Pasquale Tridico in visita all’Annunziata. «Ok al policlinico ma Cosenza non può perdere l’ospedale» | VIDEO
Il candidato del centrosinistra giunge nel nosocomio bruzio mentre la sala prelievi è nel caos per un guasto informatico. E sul nuovo presidio pensa che la struttura debba aggiungersi e non sostituirsi a quell’attuale
Il candidato alla presidenza della Regione del campo progressista Pasquale Tridico inizia il suo giro tra le corsie dell’ospedale di Cosenza dalla sala prelievi dove da oltre 24 ore un guasto alla rete informatica ha mandato in crisi l’organizzazione dei servizi con disagi notevoli per l’utenza. Davanti all’ingresso c’è un capannello di persone, molti gli anziani, in attesa alcuni anche dalle prime ore dell’alba: «Gente esasperata – ha detto l’europarlamentare nell’intervista rilasciata a margine della visita nel nosocomio – in coda da ore per le criticità di un sistema che non funziona».
Confronto con la direzione
Serrato il confronto dell’europarlamentare con il direttore generale Vitaliano De Salazar, presente il direttore sanitario Pino Pasqua, la direttrice del dipartimento cardio-toracico-vascolare Franca Melfi, i candidati al consiglio regionale Bianca Rende e Massimiliano Battaglia ed i rappresentanti sindacali di Fisial, Francesco Mazzulla, e della funzione pubblica di Cgil e Uil, Alessandro Iuliano e Luca Conforti. L’Annunziata paga lo scotto delle carenze dei servizi territoriali: l’hub del capoluogo bruzio rimane così l’unico presidio di riferimento dove cercare diagnosi e cura: «Dal Pollino allo stretto abbiamo aree interne isolate e cittadini che di conseguenza, si riversano nei grandi ospedali, come qui a Cosenza – ha detto ancora Tridico - Il flusso diventa così ingestibile perché, giustamente, molti non sanno dove altro andare. Per cui si rivolgono al primo presidio medico che trovano. Se una persona si ammala viene qui all’Annunziata. Anche questo è indice del fallimento della politica sanitaria in Regione Calabria».
Case di comunità fantasma
Il candidato alla presidenza poi, ha ricordato come «delle previste 62 case di comunità», ne sia stata costruita soltanto una, parlando di inefficienza «scandalosa». Sulla vicenda del nuovo ospedale di Cosenza invece, alla luce dell’ormai acclarata intenzione della Regione di realizzarlo nei pressi dell’Università della Calabria, Tridico ha concluso: «Noi valuteremo le esigenze della città, dei cittadini, sia a nord che a sud della città; certamente bisogna valorizzare il policlinico, perché l’università ne ha bisogno. Ma Cosenza deve mantenere un presidio ospedaliero importante. Quindi entrambe le cose devono essere fatte».
Il bicchiere mezzo pieno
Al termine della visita anche Vitaliano De Salazar ha parlato con i giornalisti: «Penso che l’europarlamentare abbia percepito il miglioramento dell'Annunziata; sui passi in avanti compiuti ci siamo trovati assolutamente d'accordo. L'Annunziata è un hub importante ed è destinata a diventare un azienda ospedaliero-universitaria. Ci sono tantissime eccellenze e abbiamo migliorato sui LEA. Questo è un fatto, questo è un dato e non è una diceria. Ma certamente c'è altro da fare. Cioè l'ospedale come qualsiasi organizzazione pubblica è sempre in divenire e quindi è chiaro che c'è sempre da fare». Sui disagi dei servizi della sala prelievi ha chiosato: «Non si può fare di un problema isolato una prassi. Ho trascorso il weekend a Roma senza acqua in casa per un guasto improvviso sulla rete idrica. Ma non si può dire di conseguenza che il quartiere dove abito sia sempre senza acqua».