Riforma della burocrazia, la rivoluzione può attendere: non ci sono ancora gli avvisi per i dirigenti esterni
L’entrata in vigore è fissata l’1 dicembre, ieri l’atto è stato pubblicato sul bollettino regionale ed ha acquisito esecutività. Tuttavia, restano un’incognita gli incarichi apicali
Quando mancano poco meno di dieci giorni all’entrata in vigore della riforma della burocrazia regionale, in Cittadella si valuta una proroga. Nella giornata di ieri il regolamento che muta radicalmente i connotati della macchina burocratica, è stato pubblicato sul bollettino regionale ed ha acquisito esecutività. Tuttavia, il testo non è cambiato rispetto alla prima formulazione, emanato l’1 novembre a pochi giorni dal reinsediamento al decimo piano del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che aveva immediatamente annunciato come imminente il redde rationem in Cittadella.
Nuovi dipartimenti nascono, altri spariscono: ecco la nuova riforma della burocrazia regionale firmata da OcchiutoL’entrata in vigore resta fissata all’1 dicembre. Ma se la nuova conformazione di dipartimenti e relativi settori è ormai cristallizzata nero su bianco, a restare una incognita sono gli incarichi apicali. Gli attuali dirigenti regionali sono decaduti ma continuano ad operare in regime di prorogatio, in attesa della pubblicazione degli avvisi che per ora non si sono ancora palesati.
I tempi sono stretti, meno di dieci giorni ed è questa la ragione per la quale si starebbe valutando uno slittamento dell’entrata in vigore della nuova organizzazione. Almeno per consentire l’emanazione degli avvisi, obbligatori per i manager che attualmente ricoprono incarichi apicali in Cittadella ma da esterni alla pubblica amministrazione. Sono in tutto sei: Marina Patrizia Petrolo all’Organizzazione e Risorse Umane, Maurizio Nicolai alla Programmazione Unitaria, Claudio Moroni alle Infrastrutture e Lavori Pubblici, Domenico Costarella alla Protezione Civile, Raffaele Rio al Turismo e Marketing e Paolo Praticò allo Sviluppo Economico.
L’eventuale riconferma degli attuali sei dirigenti dovrà necessariamente passare per la partecipazione ad un avviso pubblico. Relativamente più semplice l’assegnazione degli incarichi agli interni che potrebbe avvenire, come più volte accaduto, con l’affidamento diretto di un dipartimento ad interim. In ogni caso, non si potrà oltrepassare la deadline fissata alla fine di dicembre, quando tutti i dirigenti decadranno definitivamente in virtù della scadenza dei sessanta giorni di prorogatio.