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24/04/2025 ore 13.37
Politica

Nella Casa della salute di Chiaravalle macchinari vecchi di 70 anni: «In Calabria sanità ferma al Dopoguerra»

Il consigliere regionale Alecci (Pd) denuncia i ritardi nella diagnostica per immagini: «Guasti continui e attrezzature vetuste, non basta la propaganda di Occhiuto»

di Redazione Politica

«Purtroppo la sanità calabrese continua a sorprendere in negativo. Sollecitato da numerosi utenti e dagli amici del circolo cittadino del Pd mi sono recato ancora una volta presso la Casa della salute di Chiaravalle per toccare con mano la condizione della diagnostica per immagini. Si tratta di un servizio che ha rappresentato e rappresenta un’eccellenza per l’Asp di Catanzaro con oltre 8.000 prestazioni annue. Un risultato eccezionale – prosegue – frutto della passione e dello spirito di abnegazione del personale sanitario». È quanto riferisce in una nota il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci.
«Purtroppo, però la situazione non è più sostenibile a causa della vetustà dei macchinari utilizzati e della mancanza di personale. Una condizione drammatica e inaccettabile. Non è pensabile dover rimandare indietro, a causa dei continui guasti, persone che la mattina arrivano per sostenere gli accertamenti da tutta la provincia di Catanzaro e anche dal Vibonese e dal Reggino. Persone che si alzano all’alba e giungono presso la Casa della Salute in autobus o magari accompagnati da figli e parenti che devono prendere permessi lavorativi per poi sentirsi dire che l’esame non può essere effettuato. Sono anni – prosegue Alecci – che i tecnici fanno i salti mortali per recuperare e adattare pezzi di ricambio per macchinari ormai obsoleti. Basti pensare che il quadro di controllo del macchinario per le radiografie è in funzione da circa 70 anni, risale praticamente ai primi anni dopo la Seconda guerra mondiale quando ancora si viaggiava con i treni a vapore. Disgraziatamente l’epilogo a tutto ciò, che era facilmente prevedibile, è arrivato, ovvero la chiusura del servizio. Una situazione a dir poco vergognosa visto che mai la Regione Calabria ha avuto a disposizione così tante risorse economiche come in questo periodo».

Il consigliere regionale ha, così, deciso di «presentare una interrogazione in Consiglio regionale al presidente Occhiuto, nella qualità di commissario regionale alla sanità, per sapere quando la casa della salute sarà dotata di nuova e moderna strumentazione per la diagnostica per immagini. Ho contemporaneamente scritto al commissario Battistini per sollecitare anch’esso circa la sostituzione dei macchinari in virtù del fatto che sembrerebbe che ve ne siano di nuovi già nella disponibilità dell’Asp ma al momento inutilizzati».

«Mi spiace constatare come la sanità calabrese continui ad essere governata con evidente approssimazione ed incapacità di programmare gli interventi. Tutto ciò non fa altro che alimentare la sfiducia tra gli utenti con una conseguente richiesta di servizi da parte dei privati (per chi può permettersi di pagare) ed una sempre maggiore migrazione sanitaria. La propaganda che ogni giorno leggiamo sui quotidiani e social – conclude Ernesto Alecci –purtroppo si frantuma quotidianamente con i continui disservizi e disagi che si vivono sui territori».