Sezioni
Edizioni locali
03/09/2025 ore 20.33
Politica

Regionali, il patto fra Roberto Occhiuto e Matteo Salvini che costringe Wanda Ferro al sacrificio elettorale

Secondo i rumors dietro le nuove candidature nel Carroccio ci sarebbe lo zampino del presidente dimissionario che starebbe costruendo le liste per ritagliarsi un Consiglio su misura. FdI prova a rimediare

di Massimo Clausi

La notizia rimane ufficiosa ma solo da un punto di vista burocratico. Ormai è certo che alle regionali correrà anche Wanda Ferro, sottosegretario agli Interni del Governo Meloni. Lo confermano le voci di corridoio ma anche dichiarazioni ufficiali, come quella di Mariangela Petra, che dalle colonne de “Il Vibonese” ha annunciato di aver ritirato la candidatura in Fratelli d’Italia «non come rinuncia, ma come gesto di sostegno verso un’altra donna straordinaria: Wanda Ferro». Il nostro Sottosegretario quindi sarà della partita.

Solo lei, dicono i ben informati, che con il suo sacrificio risparmierà quello degli altri parlamentari meloniani. La vera domanda è però perché la Meloni vuole che un autorevole esponente del suo Governo si candidi alle regionali? La scelta più logica sarebbe stata l’opposta ovvero candidare tutti i parlamentari tranne lei, anche per il ruolo delicato che ricopre. L’interpretazione ufficiale è che la Meloni vuole valorizzare al massimo i dirigenti locali di partito e chi meglio di Wanda, sempre dalla stessa parte anche quando si era al 4% e attuale coordinatrice regionale dei meloniani. Da qui la scelta di catapultarla nella circoscrizione Centro, risparmiando i sacrifici degli altri parlamentari.

L’ordine per tutti, però, resta quello di fare legna per il partito che non può rischiare di finire sotto Forza Italia e sotto la Lega. Anche perchè nel centrodestra i sospetti sono all’ordine del giorno. I meloniani, ad esempio, sono preoccupati per la composizione delle liste leghiste che si presentano davvero molto forti e soprattutto equilibrate. I sospetti sono aumentati dopo l’ultimo triplete di Matteo Salvini che ha ingaggiato un ex forzista come Maria Limardo, il leader di Idm Orlandino Greco che gode da sempre di buoni rapporti con Occhiuto e l’outsider lametino Gianpaolo Bevilacqua che proprio a Greco fa, politicamente, riferimento.

Il sospetto è che dietro queste operazioni ci sia proprio lo zampino del presidente dimissionario che avrebbe stretto un patto di ferro con il carroccio. In molti fanno notare come dopo l’annuncio delle sue dimissioni e seguente ricandidatura, il primo a intervenire sia stato proprio Matteo Salvini, mentre Giorgia Meloni si è sempre dimostrata abbastanza tiepida. Occhiuto, si mormora, abbia stretto un patto di ferro con la Lega per isolare FdI. Lo sta facendo gonfiando le fila leghiste con uomini che in realtà rispondono a lui. Un modo per far rimanere tutti contenti. Salvini che potrà parlare di un risultato straordinario e incassare non solo la riconferma della presidenza del consiglio regionale ma anche qualche assessorato di peso. Potrà inoltre dire che il suo progetto di trasformare la Lega in partito nazionale è tutto tranne che tramontato.

L’operazione conviene anche ad Occhiuto che in caso di vittoria avrà un consiglio regionale disegnato su misura, governando direttamente Forza Italia e da dietro le quinte molti consiglieri Lega. Il tutto ovviamente a discapito dei meloniani. FdI ha capito il gioco e prova a rilanciare. Basterà la sola candidatura di Wanda Ferro?