Regionali, il ministro Abodi a Crotone: «Occhiuto merita la rielezione, ha saputo immaginare un futuro positivo per la Calabria»
Il delegato del governo sostiene la ricandidatura del presidente della Regione uscente alle elezioni del prossimo 5 e 6 ottobre: «Ha dimostrato responsabilità e capacità». Sul fronte stadi: «Non sono zone franche, tolleranza zero verso chi usa il calcio per la delinquenza»
«Occhiuto merita di essere rieletto perché ha dimostrato di saper governare la Calabria, ha saputo immaginare un futuro positivo in una regione che ha una potenzialità straordinaria e siamo convinti che questa potenzialità debba essere espressa con la continuità del lavoro, con la collaborazione con il governo centrale e tutto questo si sta facendo». Lo ha detto il ministro dello Sport e i Giovani Andrea Abodi, oggi a Crotone per partecipare a un'iniziativa elettorale di Fratelli d’Italia insieme alla coordinatrice regionale del partito Wanda Ferro in vista delle regionali del 5 e 6 ottobre a sostegno di Roberto Occhiuto.
«Penso – ha aggiunto – che anche il gesto di responsabilità del presidente Occhiuto di fare un passo indietro in presenza di situazioni che hanno messo in difficoltà un po’ tutti, soprattutto la sua moralità, vada premiata dal consenso dei cittadini, che sono liberi naturalmente. Personalmente mi auguro di poter proseguire il lavoro che ho fatto, che ho imbastito, che ho impostato con il presidente Occhiuto e con i suoi assessori che hanno deleghe relative allo sport, ma anche ai giovani, che non è un tema secondario».
«La candidatura di Wanda Ferro – ha detto Abodi – vuol dire che c’è un investimento da parte del governo centrale nei confronti della Regione Calabria che è un buon presupposto perché i territori possano valutare anche per chi votare. Io credo che il governo lavori comunque con qualunque sia l’amministrazione, ma il fatto di aver investito con delle figure di riferimento sul territorio è la dimostrazione di cosa ci diciamo: che la Calabria può uscire da questa fase di difficoltà e può esprimere un potenziale dal punto di vista sociale, economico, industriale che merita di essere sostenuto».
Sicurezza negli stadi e lotta all’illegalità
Sul tema della sicurezza negli impianti sportivi, Abodi ha sottolineato: «Stiamo migliorando molto il tema della sicurezza degli stadi, stiamo chiedendo, e sta già succedendo, una sicurezza tecnologica piuttosto che una sicurezza fisica; lo strumento del gradimento da parte dei club comincia a essere utilizzato, si cominciano a identificare in maniera puntuale i soggetti che non meritano di far parte della comunità sportiva, che io non considero tifosi e che usano il calcio come strumento di prevaricazione se non di promozione della delinquenza e dell’economia criminale».
«Il Ponte sullo Stretto sia intitolato a San Francesco di Paola», la proposta del sindaco Perrotta a Salvini«La stragrande maggioranza dei tifosi e dei bambini – ha aggiunto il ministro – vuole andare allo stadio e concentrarsi sulla propria squadra ma lo stadio ancora per poche centinaia di persone è oggetto di una situazione che non possiamo tollerare. Certo è una patologia sociale, bisogna lavorare su fattori educativi o rieducativi perché non possiamo lasciare che trecento persone per ogni città vadano alla deriva. Si sappia – ha concluso Abodi – che lo stadio non è zona franca e che l’illegalità da noi viene perseguita proprio per tutelare quelli che vogliono vivere normalmente».