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08/06/2025 ore 06.15
Politica

Referendum su lavoro e cittadinanza, seggi aperti: tutto quello che c'è da sapere. A Lamezia è ballottaggio

Jobs Act, contratti a termine, licenziamenti, appalti e infine la riduzione del periodo di residenza per diventare cittadini italiani. E nella città della Piana è sfida tra Doris Lo Moro e Mario Murone per la fascia tricolore. Lo spoglio in diretta sui social e sulle testate del network LaC

di Redazione Politica

Oggi, domenica 8 giugno, e domani, lunedì 9, gli elettori italiani sono chiamati alle urne per votare su cinque referendum abrogativi che riguardano temi centrali della vita lavorativa e civile del Paese. I seggi resteranno aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.

I quesiti referendari sono divisi in due ambiti principali: quattro riguardano il mondo del lavoro, promossi dalla Cgil con il supporto di diverse realtà civiche, mentre uno affronta il tema della cittadinanza, su iniziativa di +Europa, sostenuta da Possibile, PSI, Radicali Italiani e Rifondazione Comunista.

Ecco i quesiti nel dettaglio:

Quesito 1: Abrogazione del Jobs Act

Contesto normativo attuale
Il Jobs Act, introdotto nel 2015, ha modificato le tutele per i lavoratori, in particolare per quanto riguarda i licenziamenti.

Cosa propone il referendum
L’abrogazione delle norme che limitano il reintegro dei lavoratori licenziati senza giusta causa, ripristinando le tutele precedenti.

Implicazioni giuridiche
Un ritorno alle disposizioni precedenti al Jobs Act, con maggiori garanzie per i lavoratori in caso di licenziamento illegittimo.

Quesito 2: Licenziamenti nelle piccole imprese

Contesto normativo attuale
Nelle imprese con meno di 15 dipendenti, le tutele contro i licenziamenti sono meno rigide rispetto alle aziende più grandi.

Cosa propone il referendum
Estendere le tutele previste per le grandi imprese anche alle piccole, garantendo maggiore protezione ai lavoratori.

Implicazioni giuridiche
Un’eventuale approvazione comporterebbe un’uniformità nelle tutele contro i licenziamenti, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa.

Quesito 3: Contratti a termine

Contesto normativo attuale
Le norme attuali consentono un uso esteso dei contratti a termine, con possibilità di rinnovo fino a 24 mesi.

Cosa propone il referendum
Limitare l’utilizzo dei contratti a termine, riducendo la durata massima e le possibilità di rinnovo, per favorire la stabilità lavorativa.

Implicazioni giuridiche
Un cambiamento nelle politiche di assunzione, con un possibile aumento dei contratti a tempo indeterminato.

Quesito 4: Responsabilità solidale negli appalti

Contesto normativo attuale
Attualmente, in caso di appalti, il committente è responsabile in solido con l’appaltatore per i crediti retributivi e contributivi dei lavoratori.

Cosa propone il referendum
Mantenere la responsabilità solidale del committente, evitando modifiche che potrebbero limitare le tutele per i lavoratori.

Implicazioni giuridiche
La conferma della responsabilità solidale garantirebbe una maggiore protezione per i lavoratori coinvolti in appalti.

Quesito 5: Cittadinanza italiana – Riduzione da 10 a 5 anni del periodo di residenza legale per la richiesta

Contesto normativo attuale
La legge n. 91 del 1992 stabilisce che un cittadino straniero extracomunitario può richiedere la cittadinanza italiana per naturalizzazione dopo aver risieduto legalmente e continuativamente in Italia per almeno 10 anni.

Cosa propone il referendum
Il quesito propone di abrogare parte dell’articolo 9 della legge n. 91/1992, riducendo da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale necessario per la richiesta di cittadinanza italiana da parte di stranieri extracomunitari .

Implicazioni giuridiche
L’approvazione del referendum comporterebbe:

Come funziona 

Ogni quesito avrà una scheda di colore diverso. Perché il referendum sia valido, è necessario che partecipi almeno il 50% + 1 degli aventi diritto al voto.

Ballottaggio a Lamezia Terme: sfida Lo Moro-Murone

A Lamezia Terme, urne aperte non solo per il referendum ma anche per il ballottaggio. È infatti l’unico Comune calabrese chiamato in questa tornata elettorale a scegliere il nuovo sindaco. 

A contendersi la guida della città sono Doris Lo Moro e Mario Murone. 

Lo Moro, già sindaca dal 1993 al 2001 ed ex parlamentare, è sostenuta da un’ampia coalizione di centrosinistra che include Pd, M5s, SI, Azione, Italia Viva, +Europa e movimenti civici. Nonostante alcune tensioni interne, il Pd è risultato primo partito al primo turno. La candidata ha respinto le preoccupazioni su una possibile "anatra zoppa", rivendicando la sua capacità di governare anche in presenza di un consiglio comunale con maggioranza di segno opposto.

Murone, avvocato penalista e docente universitario, è al debutto politico ed è sostenuto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi Moderati. Forte del risultato delle liste (oltre il 50%), punta ora a raccogliere il consenso degli elettori anche in questa tornata.

Lo spoglio in diretta sui social e sulle testate del network LaC domani, lunedì 9 giugno.