Regionali, Conte: «La destra attacca Tridico che ha salvato un milione di poveri». Straface (Fi): «Se perde torna a Bruxelles?»
Il leader M5s risponde alle critiche di Delmastro e dei giornali di centrodestra al Reddito di cittadinanza. La consigliera regionale chiede al candidato del campo largo cosa farà in caso di sconfitta: «Vuole prendere in giro i calabresi»
Gli attacchi del centrodestra e dei giornali vicini al centro destra a Pasquale Tridico non piacciono al leader del M5s Giuseppe Conte che si schiera a difesa del candidato alla Presidenza della Regione Calabria: «Fratelli d'Italia e i giornali posseduti da parlamentari di maggioranza – dice Conte – hanno scatenato una campagna contro Tridico, perché nel loro mondo al contrario chi si batte contro la povertà è il nemico pubblico numero 1. Noi siamo orgogliosi di aver salvato dalla povertà 1 milione di persone l'anno con il Reddito di cittadinanza, come riconoscono relazioni che possono leggere comodamente al loro Ministero del Lavoro. Noi ne siamo orgogliosi e lavoreremo sempre per restituire dignità a chi non ha speranza, per rendere ancora più efficienti le misure di sostegno al reddito e per potenziare le politiche attive del lavoro. Noi restiamo dalla parte giusta».
Conte usa Facebook per replicare a un post di ieri - sempre sul social di Meta - in cui Andrea Delmastro criticava «Tridico, uno dei padri dello scellerato reddito di cittadinanza, simbolo dell'assistenzialismo più nefasto» e «candidato a guidare la Regione Calabria» offrendo «marchette ed elemosine».
Del sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d'Italia - scrive Conte - «non ricordiamo nessuna misura, ma solo una condanna per aver rivelato segreti d'ufficio, rischiando di compromettere sicurezza e lotta al crimine». Ma «attacca il nostro Pasquale Tridico, che propone, oltre a misure di rilancio e investimenti, anche interventi contro la povertà, mentre con Meloni tocchiamo il record di poveri assoluti. Eh sì - osserva Conte -, perché dalle parti di Fratelli d'Italia c'è tolleranza zero nei confronti dei cittadini che non riescono neppure a fare la spesa, totale indifferenza per artigiani, commercianti e imprenditori soffocati da tasse e caro-energia, ma i soldi li trovano per l'aumento dei rimborsi per Ministri e sottosegretari, per i regali alle banche (zero tasse sugli extraprofitti), per una montagna di miliardi da investire sulle armi».
«Ormai - conclude - abbiamo visto come agiscono: zitti zitti tengono inchiodata al Governo la loro Ministra sotto inchiesta per truffa sui fondi Covid, ma fanno la voce grossa quando si tratta di umiliare in tv padri di famiglia che hanno chiesto un sostegno momentaneo in un momento di difficoltà».
Straface a Tridico: «Dopo la sconfitta tornerà a Bruxelles?»
Dal centrodestra arriva, invece, una sottolineatura politica: «Ricci nelle Marche, probabilmente Decaro in Puglia e Tridico in Calabria. Tre politici che, eletti appena un anno fa al Parlamento europeo, decidono di candidarsi nelle Regioni». Lo afferma, in una nota, Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia. «L'ex presidente dell'Inps - aggiunge - per settimane si è fatto pregare. evidentemente non aveva molta voglia di mettersi in gioco. Dopo dieci giorni di pressing ha ceduto, come se candidarsi alla presidenza della Calabria possa essere una concessione fatta controvoglia. Contenti loro… Ma qui la questione è un'altra. Diversi articoli di stampa - ultimo il Foglio oggi - parlano di una presunta intenzione del professor Tridico, concordata con i vertici dei 5 Stelle. A fronte di una sconfitta in Calabria, cosa tra l'altro abbastanza scontata, Tridico resterebbe comodo ad occupare la sua poltrona a Bruxelles. Una cosa del genere sarebbe una presa in giro nei confronti dei calabresi. 'Terra mia', 'le mie radici', ‘Calabria amore mio'… e poi si scappa e si torna in Europa. Occorre a nostro avviso mettere subito un punto fermo, per rispetto nei confronti dei cittadini che il 5 e 6 ottobre andranno alle urne».
«Pasquale Tridico - chiede Pasqualina Straface - si impegna formalmente, già da adesso, a fare il capo dell'opposizione in Consiglio regionale? Ed anzi, perché, come elemento di chiarezza e serietà, non si dimette subito da europarlamentare? Aspettiamo una sua risposta, la aspettano i calabresi».