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05/08/2025 ore 12.44
Politica

Regionali, il Pd ha provato a candidare Gratteri? Lui non conferma e non smentisce (ma non ci pensa affatto)

Sul palco di Sapri per il premio Terre del Bussento la conferma che l’impegno politico non è in programma: «Sono il felice procuratore di Napoli». Ma quando Antonella Grippo “traduce” la risposta e tira in ballo il (presunto) approccio dem il magistrato sorride e passa oltre…

di Redazione Cronaca

Che Nicola Gratteri sia il «felice procuratore di Napoli» (il copyright è suo) così come è stato il felice procuratore di Catanzaro non ci sono dubbi. Il magistrato lo ripete da quasi un decennio a chiunque gli chieda di un suo possibile impegno politico. Allo stesso modo dice di parlare con tutti i partiti che gli chiedono consigli e idee sulla giustizia che poi puntualmente non vengono raccolti (chiedere al ministro Nordio).

E dunque era inevitabile che, incalzato dalla nostra Antonella Grippo, fornisse la risposta standard. Grippo, volto di Perfidia su LaC Tv, torna alla carica nel corso della decima edizione del Premio delle Terre del Bussento a Sapri. Domande vere, senza piaggeria, provocazioni as usual in un clima divertito. Il punto, dopo le dimissioni di Occhiuto, non può essere circumnavigato in alcun modo. Quanti da sinistra hanno chiesto a Gratteri di candidarsi come competitor del governatore uscente? Il magistrato risponde senza tentennamenti: «Sono il felice procuratore di Napoli». A candidarsi non ci pensa proprio. Ma non è detto che non glielo abbiano chiesto, insomma. E allora la giornalista non demorde e ci mette il carico: «Traduco io. Da sinistra più d’uno ti ha chiesto di scendere in campo, compreso il Pd».

Gratteri dice No alla candidatura alla Regione: «Sono il felice procuratore di Napoli, in pensione mi dedicherò all’agricoltura» 

Gratteri sorride, non conferma e non smentisce. Ergo, verrebbe da dire, non si può escludere che ci siano stati dei contatti, un tentativo (fallito) di sondare il terreno, forse una richiesta esplicita. Inutile chiedere di più al felice procuratore di Napoli. Forse si potrebbe tentare con il Pd ma non possiamo garantire sulla felicità dem nel dover anticipare di un anno la campagna elettorale dopo lo strappo di Occhiuto.

Insomma, Gratteri non si candida ma qualcuno lo vorrebbe come proprio alfiere, e su questo (richieste esplicite a parte) non c’è dubbio. Tant’è che serpeggia già un certo nervosismo: un inedito per una discesa in campo non prevista. Eppure qualcuno riesce a vedere l’ombra dell’ex procuratore di Catanzaro anche dove non c’è (cioè sul voto di ottobre) e si affretta a denunciare un “rischio” (per chi?) inesistente in un contesto in cui gli attacchi alla magistratura si sprecano e diventano addirittura legge dello Stato. Una cosa simile era accaduta quando si ipotizzò che Gratteri potesse correre per la Procura di Milano: anche allora un attacco dietro l’altro ma la temuta proposta. Per non parlare delle reazioni dopo l’annuncio del programma che avrà il magistrato come protagonista su La7.

Appuntamento per il prossimo autunno: proprio nei pressi della scadenza elettorale Gratteri potrebbe avere altri impegni. Eppure gli attacchi continuano, giorno dopo giorno. Pensate cosa potrebbe succedere se decidesse di non essere più soltanto un felice procuratore.