Sei milioni dal Parlamento a tre associazioni vicine a Galati: il caso agita le Regionali in Calabria
Una serie di emendamenti del centrodestra ha destinato fondi a I Sud del Mondo, Europa Mediterraneo e Tracciamenti, tutte legate al leader calabrese di Noi Moderati. La denuncia di Palmisano (M5S): «La casta è tornata in pompa magna, cosa ne pensa Occhiuto?»
«Mentre la gente in Calabria muore di fame, la destra regala ben 6 milioni di soldi pubblici a tre associazioni riconducibili a Pino Galati, grande sponsor politico di Roberto Occhiuto, ex Sottosegretario nei governi Berlusconi e oggi coordinatore regionale in Calabria del partito Noi Moderati». Così in una nota Valentina Palmisano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. Palmisano fa riferimento a un’inchiesta giornalistica del quotidiano Domani sui finanziamenti del Ministero dell’Università che «rappresenta una bomba a orologeria per la fiducia dei cittadini verso la politica».
«La cosa più inquietante – aggiunge – è che è tutto regolare. Gli emendamenti erano stati approvati senza colpo ferire dal centrodestra durante la discussione dell’ultima Manovra di bilancio. Emendamenti presentati ovviamente da un membro del partito di Galati. Tuttavia, noi ci chiediamo: è normale tutto questo? Roberto Occhiuto lo trova normale? Noi ci aspettiamo delle risposte perché ormai è davvero chiaro a tutti che con la destra la casta è ritornata in pompa magna a troneggiare e a fare quello che vuole nell’impunità più assoluta. Ecco perché il 5 e 6 ottobre i calabresi hanno la grande opportunità di riprendersi in mano il loro futuro votando Pasquale Tridico Presidente. Il cambiamento inizia adesso. Mandiamo la casta a casa».
Emendamenti da 6 milioni
Il riferimento di Palmisano è, in effetti, a una serie di emendamenti approvati dal centrodestra che ha destinato 6 milioni di euro a tre associazioni iscritte al registro del terzo settore e riconducibili a figure vicine a Galati, vicepresidente nazionale e coordinatore regionale di Noi Moderati, il partito guidato da Maurizio Lupi.
Si tratta, secondo quanto riporta il quotidiano, di Europa Mediterraneo, I Sud del Mondo e Tracciamenti: realtà che, nei prossimi tre anni, potranno contare su una consistente dote di fondi statali. Il ministero dell’Università, guidato da Anna Maria Bernini, avrebbe già effettuato i primi versamenti, in quanto ente pagatore dei capitoli di spesa inseriti dal ministero dell’Economia e approvati in Parlamento.
Il ruolo politico di Galati
Dietro i finanziamenti si intravede – è il succo della denuncia di Palmisano – l’intreccio tra fondi pubblici e rapporti politici. Galati, leader calabrese di Noi Moderati, è oggi schierato al fianco di Roberto Occhiuto in vista delle regionali del 5-6 ottobre. La Calabria gli ha garantito negli anni posizioni di rilievo: sottosegretario nei governi Berlusconi e parlamentare per cinque legislature.
Il suo percorso lo ha visto passare dall’Udc a Forza Italia, fino ad Ala di Denis Verdini, prima di approdare tra i centristi di Lupi.
“I Sud del Mondo”, l’associazione di riferimento
Tra i casi evidenziati c’è quello de I Sud del Mondo, associazione che – riporta il Domani – ha ottenuto 3 milioni di euro in tre anni grazie a un emendamento firmato dal deputato di Noi Moderati Calogero Pisano. L’ente è presieduto da Pompeo Torchia, mentre Galati ne è direttore del comitato scientifico.
«Ci occupiamo di sviluppo e cooperazione, i nostri progetti sono tutti disponibili online. Abbiamo organizzato vari convegni, a ottobre avremo un altro evento al Senato», spiega Torchia al quotidiano. E precisa: «Non ci finanziamo solo con i contributi pubblici, ma anche con elargizioni liberali».
L’associazione sarebbe di fatto il braccio operativo di Galati per iniziative culturali e politiche: la sede di presidenza è a Roma, negli stessi uffici dello studio legale della famiglia Galati. Solo la scorsa settimana ha organizzato un incontro alla Camera sul tema della logistica, alla presenza del sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, figura legata da tempo all’ex sottosegretario.
Europa Mediterraneo e il legame argentino
Un’altra beneficiaria è Europa Mediterraneo, che riceverà 1,5 milioni di euro in tre anni. Ha già incassato la prima tranche da 250mila euro. Il presidente è l’avvocato Armando De Bonis, considerato da sempre vicino a Galati.
L’associazione ha sede a Roma, nella stessa via dove si trova anche I Sud del Mondo. L’assegnazione delle risorse è stata sostenuta dal senatore Alejandro Borghese, esponente del Maie e alleato parlamentare di Noi Moderati. Borghese, che vanta rapporti personali con Galati, nel marzo scorso ha organizzato a Buenos Aires un incontro cui hanno preso parte sia De Bonis che lo stesso vicepresidente di Nm.
Tracciamenti, terzo tassello
Chiude il cerchio, per Domani, Tracciamenti, associazione con sedi a Roma e Bologna che riceverà 500mila euro all’anno per tre anni. L’emendamento porta la firma del deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro, coordinatore calabrese degli azzurri. È calabrese anche il presidente dell’associazione, Giuseppe Maria Tarsitano. Architetto e da sempre vicino al centrodestra, Tarsitano ha condiviso percorsi politici con Occhiuto e con Ala, il movimento di Verdini. Alle ultime europee ha sostenuto il candidato di Noi Moderati Riccardo Rosa e ha organizzato incontri pubblici con Galati e Borghese in provincia di Cosenza.
Anna Laura Orrico: «Spettacolo indecoroso»
«L’inchiesta di Domani – commenta la deputata M5s Anna Laura Orrico – svela uno spettacolo indecoroso: il ministero dell’Università avrebbe erogato somme significative ad associazioni vicine a Galati, vicesegretario nazionale e coordinatore regionale del partito di Maurizio Lupi “Noi Moderati” che qui in Calabria sta conducendo una campagna elettorale molto attiva a sostegno di Roberto Occhiuto e che in passato aveva fatto discutere per l’utilizzo di risorse pubbliche in organismi analoghi. Quindi, mentre i calabresi vivono nella regione più povera d’Europa, grazie anche ad Occhiuto, il governo di Giorgia Meloni dispensa denari agli amici ed agli alleati come se piovessero. Occhiuto, al momento, su tutto questo tace perché forse è in comprensibile imbarazzo. Il 5 e 6 ottobre i calabresi hanno l’occasione di spezzare questo sistema e dire basta a questo modo di intendere la politica e la cosa pubblica scegliendo Pasquale Tridico come presidente».