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30/10/2025 ore 21.32
Politica

Ponte sullo Stretto, Romano (Avs): «Il più grande spreco di sempre, con 14,6 miliardi strade e ferrovie»

La dirigente nazionale del partito: «La bocciatura della Corte dei Conti è la fine di un percorso, ora si istituisca il Parco nazionale»

di Redazione Politica

«La bocciatura al progetto definitivo del ponte sullo Stretto da parte della Corte dei Conti è solo la fine di un percorso iniziato nei mesi scorsi. La magistratura contabile sostanzialmente raccoglie gli spunti offerti da Angelo Bonelli – che bene fa a chiedere le dimissioni di Salvini – e invita il governo a ritirare la delibera Cipess in autotutela. Come sottolineamo ormai da anni nell’area di Cannitello va istituito il parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola». È quanto dichiara il dirigente nazionale di Europa Verde-Verdi/Avs, Elisa Romano.

«Troppe le lacune registrate dalla Corte dei Conti, che giustamente ha negato il visto di legittimità alla delibera, su un’infrastruttura che a parte i vassalli locali del centrodestra non vuole nessuno. Ed è vergognoso che la presidente del Consiglio dei ministri voglia passare da vittima strumentalizzando ed interpretando il lavoro dei magistrati contabili come un’ingerenza nelle scelte politiche del Cdm e del Parlamento», evidenzia Romano.

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«Piuttosto che deturpare il territorio dello Stretto, quell’area deve essere protetta, così come previsto da una proposta di legge presentata, orami due anni fa, dai deputati Bonelli, Zanella, Fratoianni, Evi, Ghirra, Borrelli, Grimaldi, Zaratti, Dori, Piccolotti e Mari che prevede l'istituzione del Parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola con l’obiettivo di tutelare mare e terra, le coste di Reggio Calabria e Messina. L'iniziativa di Europa Verde – afferma ancora Elisa Romano – ovviamente non è solo di carattere politico ma si propone come una vera alternativa all'ipotetica realizzazione del ponte sullo Stretto, preservando quell'area naturale ricchissima di biodiversità».

«Quell’infrastruttura rappresenta ad oggi il più grande spreco di denaro pubblico mai contemplato: 14,6 miliardi che secondo Salvini dovrebbero essere pagati dai calabresi e dai siciliani come se quell’ipotetico mausoleo inutile servisse solo a loro. Eppure, in Calabria, come in Sicilia, quei soldi potrebbero servire per molto altro, per infrastrutture reali per i cittadini, dall’alta velocità ferroviaria alla manutenzione delle strade delle aree interne, al rinnovo delle reti idriche colabrodo».

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«L’intervento della Corte dei Conti – termina la dirigente nazionale di Europa Verde – si configura non solo come provvedimento amministrativo, ma boccia su tutta la linea un metodo basato sull’arroganza politica e sulle ormai sistematiche prove di forza antidemocratiche di Meloni»