Regionali, i calabresi si preparano al voto tra indecisi e astensionisti: «La politica è spazzatura, tanto non cambia niente»
VIDEO | Molti i cittadini sfiduciati dalle istituzioni ma anche tanti convinti che non andare a votare sia un errore: «Inaccettabile, è uno strumento importante». E poi chi andrà alle urne ma con un giudizio nettamente negativo: «Siamo una colonia interna grazie ai nostri politici»
Sono ormai pochi i giorni che separano i cittadini dalle urne. Tra due settimane i calabresi saranno nuovamente chiamati ad esprimersi per eleggere il nuovo presidente della Regione e il Consiglio regionale. L’incognita anche in questa tornata elettorale resta l’astensionismo, molto alto alle ultime elezioni: più della metà degli aventi diritto ha disertato le urne.
Abbiamo chiesto ai cittadini come si preparano all’appuntamento col voto, le posizioni sono molto variegate: gli indecisi, chi si asterrà, chi andrà a votare convintamente e chi voterà ma ugualmente sfiduciato.
Gli indecisi
«In questo momento non so ancora chi votare perché non si capisce niente: i politici una volta sono di destra, una volta di sinistra. Una volta la politica era seria ora non lo è più purtroppo», spiega una donna che dichiara che in ogni caso andrà a votare. «Andrò perché è un mio diritto, un diritto conquistato. Non condivido l’astensionismo, il voto è l’unico modo per esprimere almeno il nostro pensiero».
Chi si asterrà
«La politica adesso è una spazzatura. Non andremo a votare» dichiara una coppia. «L’astensionismo non è bello perché votare è un dovere però la situazione attuale ti fa passare la voglia». Ciò che crea sfiducia «è in particolar modo Catanzaro, capoluogo di Regione abbandonato completamente. Non si vede alcun sviluppo, i negozi che chiudono e nessuno prende provvedimenti».
«Non andrò a votare perché sono stufo ormai» conferma un altro cittadino. «Non cambia niente, anzi forse peggiora».
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«Andrò a votare e ho già deciso da tempo» spiega un uomo che condanna il fenomeno dell’astensionismo. «Inaccettabile, chi non va a votare consente che vada al potere chi non avrebbe i voti necessari».
«Sicuramente sì, sono convinto di quello che andrò a votare» dichiara un altro cittadino. «L’astensionismo credo che sia un errore perché è un nostro diritto, non possiamo lamentarci poi se le cose non vanno bene».
«Andrò a votare e personalmente ritengo che sia una cosa buona e necessaria andare a votare» aggiunge un altro catanzarese. «L’espressione del voto è sempre una cosa positiva, poi nelle urne ciascuno decide cosa votare».
«Andrò a votare, ho sempre votato» conferma una donna. «Credo che sia un dovere anche presentandosi con una scheda bianca o qualsiasi altra tipologia di voto. È una dimostrazione anche nei confronti delle nuove generazioni, per far capire di avere in mano uno strumento importante e che va sfruttato».
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«Tante volte si va a votare già consapevoli di come andrà a finire» spiega un uomo. «Per tanti anni non sono andato a votare, però ho pensato che non è giusto che altri decidano anche per mio conto. Sono andato però rendendomi conto che non c’era la possibilità di ottenere ciò che volevo».
«Non si può non essere sfiduciati in questo momento dalla politica in generale» commenta una donna. «Il voto è un diritto e un dovere, quindi andrò a votare. La Calabria viene considerata il fanalino di coda anche grazie ai nostri politici, è necessario un atto forte verso la politica nazionale. Chi è al potere ha diritti e doveri verso chi lo ha eletto. Noi continuiamo ancora a produrre energia cinque volte in più il nostro fabbisogno pro capite ma continuiamo a pagare le accise più alte di energia, su questo nessuno ha fatto nulla. Si continuano a fare pale eoliche benché la Calabria non abbia bisogno di energia ma nessun politico fa nulla. Le acque in Calabria sono della Sorical che le gestisce come vuole e nessun politico fa nulla. Continuiamo ad essere coloni, una colonia interna grazie ai nostri politici che non hanno mai preso una posizione seria nei confronti della politica nazionale che ci rende ancora coloni».