Le donne protagoniste della prossima Giunta Occhiuto: spunta una clamorosa sorpresa
Sette quelle elette nel Consiglio regionale calabrese tra riconferme e volti nuovi. Il governatore valuta una squadra al femminile con assessorati assegnati a Succurro, Straface e forse un’inaspettata Loizzo per la Sanità
Conferme e novità: il centrodestra valuta i nuovi equilibri al femminile. Sette donne elette, pari al 22% dell’intero Consiglio regionale. Un numero ancora modesto, ma mai così alto nella storia della Calabria. Dopo le urne, si apre ora la partita per la composizione della Giunta: chi tra le elette, e non solo, entrerà a far parte del governo regionale guidato da Roberto Occhiuto?
Occhiuto-bis in Calabria, è già guerra per i posti in giunta: la lista del presidente chiede spazio a Fdi e LegaLe nuove protagoniste sono Pasqualina Straface e Luciana De Francesco, entrambe riconfermate, insieme alle new entry Elisa Scutellà, unica rappresentante del Movimento 5 Stelle, e Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, dell’ANCI Calabria e sindaco uscente di San Giovanni in Fiore. Con loro anche Elisabetta Santoianni (Forza Italia), Filomena Greco (Italia Viva), eletta con oltre 6600 preferenze, e la giovane ionica Rosellina Madeo (Partito Democratico), presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano. A sorpresa, non è stata eletta Enza Bruno Bossio, storica esponente della sinistra calabrese, ma una giovane moderata del PD.
Il vero banco di prova rimane il centrodestra, dove si deciderà la composizione della nuova squadra di governo.
Tra le candidate più accreditate per un ruolo in Giunta c’è Rosaria Succurro, eletta nella lista “Occhiuto Presidente”. La sua esperienza è di alto livello: presidente della Provincia di Cosenza, sindaca uscente di San Giovanni in Fiore, per dieci anni assessore nella giunta comunale di Cosenza guidata da Mario Occhiuto, con deleghe a Turismo, Comunicazione e Marketing territoriale. Ha ottenuto oltre 12.200 voti, un successo netto.
Ricordando il suo percorso, Succurro ha dichiarato: “Un’esperienza entusiasmante, al fianco della comunità, nell’ideazione e coordinamento di tante iniziative”. Turismo e Grandi Eventi sono le deleghe più indicate per lei.
Un’altra candidatura di peso è Pasqualina Straface (Forza Italia), reduce da un risultato elettorale straordinario: oltre 13.400 preferenze, più del doppio rispetto alla tornata precedente. Già presidente della Commissione Sanità e impegnata da tempo nelle politiche sociali, Straface ha iniziato la carriera politica da giovanissima, è stata sindaca di Corigliano ed è oggi una delle figure più solide del centrodestra calabrese. Per lei si profila un incarico di rilievo in Giunta o un ruolo istituzionale strategico, la decisione finale spetta al presidente Occhiuto.
La vera sorpresa potrebbe arrivare dall’esterno del Consiglio regionale. La Lega può infatti contare su Simona Loizzo, deputata e medico di fama nazionale. Laureata in Medicina a 23 anni, specializzata alla Columbia University di New York, primario di Odontostomatologia e direttore di dipartimento chirurgico, Loizzo è anche capogruppo in Commissione Sanità e vicina a Matteo Salvini. Considerata imminente l’uscita della Calabria dal commissariamento sanitario, Loizzo potrebbe essere la carta vincente di Occhiuto per la delega alla Sanità, un assessorato rimasto vacante troppo a lungo e segnato da una situazione gravissima che richiede competenze e determinazione.
Non sarà facile scegliere senza scontentare nessuno. Questa volta sarà necessario tenere conto di competenze, rappresentanza ed equilibri politici delicati, componendo una Giunta che rifletta la nuova geografia del consenso e valorizzi la crescente presenza femminile in Consiglio regionale. Le donne elette non possono essere relegate a deleghe di secondo piano: per competenza e qualità meritano di essere protagoniste, per dare un contributo forte e innovativo al nuovo governo regionale.
I curriculum delle donne elette sono ineccepibili: competenza, esperienza amministrativa e peso politico. Spetta ora al presidente Occhiuto decidere se aprire davvero una nuova stagione di protagonismo femminile nella Calabria del futuro o perpetuare il passato.