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10/10/2025 ore 18.00
Politica

Salvatore Cirillo, a tu per tu con “mister preferenze” della circoscrizione sud: «19mila voti? Un successo inaspettato»

Rieletto in consiglio regionale tra le fila di Forza Italia, secondo solo a Gallo per numero di preferenze, racconta il voto, il successo personale e le sfide che attendono la Calabria: «Se arriverà un ruolo importante, sarò pronto. Ma io lavoro per il territorio, non per le poltrone»

di Silvio Cacciatore

«Un successo che nemmeno io mi aspettavo». Salvatore Cirillo, rieletto consigliere regionale tra le fila di Forza Italia, fatica ancora a contenere l'emozione per quelle oltre 19mila preferenze ottenute in tutta la Calabria. È il secondo candidato più votato dopo Gianluca Gallo, e il primo nel Reggino. Una valanga di consensi che lo proietta tra i volti più rilevanti del nuovo Consiglio regionale. Ma Cirillo, seduto negli studi de ilReggino.it per la nuova puntata di "A tu per tu", tiene i piedi per terra: «Il merito è di una squadra, di un partito radicato ovunque, ma anche del lavoro concreto portato avanti in questi anni. Ora la gente si aspetta molto di più».

Il primo pensiero va al momento dello spoglio, quando i numeri hanno cominciato a crescere: «In città, in provincia, ovunque salivano. Ho realizzato solo allora che avevamo fatto qualcosa di straordinario», racconta. Poi il bagno di folla in segreteria e la consapevolezza di aver centrato un obiettivo non banale.

Il voto a Forza Italia? Merito di una struttura capillare

Cirillo non ha dubbi: il risultato del suo partito è frutto di un'organizzazione solida e presente, merito anche del lavoro del coordinatore regionale Francesco Cannizzaro: «Siamo presenti ovunque, in ogni comune, in ogni frazione. Conosciamo i territori, sappiamo cosa serve. E questo ci ha reso tutto più facile in campagna elettorale».

La tornata elettorale, racconta, è stata meno pesante rispetto ad altre: «Non dovevamo convincere con le parole, ma raccontare i fatti. Quattro anni di governo Occhiuto hanno lasciato segni visibili, in tutti i settori: sanità, infrastrutture, concorsi, investimenti. I cittadini l'hanno visto e ci hanno premiato».

«A Reggio abbiamo cambiato la città, mentre il sindaco parlava di fantasmi»

L'intervista tocca anche il rapporto con la città di Reggio Calabria. «Io ho vissuto questi quattro anni da consigliere. In città è cambiato tanto, nonostante al Comune ci fosse un governo di centrosinistra. Mentre il sindaco parlava di fantasmi e lanciava accuse, noi lavoravamo a testa bassa. E i risultati sono arrivati: aeroporto, porto, università, investimenti veri».

E mentre il centrodestra mostrava i risultati, secondo Cirillo il centrosinistra restava fermo: «In quattro anni non hanno costruito un'alternativa. Hanno candidato il professor Tridico solo per mandare a casa Occhiuto, senza una visione. E gli elettori li hanno puniti».

Il ragionamento di Cirillo tocca anche le dinamiche politiche interne e le strategie contrapposte: «Forza Italia ha costruito una rete. Il centrosinistra ha costruito una lista elettorale. È questa la differenza. Da un lato una classe dirigente coesa, presente nei territori, con una visione comune. Dall’altro un cartello che è nato per sommare voti e non per governare. E questa differenza si è vista, eccome».

Non mancano riferimenti al ruolo determinante di Francesco Cannizzaro e Gianluca Gallo: «Due colonne. Uno a sud e uno a nord. Hanno retto insieme l’impalcatura del centrodestra. Il risultato del Presidente Occhiuto è anche il loro risultato. Noi siamo stati squadra».

Ora parte una fase nuova: «Basta scontri, lavoriamo tutti per la Calabria»

Archiviato il voto, Cirillo guarda avanti. «I toni della campagna elettorale si devono spegnere. Ora serve una maturità condivisa tra maggioranza e opposizione, perché i cittadini ci chiedono risposte, non risse. E noi non possiamo deluderli».

L'appello non è solo agli avversari politici: «Chi ha delle buone idee, anche nel centrosinistra, troverà in noi disponibilità. L'abbiamo già dimostrato con alcune leggi condivise. La Calabria viene prima di tutto».

Un ruolo in Giunta? «Io sono a disposizione. Ma non inseguo poltrone»

E su un possibile incarico in Giunta? Cirillo dribbla con eleganza: «Il presidente Occhiuto durante la campagna ha fatto cenno a ruoli importanti per me. Ma io non corro dietro alle poltrone. Amo lavorare per la gente, nella mia città, in provincia, ovunque ci sia bisogno. Se mi verrà affidata una responsabilità, la onorerò con tutto me stesso, ma il mio obiettivo è portare risultati, non visibilità personale».

Con 19mila preferenze sulle spalle, le aspettative su Cirillo sono altissime. Lui lo sa: «Il popolo calabrese si aspetta il triplo. E noi non possiamo permetterci di fallire. Dobbiamo consolidare i risultati ottenuti, accelerare sulle grandi opere, investire su sanità, giovani, lavoro, infrastrutture. Servono visione e concretezza. Ma soprattutto serve un impegno costante, quotidiano. Senza alibi».

Il consigliere reggino parla anche di metodo: «Serve ascolto. Il consenso non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Per questo continuerò a stare tra la gente, tra i sindaci, nei territori. La politica vera è quella che ascolta e risolve, non quella che galleggia nei palazzi».

Il futuro? Tra sfide locali e rilancio del Mezzogiorno

Cirillo dedica poi un passaggio importante al futuro del Mezzogiorno: «La Calabria può diventare motore strategico del Sud se mette a sistema i fondi, le risorse umane, le intelligenze e le infrastrutture. Basta con la logica dei finanziamenti a pioggia: serve una programmazione seria, in cui ogni euro speso abbia un ritorno in termini di sviluppo e occupazione».

Sulle priorità, è netto: «Trasporti, turismo e ambiente. Abbiamo già iniziato a lavorare su questi assi. Dobbiamo potenziare la rete ferroviaria, mettere in sicurezza la statale 106, rilanciare i porti e completare l’aeroporto dello Stretto. Ma non basta: serve anche una narrazione diversa della Calabria, più fiera, più coraggiosa. Perché siamo una terra che ha tutto: dobbiamo solo crederci di più».

E conclude con un messaggio che è anche un impegno: «Io sarò la voce del territorio. In Consiglio porterò ogni esigenza, anche la più piccola. E se ci saranno ruoli ulteriori, li affronterò con la stessa dedizione. Ma la vera sfida è restare credibili, coerenti, concreti. Io ci sarò. Ogni giorno, ovunque».