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28/09/2025 ore 10.31
Politica

Tavernise replica a Bufano: «Come ho scelto il mio staff? Competenza e voglia di fare». E attacca sui doppi incarichi in Film Commission

Botta e risposta tra i due candidati alle Regionali. L’esponente M5s risponde con i numeri del lavoro in Consiglio regionale e sui suoi collaboratori chiarisce: «Anche un bagnino o un barista possono partecipare alla vita politica, noi non seguiamo la logica dell’appartenenza a una cerchia»

di Redazione Politica

Continua il botta e risposta tra Davide Tavernise e Francesca Bufano, entrambi candidati alle prossime Regionali rispettivamente nelle liste Movimento 5 stelle e Occhiuto presidente. 

«La candidata Francesca Bufano mi chiede di spiegare al mio elettorato i criteri con cui ho scelto i miei collaboratori. Rispondo volentieri, e lo faccio con i fatti concreti del mio operato in Consiglio regionale», inizia così la nota di Tavernise alle ultime affermazioni di Bufano.

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«I numeri del lavoro d’aula – spiega l’esponente 5stelle – raccontano l’impegno di questi anni: 35 proposte di legge presentate, di cui 21 quale primo firmatario (13 già approvate e pubblicate), 4 proposte di provvedimento (1 approvata), 88 interrogazioni, 2 interpellanze e 24 mozioni, di cui 11 approvate. Un bilancio che testimonia un’attività costante, sempre rivolta ai bisogni del territorio. Questo lavoro è stato possibile grazie a un gruppo di collaboratori scelti su base fiduciaria, tenendo sempre conto delle idee e dell'apporto concreto che chiunque, senza distinzione, può dare alla politica. Un bagnino o un barista non possono, secondo la candidata Bufano, partecipare attivamente alla vita politica del nostro Paese? Per lei vale solo l'appartenenza a una cerchia?»

E ancora, prosegue Tavernise: «Questa mentalità classista stride con la realtà del suo stesso schieramento. I leader nazionali a cui si ispira, dalla Presidente del Consiglio Meloni a Salvini, non hanno una laurea. Persino l'attuale Ministro della Cultura di questo governo di centrodestra, Alessandro Giuli, non è laureato. Ecco allora il vero volto del centrodestra di Occhiuto e di Bufano: una casta che usa due pesi e due misure, che disprezza le classi lavoratrici ma non fa del merito accademico un criterio per i propri vertici. Un sistema che tarpa le ali alle classi medie e basse, a esclusivo vantaggio degli amici degli amici. Per la cronaca, e con orgoglio, ribadisco che il mio gruppo si è sempre avvalso di grandi professionisti così come di giovani in gamba a cui dare una possibilità, ma tutti, e sottolineo tutti, sono stati scelti senza potentati alle spalle e senza incarichi nelle partecipate regionali. Questa è la nostra idea di merito: la competenza e la voglia di fare, non l'appartenenza a una cerchia».

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«È proprio questo sistema di appartenenza che vogliamo denunciare – rimarca Tavernise – . Invece di lanciare accuse opache, la candidata Bufano risponda nel merito della gestione della Calabria Film Commission. Spieghi ai calabresi come possa essere al contempo consulente legale pagata 250 euro al giorno per occuparsi di contratti pubblici e, contemporaneamente, segretario verbalizzante di una commissione di assunzione interna allo stesso ente. È questo il sistema di potere e di gestione opaca che intende portare in Consiglio Regionale con la sua candidatura nella lista "Occhiuto Presidente”? Su questo, e non su altro, attendiamo risposte», conclude.