Referendum senza quorum: affluenza al 30%. La Calabria tra le regioni in cui si è votato di meno (23%)
Nessuno dei cinque quesiti si è avvicinato alla soglia utile del 50%+1. A trainare il voto i comuni con più elettori laureati. Fdi alle opposizioni: «Avete perso». Landini (Cgil): «Questioni restano sul tavolo»
Urne chiuse, via allo spoglio. Niente da fare per il quorum che non è stato raggiunto. Il dato diffuso sul sito del ministero dell’Interno, quando sono state scrutinate tutte le 61.591 sezioni, è pari al 30,58%. Com’è noto, per essere validi, i referendum devono registrare la partecipazione del 50%+1 degli aventi diritto al voto, ma al momento la soglia appare lontana.
Cinque i quesiti, quattro riguardanti le norme sul lavoro e uno la cittadinanza. Nessuno di loro è riuscito a passare. Tra le regioni con l’affluenza più bassa appare la Calabria, assieme a Sicilia e Trentino Alto Adige. Toscana ed Emilia Romagna sono i territori in cui si è votato di più (rispettivamente con il 39,10% e il 38,09%).
Nella nostra regione la percentuale di persone che tra ieri e oggi si sono recate alle urne è del 23,81%. Per quanto riguarda le province, Catanzaro è quella con più votanti, con il 28,6% e Crotone quella con meno, il 19,09%. Il capoluogo di regione è seguito dalle province di Cosenza 26,18%, Reggio Calabria 20,09% e Vibo Valentia 19,64%.
A trainare il voto dei referendum sono stati maggiormente i comuni con più elettori laureati (almeno il 20% della popolazione) toccando quota 28,1%. Seguono le città in cui gli stranieri residenti superano il 15%, registrando un'affluenza al 27,3%. È quanto emerge da una prima analisi socio-demografica del voto fatta da YouTrend, sulla base degli ultimi dati sull'affluenza disponibili ieri sera. Una tendenza che tende a sovrapporsi e si riscontra prevalentemente nei grandi centri urbani del centro-nord. In generale, si è quindi votato di più nelle città più grandi, più colte e più multiculturali e nei comuni con oltre 100.000 abitanti, l'affluenza media ha superato il 27% (oltre la media nazionale del 22,7%)