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17/07/2025 ore 20.39
Politica

Stop alla legge sul policlinico universitario di Cosenza, la proposta non sarà discussa nel prossimo Consiglio regionale

La norma non è passata dalla commissione Bilancio che ha preferito occuparsi di confraternite enogastronomiche e toponomastica. Vivace scambio di battute fra il relatore Caputo e il presidente Mancuso. Occhiuto tenta una mediazione difficile

di Massimo Clausi
Il presidente della Commissione Bilancio Antonio Montuoro

Brusco stop alla legge istitutiva dell'azienda universitaria ospedaliera di Cosenza. La proposta di legge, di cui sarà relatore il forzista Pierluigi Caputo, non è stata inserita nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio fissato dal presidente Filippo Mancuso per il 21 luglio. Eppure non si tratta di una seduta particolarmente pregnante, tutt’altro. Basti pensare che all’ordine del giorno c’è anche la risposta a delle interrogazioni fra cui alcune poste oltre un anno fa.

Ufficialmente perché la norma deve passare dalla commissione Bilancio, di cui una prima seduta si è svolta oggi. Ma il presidente catanzarese, Antonio Montuoro (FdI) ha deciso di non inserirla nell’ordine del giorno della seduta. Scelta politica o tecnica? Non si sa. Quello che sappiamo è che la seduta di oggi si è occupata di temi centrali per il futuro della nostra regione come la legge sul riconoscimento e la promozione delle confraternite enogastronomiche oppure una nuova disciplina sulla toponomastica per finire all’abrogazione della legge regionale che istituiva le primarie per la selezione dei candidati alla presidenza della Regione (legge mai utilizzata in Calabria). Eppure il passaggio in commissione Bilancio non è una pura formalità. I relatori della proposta sul Policlinico universitario dicono che la legge sarà a costo zero, ma non tutti la pensano così. Dato che le rimesse dello Stato per la sanità calabrese sono quelle, è chiaro che per finanziare la nuova azienda i soldi da qualche parte si dovranno pur prendere. Sarà interessante quindi capire i pareri degli uffici del Dipartimento Bilancio sulla questione.

È chiaro che dietro le questioni tecniche c’è una fibrillazione politica interna alla maggioranza. Ne è prova la presa di posizione della leghista Katya Gentile che ha contestato metodo e merito della legge parlando del tentativo di mettere insieme due zoppi ovvero l’ospedale di Cosenza, che è in forte difficoltà, e la facoltà di Medicina dell’Unical che ancora deve partire e che secondo la leghista non ha ancora la forza di sostenere lo sviluppo di un Policlinico.

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Le indiscrezioni poi parlano di un vivace scambio di battute, durante l’ultima capigruppo, fra il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso e il relatore Pierluigi Caputo che voleva a tutti i costi calendarizzare la discussione sull’azienda universitaria. Mancuso si è messo di traverso e per molti già questa è una notizia. In questa legislatura infatti siamo stati abituati a vedere calendarizzate una infinità di leggi omnibus, provvedimenti che non sono passati dalle commissioni e leggi, anche strategiche, poi impugnate dal Governo. Per dire come l’aria sia cambiata dalle parti della Cittadella.

Il presidente Occhiuto se n’è accorto e ha provato a porre rimedio. I boatos dicono che abbia affrontato la questione della legge sul policlinico di Cosenza in un incontro con lo stesso Mancuso, il presidente della commissione Bilancio Montuoro e il consigliere regionale di Forza Italia, Antonello Talerico, uno dei più fermi oppositori della proposta Caputo. L’obiettivo era quello di trovare una mediazione. Non sappiamo se sia riuscito.

Vedremo se nei prossimi giorni se il presidente Montuoro metterà all’ordine del giorno della commissione Bilancio la sua legge, visto che prima della pausa estiva potrebbe tenersi un altro consiglio regionale.

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