Strage di Cutro, il «disappunto» dell’Usim per la decisione di Occhiuto di costituirsi parte civile al processo
L’Unione Sindacale Italiana Marina: «Questo provvedimento assunto dalla giunta regionale rischia di essere una minaccia alla garanzia di un giusto processo nei confronti di sei servitori dello Stato»
«L’Usim, in merito alla decisione assunta dalla giunta regionale della Regione Calabria, su proposta del presidente Roberto Occhiuto, di costituirsi parte civile nel procedimento penale relativo alla tragedia verificatasi nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 sulle coste di Steccato di Cutro, che vede indagati due militari del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera e quattro militari della Guardia di Finanza, esprime il proprio disappunto per la scelta fatta dalla Regione Calabria». È quanto riferisce in una nota l’Unione Sindacale Italiana Marina.
Ritenendo «prioritario che l’accertamento delle responsabilità avvenga in modo imparziale, soprattutto per un evento così drammatico», l’associazione motiva il rammarico nei confronti dell’esecutivo Occhiuto perché «questa decisione rischia di essere una minaccia alla garanzia di un giusto processo nei confronti di sei servitori dello Stato, imputati per fatti avvenuti in servizio. L’Usim, infine, si «augura che non ci siano ingerenze di natura esterna allo svolgimento del processo penale».