del 5 e 6 ottobre: «Lo scandalo sulla mia candidatura? State tranquilli, distinguo il ruolo delle istituzioni da quello della politica»

di Enza Dell'Acqua

In vista delle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, Wanda Ferro, deputata di Fratelli d’Italia, nonché Sottosegretaria agli Interni e coordinatrice di Fratelli d’Italia per la Calabria è arrivata a Nicotera. Insieme a lei il vibonese Antonio Schiavello. Entrambi candidati al consiglio regionale con Roberto Occhiuto.

La Ferro ha incitato i suoi luogotenenti sul territorio a lavorare intensamente per la vittoria del Centrodestra, una vittoria che, per come precisato dall’onorevole Mimmo Basile, presente all’incontro, è «una grande vittoria già assodata». L’incontro si è svolto in un clima disteso e di reciproca simpatia tra gli astanti, tutti uniti dallo stesso colore politico.
Al tavolo dei relatori Umberto Belluomo, presidente del Circolo comunale di Fratelli d’Italia, l’assessore comunale Antonio La Malfa, il presidente provinciale del partito meloniano, Pasquale La Gamba, la responsabile provinciale di dipartimento Maria Teresa Adilardi e, ovviamente, i candidati Wanda Ferro e Antonio Schiavello. In platea, oltre al già citato Mimmo Basile, anche l’europarlamentare Denis Nesci.

Ad aprire il dibattito Umberto Belluomo, che ha sottolineato la necessità di una continuazione di quanto finora messo in campo da Roberto Occhiuto, «affinchè gli sforzi per migliorare la Calabria e le condizioni dei calabresi non vadano persi».
Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Schiavello. Nel mare magnum di parole che sommergono l’elettore, Schiavello, pur avendo dichiarato di detestare gli slogan, ne salva solo uno, quello dell’ex presidente: «In quattro anni più che in quaranta», cioè, il governo uscente «ha fatto emergere problematiche importanti, che vanno verso la risoluzione, ad esempio quelli relativi alla sanità», in particolare la costruzione del nuovo ospedale di Vibo i cui lavori starebbero procedendo speditamente.

Ma tante altre le cose fatte e gli sviluppi apportati nei vari ambiti: gli aeroporti calabresi, tanto per dirne una, «hanno preso il volo», ha sottolineato Schiavello in un’espressione figurata quanto mai consona. «L’aeroporto di Reggio Calabria era destinato alla chiusura, ora invece conta centinaia di voli, migliaia di presenze in più a Reggio, e questo significa implemento del turismo», ovvero rilancio di quella “Calabria straordinaria”, altro sogno vagheggiato da Occhiuto.
Una stilettata non poteva mancare al cosiddetto “reddito di dignità”, proposto dallo sfidante Tridico. Una «mancetta mensile» che non avrebbe nulla di dignitoso, a detta del candidato vibonese, ma solo «assistenzialismo», nudo e crudo.

Sul finale del discorso l’esortazione ai suoi a continuare a intercettare consensi senza risparmiarsi: «Telefonate, andate nelle case», per riportare in sella il presidente; auspicio ripreso da Wanda Ferro, che ha parlato per ultima, dimostrando in un lungo e appassionato discorso la fedeltà alla Calabria e al Partito che rappresenta.
La Sottosegretaria non ha nascosto il suo entusiasmo per la vittoria nelle Marche: «Fratelli d’Italia primo partito» con oltre il 24% dei consensi. «Sono qui- ha esordito la Ferro, dopo i ringraziamenti di rito- per chiedere un supporto. Il mio auspicio è che Fratelli d’Italia sia sempre più presente e protagonista per i prossimi cinque anni in Calabria, attraverso capacità professionali, progetti, visione, volontà e una narrazione di una Calabria fatta di uomini e donne perbene».
Anche per lei la bocciatura sul “reddito di dignita” è netta: «Dignità significa libertà, lavoro, sudare per costruire questa terra». La proposta di Occhiuto è, invece, «il reddito di merito», cioè, ha spiegato la Ferro, «i ragazzi che scelgono di studiare nelle nostre università, avranno un reddito di sostegno, ma con una media del 27».

Poi la puntualizzazione su «quel grido di scandalo» che ha riguardato la sua candidatura che, secondo alcuni, sarebbe incompatibile con il ruolo istituzionale che essa ricopre. Ferma la volontà da parte sua di smorzare ogni polemica: «Vorrei rassicurare tutti, avendo conosciuto la sacralità delle istituzioni; stessero tranquilli: so distinguere il ruolo delle istituzioni da quelle della politica, non mischio mai le due cose.

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Altro punto dolente: i social e il suo linguaggio a volte violento. «I social sono importanti, ma devono essere utilizzati bene». Stigmatizzando la ferocia dei “leoni da tastiera”, ha spiegato che «le dimissioni anticipate di Occhiuto sono dovute anche agli attacchi social», in quanto «non è certo un avviso di garanzia che comporta le dimissioni di un politico ma la preoccupazione della strumentalizzazione politica, delle fake news: ciò ti può lentamente logorare».

All’applauditissimo intervento della Ferro, è seguito quello di Antonio La Malfa, assessore meloniano di stretta osservanza il quale, in un afflato autobiografico, ha rivelato che «dopo un lungo periodo di angosciosi tormenti politici, di domande e crisi identitarie ho ritrovato in Fratelli d’Italia la mia famiglia politica, qui ho trovato le risposte che cercavo», e «anche se il nemico cerca di screditarti, noi ci sentiamo tutelati dal governo guidato da Giorgia Meloni».

In chiusura è stata Maria Teresa Adilardi a dare quel tocco di pragmatismo a un incontro pieno di buoni propositi. «Nicotera risponde alla chiamata del Partito - ha detto - e vuole essere presente, però abbiamo delle criticità che necessitano di essere risolte. In particolare due: sanità e mare». Diritto alla salute, ormai improrogabile. Urgente la creazione un punto h24 di primo soccorso. Mare, grande risorsa svilita e deturpata; sviluppo delle infrastrutture. «Senza queste basi - ha chiosato Maria Teresa Adilardi - come può ripartire Nicotera?».