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25/06/2025 ore 14.40
Politica

Sanità, gli strali di Vittoria Baldino contro il governo: «Permettete ai privati gestiti da amici dei politici di fare affari»

La deputata del Movimento Cinque Stelle intervenuta in aula ha citato istituti diagnostici i cui titolari sarebbero vicini al presidente della Regione Calabria

di Luca Latella

L’altro giorno intervenendo alla Camera, Vittoria Baldino si era scagliata contro le politiche del governo che intende investire il 5% del Pil in armamenti mentre si priva – ad esempio – la Calabria di medici e ospedali.

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Oggi la deputata del Movimento cinque stelle è tornata alla carica, questa volta contro la sanità privata, alimentata dalle regioni. E calandosi nella realtà della sua terra, ha citato istituti diagnostici i cui titolari sarebbero vicini al presidente della Regione Calabria.
«Dove prendete i soldi per le armi – ha rincarato questa mattina a Montecitorio, Vittoria Baldino – perché il cittadino sa bene a quali difficoltà va incontro per curarsi nella sanità pubblica, effettuare un esame diagnostico nel pubblico. Il cittadino sa benissimo quanto sia difficile rimanere per giorni e giorni su una lettiga in un pronto soccorso senza poter nemmeno fruire di servizi igienici».
«Voi – la Baldino si è rivolta al Governo – parlate di difesa? Ecco noi vogliamo difendere invece gli italiani da una politica miope, opaca, condizionata sulla sanità da altri interessi. E questo lo dico perché provengo da una regione in cui la sanità è un vero e proprio caso, una vera e propria questione».
La parlamentare del Movimento Cinque Stelle ha poi menzionato alcuni grandi casi, come le ambulanze mai arrivate, i conti delle Asp, i concorsi «truccati», i medici imboscati.

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«Il vero scandalo – ha detto – è che si sta approfittando della debolezza della sanità pubblica per andare a potenziare quella privata, in Calabria come nelle altre regioni. A fronte di quella debolezza c’è una grande forza che stanno conquistando i centri diagnostici privati».
«Centri privati che ricevono quei fondi pubblici destinati al servizio sanitario pubblico per fare affari. E guarda caso – ha tuonato in chiusura di intervento – capita a volte che siano gestiti da persone che sono ex soci dell’attuale integerrimo presidente della Regione Calabria».