Le missioni in Africa e l’amore per la sua terra, la storia del sindaco-pediatra: «A volte serve poco per dare una mano concreta»
Il primo cittadino di Simeri Crichi Davide Zicchinella, ospite di Pier Paolo Cambareri, ha raccontato la sua dedizione per l’attività amministrativa e per il progetto umanitario in Burkina Faso in Africa
L’impegno per il suo territorio Simeri Crichi senza mai dimenticare quello legato alle missioni umanitarie in Africa. Davide Zicchinella, pediatra per professione e primo cittadino del comune catanzarese ha raccontato nella puntata odierna di Dentro la Notizia (clicca qui per rivedere la puntata), format condotto da Pier Paolo Cambareri, il suo percorso personale e professionale, ma anche le sfide quotidiane legate all'amministrazione di un comune calabrese, tra difficoltà burocratiche, difesa del territorio e bisogno di servizi efficienti per i cittadini. Nei giorni scorsi ha ricevuto il Premio Beatrice per l’impegno internazionale in Burkina Faso in Africa.
Il premio Beatrice
Zicchinella spiega subito che «chi fa solidarietà non si aspetta i premi. La si fa perché si sente e basta. Ma riceverlo fa sempre piacere, ma è un premio che va a tutta l’organizzazione che da 10 anni gestisce un progetto in Burkina Faso. Un’organizzazione calabrese, il Ministero Ponte di Grazia, un’organizzazione religiosa evangelica. E per la prima volta la Calabria è testa di ponte in un progetto internazionale in Burkina Faso, insieme ad altre cittadine svizzere».
«In un posto dive ci sono guerre continue e la stabilità geopolitica non consente interventi umanitari. Abbiamo visto che con una boccettina di acqua ossigenata – continua Zicchinella - è utile a curare molti bambini. A volte serve davvero poco per dare una mano concreta».
Sul tema dell’accoglienza Zicchinella non si tira indietro. «Il nostro aiuto umanitario non è soltanto un intervento sanitario o all’assistenza alimentare ma finanziamo progetti legati all’istruzione. In Calabria a sostegno di questo importante progetto abbiamo raccolto 50mila euro». Laconico sull’ultima domanda sulla situazione in Burkina Faso. «Quando sono arrivato quattro anni scorazzavano i blindati francesi, l’anno dopo sono stati espulsi e sono arrivati i russi, poi è scoppiata la guerra con l’Ucraina e adesso ci sono i cinesi. Ditemi se quello è un popolo che può andare avanti».
L’impegno amministrativo e la lotta allo spopolamento
Simeri Crichi un comune in controtendenza sul tema spopolamento. «Consideriamo che Simeri Crichi ha si poco meno di 5mila residenti ma una superficie territoriale molto estesa. Noi siamo quasi come la metà di Catanzaro come estensione territoriale. Siamo in una posizione strategica, – continua Zicchinella – nella nuova 106 si parla dello svincolo di Simeri Crichi e del nuovo lotto Simeri Crichi-Passovecchio. Noi siamo il punto di unione tra Jonio e Tirreno. Abbiamo l’area industriale, solo che nel passato questa posizione non è stata sfruttata. Abbiamo l’area marina che si è popolata molto e ospita persone arrivate da Catanzaro che hanno deciso di vivere in un posto tranquillo. Negli ultimi mesi sono arrivate richieste per insediamenti produttivi».
Zicchinella spiega l’impegno amministrativo per far far fronte alle emergenze e dare servizi ai cittadini. «Abbiamo sviluppato la raccolta di differenziata. Diciotto mesi, quando mi sono insediato, avevamo una percentuale intorno al 50% adesso siamo all’81%. Conferiamo pochissima indifferenziata. Stiamo sviluppando l’area marina con la bandiera blu. La qualità paga sempre».
Sul rapporto con la Regione Calabria il primo cittadino di Simeri Crichi evidenzia di essere «sindaco di tanti anni, da quasi 17 anni, ho vissuto una lunga stagione politica e ci sono tanti problemi atavici e irrisolti. Ci sono dei buoni rapporti istituzionali con la Regione Calabria. Ci sono dei temi in cui ci sentiamo coperti e altri in cui meno. C’è la situazione degli ex percettori della mobilità in deroga. Noi abbiamo 15 lavoratori che non riusciamo a stabilizzare».
C’è anche il tempo di una battuta su quale passione sia arrivata prima: «Io ho fatto in tempo a entrare alla Facoltà di Medicina e contemporaneamente mi apprestavo a vivere la mia prima campagna elettorale» e sulle esperienze di missioni internazionali portate all’interno delle istituzioni possono essere un valore aggiunto. «Fare l’amministratore da persona libera dal bisogno è fondamentale. Spesso alcuni si cimentano in politica per prendere questo ascensore sociale, per avere un posto nella società. Invece quando non c’è il bisogno di entrare in politica ma la passione si è meno soggetti a ricatti o a pressioni. Dopodiché l’attività sociale sia nazionale locale che internazionale predispone all’ascolto: ogni persona va ascoltata. Le domande sono sempre legittime, le risposte possono essere stupide».
Zicchinella si esprime poi sulla situazione della sanità pubblica. «Nella nostra regione sull’assistenza territoriale la situazione è davvero carente. Noi siamo dei piccoli centri con difficoltà di collegamenti tra loro. C’è la necessità di lavorare in sinergia con gli amministratori locali». Chiaro il suo pensiero sulla sanità privata. «Deve servire come un’integrazione e come concorrenza alla pubblica per far crescere i servizi. C’è bisogno di dare un taglio alle liste di attese per evitare che l’utente sia costretto a rivolgersi al privato».
Diretto anche il suo discorso ai finanziamenti Pnrr. «In termini di finanziamenti nei sono arrivati tantissimi, eppure nel Comune di Simeri Crichi ne sono arrivati pochi. Abbiamo una problematica seria legata alle strutture scolastiche e abbiamo difficoltà a far fronte. In tutto questo ci sono centri con 200 abitanti con le scuole a posto e noi dobbiamo ingegnarci per risolvere i tanti problemi».
Simeri Crichi e la nuova Statale 106
«Noi abbiamo degli studenti – spiega Zicchinella - che partecipano a progetti pomeridiani nei nostri istituti scolastici e non hanno la possibilità di rientrare in casa. E c’è chi pensa al Ponte sullo Stretto. Sulla SS106 si sta lavorando bene e di certo sarà fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio». Un racconto che parte da lontano con il ruolo dei sindaci che è cambiato in questi 30 anni. «Quando sono stato eletto nel 1994 dopo la riforma diretta delle elezione dei sindaci. L’ho vissuta sin dall’inizio. Il rapporto con le istituzioni è fatto di luci e ombre. Devo ringraziare il prefetto di Catanzaro perché ci raccorda con gli enti superiori. Ho buoni rapporti istituzionali con la Regione Calabria. Devo dire che ho avuto risposte da persone a me lontane politicamente che da quelle vicine. Tutto questo mi conforta in prospettiva futura».
Un racconto di anni di impegno continuo quello di Zicchinella che sta prendendo anche un’altra laurea in Sociologia. «Io figlio di operai mi sono laureato in Medicina all’Università di Catanzaro. Quando ho avuto la possibilità di un’indipendenza economica sono rimasto li. Certo quest’ultima non è stata trattata bene negli ultimi anni dalla politica regionale. Non facciamo lotte di campanile, sfruttiamo al massimo le nostre risorse e puntiamo a volare alto».