Regionali, Tavernise (M5s): «La Calabria che lascia Occhiuto è sempre la regione più povera d'Italia»
Il consigliere regionale uscente denuncia l’assenza di investimenti su sanità, centri storici e infrastrutture. «13 miliardi su un ponte, invece di 360 km di statale 106». E su Tridico: «Farà la differenza»
Davide Tavernise, consigliere regionale uscente e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, è tra i ricandidati nella lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, a sostegno del candidato presidente Pasquale Tridico. Tavernise, classe 1991, nell’intervista rilasciata alla redazione di LaC News24, affronta i temi caldi della Calabria e del programma elettorale, da quelle che il pentastellato reputa come criticità lasciate dall’amministrazione Occhiuto alle strategie per contrastare lo spopolamento, fino alle priorità infrastrutturali e turistiche.
«La Calabria che lascia il presidente Occhiuto è esattamente quella che lui ha trovato nel 2021 – afferma il candidato del Movimento Cinque Stelle – , con l'assenza totale del diritto alla salute nella nostra regione, con 304 milioni di euro che vengono spesi da parte della Regione, del sistema sanitario regionale, per l'emigrazione sanitaria, per pagare migliaia e migliaia di calabresi che sono costretti a curarsi fuori regione.
La Calabria che lascia il presidente Occhiuto è sempre la regione più povera d'Italia e la regione più povera d'Europa, è una Calabria che, oltre i reel sui social, è rimasta praticamente uguale rispetto a quella che lui ha trovato. Occhiuto parla di realizzazione di nuovi ospedali, ma non ricordo nessun nuovo reparto inaugurato da Occhiuto in questi 4 anni o, se ne sono stati inaugurati nuovi, si parla al massimo di 2-3 reparti in tutte e cinque le province. È un presidente della Regione che ha permesso l'investimento di 13 miliardi di euro su un ponte di 3 chilometri, quando con queste risorse si potevano realizzare 360 chilometri di statale 106, visto che la tratta da Rossano a Crotone rimane scoperta di finanziamenti e da Catanzaro a Reggio Calabria la stessa cosa».
Tavernise sottolinea come la mancanza di lavoro e infrastrutture contribuisca allo spopolamento dei comuni calabresi: «Si soffre lo spopolamento soprattutto per un motivo, perché non c'è lavoro e perché non ci sono infrastrutture in Calabria. Quindi la proposta sarebbe quella di, soprattutto attraverso i fondi comunitari, investire sulle aree interne, fare dei bandi veri e propri sulle aree interne. Quello che ha detto Occhiuto sulle 100.000 euro è un bando che avrebbe dovuto fare dieci giorni dopo il suo insediamento nel 2021 e non dopo quattro anni e mezzo di mandato. La verità è che lui non ha investito un euro sui centri storici, non ha investito un euro sulle aree interne e non ha, per esempio – in questo caso mi rivolgo anche ai presidenti della provincia che lo supportano, nello specifico il presidente della provincia di Crotone, Ferrari, e il presidente della provincia di Cosenza, Succurro – investito quello che avrebbero dovuto sulle infrastrutture stradali per raggiungere le aree interne e i borghi delle aree interne. Raggiungere le aree interne oggi in Calabria è diventato praticamente impossibile tra infrastrutture stradali vetuste e vecchie di 50 anni. Quindi non ha investito sui centri storici, non ha investito nulla sulle aree interne. La soluzione è, attraverso i fondi comunitari, creare dei bandi ad hoc per far restare i calabresi, investire nei centri storici, soprattutto nell'apertura di nuove attività produttive, e spingere sulle infrastrutture stradali».
Perché la scelta di supportare Tridico? A proposito della sua scelta di sostenere Pasquale Tridico, Tavernise spiega: «Secondo me è la persona che ha più capacità e competenze in tutto il fronte progressista, ha unito tutti, siamo sei liste e dall’area moderata fino alla sinistra più radicale abbiamo la stessa unione di intenti. È un uomo che ha dimostrato di saper gestire la pressione e lo ha dimostrato anche durante il periodo del Covid, dove gestiva l’Inps. È un uomo che ha conoscenze dal punto di vista universitario che potrebbero fare la differenza. Soprattutto credo in lui perché è una persona umile che è nata dal nulla, cosi come sono nato io. E poi è del mio territorio, io di Crosia e lui di Scala Coeli. Per me è il candidato migliore sia per curriculum che per capacità rispetto al candidato Occhiuto».
Tra le priorità indicate da Tavernise ci sono investimenti mirati su infrastrutture e turismo: «Penso che bisogna investire soprattutto sulle infrastrutture. La Calabria, ad esempio, dovrebbe vivere di agricoltura e di turismo, ma il turismo in questa regione dura tre mesi l'anno (giugno, luglio e agosto). Soprattutto nel nord-est della Calabria – dice Tavernise –, mi riferisco alla Sibaritide che ha il numero più alto di posti letto, soprattutto nei comuni di Corigliano Rossano e Cassano All’Ionio, non riusciamo a portare il turismo estero per un semplice motivo: da Lamezia, dove arrivano i voli esteri, per raggiungere la Piana di Sibari ci si impiegano due ore e mezzo. Quindi i tedeschi, gli inglesi, i polacchi e cechi, che impiegano due ore di volo da Varsavia o Praga per raggiungere Lamezia, impiegano due ore e mezza per raggiungere da Lamezia alla Piana di Sibari. Tutto ciò è un controsenso che influenza negativamente il turismo in questo lembo di Calabria. Non ci sono collegamenti ferroviari con l'aeroporto di Crotone per raggiungere la Piana di Sibari e l'aeroporto di Crotone stesso, oltre al volo appena inserito da e per Düsseldorf, che non ha altri collegamenti con paesi esteri. Anche questo è un controsenso – sostiene il candidato M5s –, perché nonostante il grosso regalo di Occhiuto a Ryanair sull'addizionale regionale, che è stata tolta, non ci sono stati collegamenti aerei fondamentali per la rinascita del turismo, soprattutto nel nord-est della Calabria e nella provincia di Cosenza. Tropea, invece, oggi ha il numero più grande di visitatori perché ha l'aeroporto di Lamezia Terme vicino ed è un aeroporto che ha voli nazionali, ma soprattutto voli internazionali.
Quindi – aggiunge – spingerei soprattutto sull'aeroporto di Crotone e spingerei sull'investimento che si deve fare da Crotone fino a Corigliano Rossano con i finanziamenti della 106. Servono praticamente 5 miliardi e mezzo: infrastrutture ferroviarie, infrastrutture aeroportuali e infrastrutture stradali. È questa l'unica soluzione per far ripartire la Calabria. A Ibiza – conclude Tavernise – se non ci fosse l'aeroporto, non si parlerebbe di Ibiza come meta importantissima a livello internazionale».
Infine, Tavernise si pronuncia sulle aspettative in termini di consenso: «Quello che mi aspetto è di raddoppiare il consenso rispetto alle scorse elezioni regionali (2501) – afferma Tavernise –. Non ho rimpianti rispetto al lavoro che ho fatto in questi quattro anni, mi sono impegnato e battuto per tutti da Reggio Calabria fino a Rocca Imperiale. Ho seguito tutte le vertenze sindacali. Mi sono occupato dei consorzi di bonifica, di Calabria Verde, mi sono occupato delle assunzioni del personale nel sistema sanitario regionale, di statale 106, di alta velocità. Mi sono occupato di tutto quello che riguarda la quotidianità della nostra regione».