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26/03/2025 ore 11.48
Politica

Scontro sui 600 milioni per gli ospedali calabresi, l’opposizione a Occhiuto: «C’è il rischio che si fermi tutto»

Bevacqua, Tavernise e Lo Schiavo: «Se Inail si metterà di traverso la nomina del presidente della giunta a commissario sarà inutile. Le notizie sullo scontro con la Protezione civile preoccupano»

di Redazione Politica

«Lo scontro tra Inail e la Protezione Civile – di cui abbiamo appreso dalla stampa e fin qui mai smentito - in merito alla gestione dei 600 milioni di euro destinati alla costruzione di cinque ospedali in Calabria, che fanno parte del progetto complessivo dei nove ospedali previsti, evidenzia gravi criticità e desta profonda preoccupazione».

Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono i capigruppo di minoranza in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s), e Antonio Lo Schiavo (Misto) che chiedono al governatore di fare immediata chiarezza su quanto sta avvenendo.

I super poteri di Occhiuto sulla sanità fanno litigare Inail e Protezione civile: in gioco 600 milioni e 5 ospedali

«Il consiglio di amministrazione dell'Inail – proseguono i capigruppo di minoranza - avrebbe contestato il fatto di essere stato scavalcato nella gestione delle risorse, che, pur essendo di sua competenza, sono state rimesse al controllo diretto di Roberto Occhiuto, presidente della Giunta regionale. La questione non riguarda solo un conflitto tra Enti, ma espone al rischio concreto che possa essere vanificata la stessa nomina di Occhiuto a commissario straordinario per la costruzione degli ospedali. La gestione diretta delle risorse senza una chiara collaborazione con l'Inail, rischia di compromettere la realizzazione dell’intera operazione sulla quale avevamo già fortissimi dubbi».

«È necessario fare immediata chiarezza su come verranno gestiti i fondi e quale sia al momento la reale interlocuzione con l’Inail che avrà un ruolo fondamentale per l’esito positivo dell’intera operazione. La Calabria – concludono i capigruppo di minoranza - ha bisogno di una pianificazione trasparente, che coinvolga tutti gli attori istituzionali in modo armonioso e rispettoso delle competenze. Solo con una gestione condivisa e senza sovrapposizioni di poteri si potrà garantire l'efficacia degli interventi e una reale risposta alle esigenze sanitarie dei calabresi. La strada dei commissariamenti non ha portato a nulla fin qui e non lo farà di certo con contrapposizioni istituzionali sull’allocazione delle risorse».