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03/10/2025 ore 18.00
Politica

Regionali, Muraca (Pd) per la riconferma: «La sanità resta la priorità, ma si deve lavorare sulle infrastrutture»

Insieme a quello della Salute, per l’uscente dem fondamentale anche la viabilità. Bocciatura in toto dei «sei anni di governo centrodestra». E sulla candidatura: «Me lo ha chiesto il partito, ma nessun problema con Falcomatà»

di Claudio Labate
Il consigliere regionale dem Giovanni Muraca

«A mio avviso troviamo una Calabria indietro anni luce, anche rispetto ai sei anni del governo del centrodestra, perché non ci dimentichiamo che questa maggioranza governa da sei anni la Regione, e questi sono sei anni che lasciano una sanità peggiorata, una non realizzazione delle infrastrutture perché io da sei anni a questa parte non ho visto un'opera concreta che serva alla Calabria, realizzata ma nemmeno progettata o programmata. Io non vedo una “nuova” 106, non c'è un progetto, non vedo una Bovalino-Bagnara, purtroppo non vedremo l'alta velocità, abbiamo solo questo fumo negli occhi del Ponte sullo Stretto che, a nostro avviso non vedrà mai la luce, ma non perché noi siamo contrari alla realizzazione dell'opera ma perché noi siamo molto scettici sulla fattibilità dell'opera e ci sembra quasi che si voglia chiudere un contenzioso, pagare un progetto esecutivo per poi dirci che l'opera non si può realizzare»

Consigliere regionale uscente per venti mesi, dopo essere subentrato all’allora neo eletto senatore Nicola Irto, Giovanni Muraca si ricandida a questa tornata per le regionali seguendo il percorso di questo poco più di un anno e mezzo. Il suo giudizio, registrato a bordo del truck di LaC in città nello scorso week end per raccontare il settembre reggino, è in qualche maniera lapidario rispetto all’operato di Roberto Occhiuto e del centrodestra.

«Io non vedo nulla di positivo, purtroppo c'è un grande comunicatore che - bene per lui, purtroppo per i calabresi - sta vendendo fumo ai calabresi, che ha mandato questo spot “in quattro anni si è fatto quello che non si è fatto in 40 anni”, ma mi domando cosa si è fatto in questi quattro anni? Cosa resta ai calabresi?».

Tra le priorità della Calabria del futuro, Muraca non ha dubbi nell’indicare anche quello che costituisce il tema dei temi della campagna elettorale: «In primis chiaramente c’è la sanità, dal punto di vista sia infrastrutturale degli ospedali che non vengono ammodernati - l'ospedale della Piana che ora guarda caso in questi giorni abbiamo visto forse una ruspa al lavoro, sembra quasi una barzelletta - ma soprattutto una soluzione sui medici, sull'assunzione dei medici, su una gestione corretta dell'Asp. Io ribadirò sempre l'esempio di Enzo Amodeo, un medico che aveva fatto un'eccellenza della cardiostimolazione del reparto di Cardiologia di Polistena che è stato messo da parte. Il reparto ora è diventato quasi un ambulatorio, il dottore ha chiesto gratuitamente di fare la formazione per i medici e gli è stata negata dall'Asp. Manca tutto, non c'è proprio una visione, i cubani stanno scappando, qual è la soluzione strutturale per poter dare una svolta alla sanità calabrese?»

Muraca non boccia la politica di rilancio degli aeroporti calabresi, ma si domanda se questa strategia non è poi collegata agli investimenti per il turismo e per formare gli operatori, cosa resterà? «Rischia che dopo tre anni diventa un boomerang, un buco nell'acqua, perciò bisogna comunque poi costruirla questa intuizione che ha avuto Occhiuto. Ma chiaramente questo non basta, perché bisogna capire se sono più i turisti che entrano o se sono più i calabresi che vanno a fare turismo fuori e lasciano la loro ricchezza fuori dal territorio. Questo mi preoccupa, perché alla fine i dati parlano di un peggioramento del turismo nel nostro territorio, perciò questa attività deve essere collegata con tutto il resto che forse manca».

La candidatura

«La mia candidatura nasce in una fase dove il sindaco comunque ancora cercava di ipotizzare una candidatura a governatore, perciò nasce prima ed è una candidatura che resta sul piano prettamente politico. Il partito non solo non si è opposto, il partito mi ha chiesto di candidarmi, perché era doveroso ottimizzare insomma il lavoro svolto e la fiducia che il partito mi aveva dato candidandomi nel 2021. Chiaramente sul piano politico c'è stata una scelta del sindaco di candidarsi che non preclude poi l'aspetto personale, anzi alla fine il partito ne ottiene un valore aggiunto, ottiene una lista più forte e l'obiettivo principale del Partito democratico è quello di vincere le elezioni, non di essere eletti in maniera singola, perciò il partito ha ottenuto il giusto obiettivo di creare appunto una lista forte e competitiva e speriamo che possa servire proprio per raggiungere l'obiettivo che è quello di governare la Calabria con il professore Tridico Presidente».