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28/02/2025 ore 15.24
Politica

Sanità, l’appello del sindaco Orlandino Greco a Occhiuto per uscire dal commissariamento

Il primo cittadino di Castrolibero ha scritto una lettera al presidente regionale Occhiuto in cui chiede interventi per ripensare il modello di finanziamento della sanità pubblica: «Serve una revisione con dei nuovi parametri»

di Redazione Politica

Il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco

Dopo la mancata approvazione dell'emendamento al Decreto-Legge 27 dicembre 2024, n. 202, noto come Decreto Milleproroghe, la Regione Calabria dovrà attendere ancora prima di uscire dalla fase commissariale per l'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali

Questo il motivo che ha spinto il sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, a scrivere una lettera direttamente al presidente della Regione Occhiuto chiedendo «un’azione di coordinamento di tutti i presidenti delle Regioni Meridionali nella lotta finalizzata alla modifica dei criteri di ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale, in atto basata sulla quota capitaria pesata, ai sensi dell’articolo 1, comma 34, della Legge N°662/96, con l’affermazione dei criteri di morbilità, comorbilità, vulnerabilità sociale, cronicità, deprivazione socioeconomica, integrazione sociosanitaria, conformazione geomorfologica dei territori, previa definizione dei costi e dei fabbisogni standard e la creazione di un fondo perequativo infrastrutturale».

Per il primo cittadino «va intrapresa ogni azione per chiedere, con forza, al Governo Centrale di storicizzare e sterilizzare il debito sanitario regionale, con la consequenziale uscita sia dal commissariamento che dal piano di rientro e la salvaguardia del principio ineludibile delle spese di investimento.

Potrebbe essere questa l’occasione propizia per agganciare la sanità delle Regioni del Sud al resto del Paese evitando contestualmente di ridurre la mobilità sanitaria passiva , che comporta la spesa di oltre 1 miliardo di Euro che i cittadini del Meridione d’Italia devono sopportare, a beneficio degli ospedali del Nord».