Miracolo a Perfidia: tra reddito di merito e sanità all’anno zero Occhiuto, Tridico e Toscano parlano (finalmente) di politica
Nel salotto di LaC il candidato di Dsp accusa i due di non avere il coraggio di sfidare l’austerity imposta dall’Europa, il governatore uscente rivendica il lavoro fatto in quattro anni in cui ha raggiunto risultati mai visti prima e lo sfidante del campo largo punta sull’ascolto alle fasce dei calabresi più emarginate
I cinque paradossi della campagna elettorale delle regionali calabresi sono stati i protagonisti dell’atteso confronto fra i candidati presidente andato in scena dagli inferi di Perfidia. La nostra Antonella Grippo ha provato a far uscire Roberto Occhiuto, Pasquale Tridico e Francesco Toscano dalla politica da cortile, dal pettegolezzo e dalla retorica stantia di parole sempre uguali.
Nel “Finale di partita” (QUI LA PUNTATA) apparecchiato dalla Grippo si è parlato di politica economica, dinamica del consenso politico e astensionismo, del rapporto fra politica e magistratura e di infrastrutture.
Il tema più interessante è senz’altro quello legato alle politiche economiche su cui sono emerse le maggiori differenze fra i tre. Se Toscano rivendica la necessità di affidare tutto allo Stato come attore economico in omaggio alle teorie keynesiane, Tridico rivendica di combattere in Parlamento Europeo per il superamento delle politiche di pareggio di bilancio e una concentrazione della spesa sul Welfare. Ha ricordato, ad esempio, che è stato il ministro Raffaele Fitto del Ppe e quindi di Forza Italia a tagliare del 30% le politiche di coesione per destinare fondi alle armi e il M5s a Bruxelles è l’unico che si è opposto. Per il professore, quindi, l’Europa va riformata dal di dentro, non contestata.
Occhiuto sta esattamente in una via di mezzo. Pur essendo un liberista ha acquisito da presidente della Regione società come Sacal o Terme Luigiane però nello stesso tempo contesta quello che definisce l’assistenzialismo del centrosinistra e ritiene che i 90 milioni del Fse debbano essere investiti in bandi che aiutano le imprese a creare lavoro vero, stabile e duraturo. Sul fronte dei ragazzi Occhiuto si dice d’accordo con il deputato Francesco Cannizzaro che dice che il reddito di dignità è una contraddizione in termini e propone un reddito di merito per gli studenti universitari più meritevoli ricordando la sua proposta di legge sugli incentivi ai laureati calabresi con 110 e lode che risale a quando era semplice consigliere regionale.
Regionali, il piano di Tridico: «Un Green Team per la Calabria, 10mila giovani assunti nei primi 100 giorni»Per Toscano c’è una ipocrisia di fondo, da parte degli altri due, in questa discussione. Il punto per lui è che si dovrebbe avere il coraggio di rompere con l’Europa che ci impone limiti e paletti. «Perchè uno di Tallin - dice provocatoriamente - deve dirci cosa dobbiamo fare per Mandatoriccio?». Una provocazione che ha ripercussioni anche sulla sanità dove Toscano dice di abbandonare la logica aziendale e tornare al vero spirito (universale, gratuito e senza guardare al bilancio) della legge istitutiva del servizio sanitario nazionale.
Occhiuto ha ricordato che le leggi che esistono bisogna rispettarle. Per questo sta cercando di arrivare alla fine del piano di rientro del debito per avere maggiore libertà di manovra su una serie di iniziative la principale della quale sarà quella di creare aziende ospedaliere uniche, togliendo alle Asp la gestione degli ospedali Spoke. In questo modo si potranno ottimizzare non solo le risorse umane sanitarie ma anche i posti letto.
Tridico, dal canto suo, ritiene che la Calabria sia all’anno zero della sanità e ha ricordato le tanti morti per mala sanità, le ambulanze comprate e rimaste parcheggiate da qualche parte, l’assenza di un vero servizio di emergenza urgenza. Siamo nei dettagli delle proposte politiche.
Ma un altro punto centrale è stato quello del consenso e della natura dell’astensionismo, se sia atto politico o atto di pigrizia. Tridico ha detto che il consenso va cercato con una visione, con il cuore e non con la pancia e che l’astensionismo è anche frutto di una fetta della popolazione che è stata emarginata politicamente perchè non rappresenta grandi numeri. Ecco spiegata l’impostazione della sua campagna elettorale in giro per i piccoli borghi delle aree interne. La competenza sarà lo strumento per portare a frutto il consenso. «È importante il vissuto di ognuno – ha detto con una frecciata all’ex vicepresidente – che studi ha fatto, che lavoro ha fatto, in cosa si è impegnato per una vita».
Occhiuto invece ha detto di non avere l’assillo del consenso a tutti i costi e che ha preso spesso decisioni impopolari ma utili alla Calabria. Ha citato il caso dei medici cubani - contestati da tutti, ha detto - della creazione di un unico Consorzio di Bonifica al posto degli undici carrozzoni precedenti, di altre iniziative legislative che al momento non erano popolari ma che lo sono poi diventate perché giuste.
L’ultimo punto ha riguardato il rapporto con la magistratura e inevitabilmente si è parlato dell’inchiesta per corruzione che ha riguardato Occhiuto e lo ha portato alle dimissioni. Tridico ha ribadito il suo garantismo e si è detto sicuro che Occhiuto verrà scagionato da questa storia. La sua contestazione è tutta politica: perché si è dimesso per poi ricandidarsi? Per Tridico aveva invece di fronte due scelte: o dimettersi e aspettare l’archiviazione delle accuse oppure portare avanti il suo mandato. Dimettersi per ricandidarsi è una sfida alla magistratura.
Occhiuto ha contestato questo ragionamento dicendo che si è trattato di un gesto che tutti hanno definito coraggioso perché la magistratura indagherà con maggiore accuratezza. Ha ribadito di non voler fuggire dalle accuse, ma di aver notato uno stop all’attività amministrativa da parte di alcuni dirigenti cui tremava la penna. Fa anche un esempio: per salvare i lavoratori dei call center di Abramo ha proposto di impiegarli nella digitalizzazione delle cartelle cliniche. Essendo all’apice la polemica sull'inchiesta nessun dirigente firmava un atto di soli quattromila euro per portare le cartelle cliniche alla società che doveva informatizzare. Ora invece gli uffici regionali, assicura Occhiuto, hanno un altro passo.
Toscano ha fatto i complimenti alla proposta politica di Tridico che non ha usato come una clava l'inchiesta contro Occhiuto. Il problema per lui però è politico. I suoi due competitor continuano a parlare di amministrazione ma quello che manca davvero è la prospettiva, un cambio di paradigma di fondo che nessuno dei due ha il coraggio di fare mettendo il popolo in primo piano. Ciò che vuole fare il suo partito. Queste quindi le posizioni emerse in un dibattito dove i tre se le sono date di santa ragione, ma con grande fair play e soprattutto affrontando temi alti e anche inediti in questa campagna elettorale. Miracoli di Perfidia.