Le donne sono pronte a essere protagoniste, le candidature alle prossime Regionali sono un banco di prova
La consigliera comunale di Cosenza auspica una maggiore presenza femminile nelle elezioni del 5 e 6 ottobre: «Starà agli elettori dare fiducia ad un genere che finora ha contato troppo poco nella macchina amministrativa regionale»
Dopo l’intervento della sindaca di Gioia Tauro Simona Scarcella, ospitiamo quello della consigliera comunale di Cosenza Bianca Rende. Anche lei si interroga sul rapporto tra donne e politica in Calabria.
Le dimissioni improvvise del presidente Occhiuto hanno offerto l’immagine di istituzioni subalterne a una logica personalistica e autocratica, quasi fossero al servizio esclusivo di un 'direttore d’orchestra' che impone tempi, metodi e scelte in base alle esigenze del capo in un contesto quasi patriarcale.
L’atteggiamento assunto appare connotato da una cultura marcatamente privatistica, un modello di comando che esclude la mediazione e preferisce l’imposizione, come se il potere fosse un gioco infantile dove chi possiede il pallone decide se, quando e come si gioca.
In una regione da sempre fanalino di coda per la presenza femminile nelle Istituzioni rappresentative e nella politica in generale, le liste per le imminenti elezioni regionali costituiranno la prova di maturità per la rappresentanza delle donne che potranno e dovranno essere protagoniste nella proposta politica per il governo della regione. Penso che una nuova stagione di riforme effettive e non solo annunciate sia possibile solo se si restituirà al dibattito consiliare e all’esecutivo regionale la voce forte, competente, appassionata della parte più consistente e polifunzionale della popolazione calabrese.
Circolano già i nomi di molte, con robusta esperienza in politica e nell’associazionismo, che saranno della partita e potranno portare un contributo in termini di conoscenza reale delle criticità del territorio. Ritengo, infatti, possano crearsi tutte le condizioni perché lo strumento della doppia preferenza insieme alla percentuale obbligatoria di presenza nelle liste, possa davvero rappresentare la spinta per un nuovo protagonismo femminile che traini la Calabria fuori dalle secche del sottosviluppo.
Protagonismo che, come fecero le nostre madri costituenti, certamente riusciremo a dispiegare nella definizione degli obiettivi programmatici, nel disegno delle politiche per la sanità, la scuola, il welfare, il lavoro, l’integrazione e l’inclusione, e di tutte le forme di valorizzazione della partecipazione per il rafforzamento delle istituzioni democratiche.
Starà agli elettori credere nel cambiamento e dare fiducia ad un genere che finora ha contato troppo poco nella macchina amministrativa regionale.
*Consigliera comunale di Cosenza