Regionali, in coda il veleno a Cinquestelle su Occhiuto: «Ma se vinci a dicembre ti dimetti di nuovo?»
I decibel al vetriolo conoscono un salto di qualità nelle ultime ore di campagna elettorale dal quartier generale pentastellato. Da Conte a Tridico fino a Baldino: «Ci parli della clinica di Potestio»
Non sta scritto da nessuna parte che chi inizia "all'inglese" finisce poi in "camomilla". Può andare anche al contrario dalle nostre parti, rintracciare poi una tazza di veleno diventa un attimo. Specie quando c'è di mezzo Roberto Occhiuto come avversario da travestire in nemico. Gli argomenti, come è noto, non mancano.
Mai scomponendo il tono né la pettinata è una escalation ormai per Pasquale Tridico. Prologo sui media locali, formalizzazione della nuova strategia consacrata su Sky nel corso dell'ultimo duello con il presidente uscente e autoricandidato. «Ma è vero che hai ricevuto più di un avviso di garanzia»il tuono in faccia a Occhiuto. «È una questione di serenità – il sequel –. Noi contestiamo a Occhiuto non il fatto che si doveva dimettere per aver ricevuto l’avviso di garanzia ma che si sia dimesso per ricandidarsi. In questo modo lui dà uno schiaffo alla magistratura e dice, sostanzialmente, per motivi personali voglio essere più forte, voglio continuare a governare 5 anni e con un giudizio popolare positivo posso essere immune dalle indagini della magistratura. Questo è gravissimo. Questo è il punto che io gli contesto».
Con capello ancora più inattaccabile e col sorrisino strozzato tra i denti Giuseppe Conte va, se possibile, anche oltre in materia di veleno in coda.
«Vi parlo molto francamente - l'ultimo verbo a Reggio dell'ex premier -. Occhiuto con una furbata, contro la democrazia, sta chiedendo un plebiscito, perché è andato evidentemente in difficoltà rispetto all’inchiesta in corso. Ha capito che la cosa si è messa molto male e ha giocato d’anticipo, quindi con un vantaggio competitivo. Certo l’inchiesta terminerà a dicembre, e quindi sapremo se ci sarà un rinvio a giudizio o no. Lui non ci ha voluto dire ancora quali sono gli elementi concreti che gli sono stati contestati. Tra l’altro non è molto corretto per un amministratore pubblico non dichiarare in modo trasparente le contestazioni che gli sono state fatte durante l’interrogatorio. Se vince e va a giudizio poi che facciamo, si dimette di nuovo?».
In coda prima del voto il veleno a Cinquestelle è più o meno servito. Gli argomenti si fanno tosti, benché nei retropensieri di molti. Segno evidente che si percepisce giocabile la partita.
Chi non ha mai smesso di mirare il colpo grosso delle ombre giudiziarie è Vittoria Baldino. Che nell'ultima sua uscita vira sul subliminale molto più che malizioso in tema di sanità. L'eterna frontiera. Forse il vero e proprio nuovo "fronte"...
«A Soriano abbiamo scoperto che il laboratorio di analisi pubblico lavora a singhiozzo e che a 100 metri dall’ospedale è sorto un laboratorio di analisi privato di proprietà di Mangialavori, deputato di Forza Italia e presidente della Commissione Bilancio. Più volte abbiamo denunciato senza risposte il caso dei centri diagnostici e dei laboratori di analisi privati che hanno visto aumentare sotto la gestione Occhiuto i trasferimenti della Regione. Volete l'esempio più eclatante? L’Anmi di Corigliano Rossano, di proprietà di un certo Potestio, amico di lunga data ed ex socio del fratello dell’ex governatore e senatore Mario Occhiuto. Ha fatto il pieno di accreditamenti per l’assistenza domiciliare integrata, cioè ai disabili, abbandonati totalmente dal pubblico che invece di assumere personale ha preferito delegare tutto ai privati. Ho presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere il dato aggregato degli accreditamenti ma non ho ancora ricevuto risposta. Assurdo anche che si debba fare un accesso agli atti per poter avere informazioni che invece dovrebbero essere a disposizione di tutti i cittadini».
La campagna "all'inglese" può attendere. «Mi giudicheranno i calabresi» sentenzia in serata Roberto Occhiuto. Che non mostra di avere dubbi su chi preferire come "tribunale"...