Regionali, Irto (Pd) gonfia il petto: «Occhiuto ha affondato la Calabria, non vogliamo vincere ma stravincere»
Il segretario regionale del Pd e la capogruppo del partito alla Camera dei deputati Braga rilanciano il progetto contro il centrodestra: «Coalizione larghissima attorno a Pasquale Tridico. Il governatore si è dimesso solo per salvare la poltrona»
La Calabria va verso il voto. Il 5-6 ottobre prossimi si svolgeranno le elezioni regionali. I tempi stringono e gli incontri politici si intensificano. Un momento di confronto è stato rappresentato a Cittanova dalla Festa provinciale de L’Unità promossa, dal 20 al 22 agosto, dalla federazione metropolitana e dal circolo cittadino del Partito Democratico.
Nella suggestiva cornice di Piazza San Rocco, sono andati in scena dibattiti, spettacoli e momenti di socialità, con la partecipazione di dirigenti nazionali, regionali e locali del Pd. Tanti i temi in programma, come sanità, porto e infrastrutture, sviluppo del territorio, progetto per la Calabria e politiche per l’autonomia delle donne.
Ieri sera, dalle ore 21, di particolare interesse è risultato il dibattito su “Costruire un progetto per l’Italia e per la Calabria” in cui Piero Gaeta caporedattore della Gazzetta del Sud, Claudio Labate direttore de “Il Reggino” e giornalista di LaC News24 e Mario Meliadò giornalista Rai, hanno intervistato Nicola Irto, segretario regionale del PD e Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera dei deputati.
«Pronti a liberare la Calabria»
«Siamo davanti a un'operazione di disperazione politica di Occhiuto, che si è dimesso per tentare di salvare la poltrona, per cercare di usare un'istituzione per un tornaconto personale – ha affermato Nicola Irto-. Con tutte le forze del Centrosinistra unite puntiamo a stravincere le elezioni regionali. Presentiamo ai cittadini un programma concreto, snello, chiaro, che parte dalla sanità pubblica, sviluppo aree interne dove si concentrano tante criticità, tema del lavoro e dei giovani. Lo facciamo per liberare la Regione e lasciare fuori la Destra che in questi anni ha pensato solo a stare sui social e non ai problemi veri dei calabresi. In tempi record abbiamo trovato una sintesi. Abbiamo funto da garante per unire, in una coalizione larghissima, 12 sigle politiche attorno alla figura di Pasquale Tridico, che raccoglie largo consenso nel Centrosinistra. Il partito democratico aveva detto che era pronto a mettere in campo i propri candidati, che c'erano, ma davanti alla disponibilità di Tridico si è deciso di avallare questa scelta di larghissima unità. Divisi si perde, uniti si vince. In questi giorni si è cercato di evitare gli errori del passato, come quello di presentarsi divisi».
Irto: «Occhiuto ha trascinato la Calabria sul fondo e il governo non c’è»
Il segretario regionale del Pd ha evidenziato di voler costruire un'alternativa.
«I calabresi vivono una doppia tenaglia: il dramma di Occhiuto e del centrodestra regionale che ha portato la Calabria a essere ultima in tutti gli indicatori pubblici e il governo nazionale con la Meloni che qui non viene nemmeno a fare passerella e si è dimenticata della Calabria».
Sulla questione Ponte sullo stretto è stato lapidario: «È un'illusione. Non si farà. È un progetto irrealizzabile. È il giocattolo di Salvini per distogliere l'attenzione sui bisogni dei calabresi, rispetto ai quali si sono girati dall'altro lato, mentre tenta di fregare i cittadini del Sud con l'autonomia differenziata. Servono risposte vere ai grandi problemi strutturali della Regione a partire dall'alta velocità e dalla strada statale 106 Jonica».
Nicola Irto ha rimarcato anche che «è stato un errore cancellare la Zes Calabria e centralizzarla con un colpo di penna. Un danno per presente e futuro, perché venire qui non conviene più». Il segretario regionale PD, su precisa domanda, ha risposto che in caso di vincita alle elezioni si impegneranno ad «attribuire e rivendicare le deleghe alla città di Reggio Calabria».
Braga: «In Calabria scriveremo una pagina nuova»
Partire dai problemi del territorio, ma anche dalle sue grandi potenzialità, è stato l’imperativo di Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera dei deputati: «Il partito democratico è in campo insieme ad altre forze di una colorazione larga e competitiva, per scrivere una pagina nuova in Calabria che metta al centro temi fondamentali della sanità, lavoro, infrastrutture, trasporti, potere d’acquisto delle famiglie, diritti che sono troppo spesso negati da una destra che si è dimostrata incapace e arrogante. Serve una politica diversa per favorire la crescita delle aree interne e combattere lo spopolamento. Attrarre risorse, investimenti, servizi mirati, sviluppare la connessione alla rete internet, detrazioni fiscali per le imprese e creare occupazione locale.
Noi siamo per guardare in faccia i problemi delle persone. Siamo pronti a farlo con una candidatura autorevole come quella di Tridico».
«Il Ponte? Solo propaganda di Salvini»
Sulla vicenda del Ponte sullo stretto, anche Chiara Braga ha sentenziato: «I numeri ci dicono che non serve al Paese. Salvini fa propaganda, alla faccia delle reali esigenze del territorio. È un progetto con moltissime difficoltà tecniche, che rischia di drenare risorse che potrebbero essere utilizzate per ben altro. Rischiamo tra qualche anno di non avere il ponte, ingrassare le tasche di qualcuno e lasciare immutate le problematiche della Regione».
Il capogruppo del PD alla Camera dei deputati ha messo in risalto il No all'autonomia differenziata «per ricomporre le disuguaglianze e difendere l'Italia unita». Ha precisato l’intenzione di battere l’astensionismo e «mandare a casa la destra».
Nel corso della serata, Chiara Braga ha discusso anche sulla questione del lavoro, tutela e diritti delle donne, affinché «ci sia un lavoro giusto, una politica di prevenzione sul tema della violenza, e la ragione metta al centro il diritto alla salute femminile».