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20/10/2025 ore 06.47
Politica

Riccardo Rosa di Noi Moderati per la prima volta in Consiglio regionale: «Successo del centro»

Il neoconsigliere (1195 voti) entra a Palazzo Campanella con il partito guidato da Maurizio Lupi, un successo storico per Pollino e Sibaritide. A Castrovillari promette di essere l'«interlocutore di tutti» e su Occhiuto: «Un grande leader»

di Franco Sangiovanni

Con 1195 voti di preferenza, l'avvocato Riccardo Rosa è la nuova espressione di Noi Moderati nel Consiglio Regionale della Calabria. Lo abbiamo raggiunto nella sua Castrovillari per cogliere i primi pensieri da rappresentante al governo regionale. Nella giusta premessa, l'elezione di Rosa, oltre ad essere un successo personale, segna un punto storico per il Pollino e la Sibaritide, che per la prima volta si assicurano una rappresentanza così "forte e radicata" nel parlamentino calabrese. Rosa, ricco di buoni propositi, ha chiarito subito che il suo mandato sarà condizionato dall’impegno, frutto di un lavoro corale del partito, che riguarderà gli interessi dell'intera provincia di Cosenza. Il risultato di Castrovillari, con oltre un migliaio di preferenze, è visto da Rosa come un incoraggiamento a un progetto che, per la lista Noi Moderati, alla prima assoluta prova elettorale per le regionali. Il neoconsigliere ha ammesso che non tutti credevano nella possibilità di successo, lo scetticismo stava minando l’integrità del progetto, ora l’obbiettivo è "capacitare" anche chi non ha dato fiducia al progetto.

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«Il nostro partito è la prima volta che si affaccia ad una campagna elettorale per le regionali, non tutti ci credevano» ha dichiarato Rosa che anticipa l'impegno sul territorio a partire dalla «difesa dell'ospedale della nostra città» per dimostrare la percorribilità e la bontà del progetto per trasformare un risultato incoraggiante in un radicamento duraturo, facendo leva sulla solidità della proposta politica. Rosa ha voluto marcare una linea di rottura con una certa concezione della politica proponendosi come figura inclusiva e trasversale: «Dovremmo far passare un concetto nuovo – dichiara ai nostri microfoni - cioè che oggi il consigliere regionale non è un ruolo che deve competere soltanto agli interessi di pochi ma diventare "l'interlocutore di tutti"», superando le divisioni ideologiche e il mero calcolo elettorale. «A prescindere da chi mi abbia votato e chi non mi abbia votato, ma anche a prescindere dal contesto che vede una persona ideologizzata più o meno di me sulla mia posizione politica, sostanzialmente sarò il rappresentante di tutti» ha garantito, ponendo le basi per un mandato che intende affrontare le criticità del Pollino e della Sibaritide con un approccio di vasta collaborazione. Il successo di Rosa si inserisce nel contesto della riconferma storica del centrodestra guidato da Roberto Occhiuto. Il neoconsigliere ha riconosciuto la leadership del presidente, definendolo un «grande leader, un grande presidente» che ha vinto in un «momento di difficoltà» confermando la sua capacità politica.

In questa cornice di governo forte, Rosa vede l'opportunità per Noi Moderati di affermarsi come perno: «Riteniamo che con Roberto Occhiuto possa essere rilanciato il centro moderato del quale noi facciamo parte».

Rosa ha infine concluso l'intervista con un riferimento alle dinamiche interne alla coalizione, citando con orgoglio la figura di Vito Pitaro a bilanciare la presenza di altri esponenti di peso come l'onorevole Gallo, suggellando la volontà del suo partito di giocare un ruolo di primo piano nell'equilibrio di governo.