Toscano: «Legambiente ci ha escluso dal suo dibattito ma Occhiuto e Tridico sanno solo litigare, ecco le nostre idee»
Il candidato di Dsp presenta le sue proposte su rifiuti, acqua, mare, transizione ecologica dopo il mancato invito al confronto organizzato ieri a Catanzaro: «La Calabria si salva solo con un modello nuovo»
«Visto che, come tanti altri, Legambiente non ci ha invitato al dibattito fra i candidati alla presidenza della Regione Calabria, ritenendo che noi non lo siamo benché lo siamo al pari di Occhiuto e Tridico, ci tocca partecipare a mezzo stampa e dire la nostra ancora una volta da esclusi. Tuttavia, esclusi soltanto dai salotti, non dal consenso popolare che cresce attorno a Democrazia Sovrana Popolare». Lo dichiara Francesco Toscano, candidato di Dsp alla presidenza della Regione Calabria.
Occhiuto e Tridico a confronto con Legambiente su clima e transizione«Il dibattito di Catanzaro tra Occhiuto e Tridico conferma – spiega Toscano – che in Calabria si continua a litigare senza affrontare la questione ambientale nella maniera corretta. Da un lato abbiamo un presidente uscente che, dopo quattro anni, rivendica come un successo l’ordinaria amministrazione sui rifiuti e sulla depurazione. Dall’altro un candidato del centrosinistra che oggi predica ancora il vangelo della transizione ecologica, sconfessato perfino dal suo amico Mario Draghi, il “signore degli anelli” che calamitò i grillini proprio con questo miraggio e li convinse all’obbedienza fideistica. Vorrei ricordare che oggi il finto pentito Draghi ha innestato la retromarcia sull’intero Green Deal. Tridico porta sulle spalle quel fallimento culturale e politico, ed è quindi il meno credibile a parlare di ambiente». «Noi diciamo basta a questa dialettica sterile. La Calabria – sostiene Toscano – ha bisogno di un modello pubblico e comunitario che metta al centro i cittadini, i sindaci e i territori».
«In quanto al Green Deal, noi – precisa Toscano – siamo contrari e questo ci divide totalmente da Occhiuto e da Tridico. Scaricare sui poveri i costi della transizione ecologica è un piano diabolico dei potenti che devastano il mondo e lucrano sulle spalle delle masse, cui attribuiscono la responsabilità dell’inquinamento. Sconfiggere i potentati finanziari, onnivori e brutali, è l’unica strada per preservare l’ambiente e la vita umana».
Sul tema dei rifiuti Toscano attacca e propone: «Occhiuto si vanta della differenziata al 65%, ma non dice che la Calabria non è autosufficiente, per cui parte dei rifiuti viene ancora smaltita fuori regione, 192mila tonnellate secondo il Rapporto Ispra 2024, con costi aggiuntivi importanti per i Comuni e per i cittadini. Noi proponiamo di introdurre l’obbligo di filiera corta per il riciclo e il recupero dei materiali, sostenendo impianti di trattamento pubblici a scala territoriale e premiando i comuni virtuosi con riduzioni tariffarie effettive. La Tari deve diminuire con il riciclo e non aumentare per alimentare l’ennesima emergenza».
In quanto all’acqua e alla depurazione, Toscano sottolinea: «Occhiuto affida a Sorical il compito di gestire il servizio idrico integrato, ma i risultati restano insoddisfacenti: a Crotone, a Catanzaro e a Cosenza l’acqua continua a mancare la sera, le perdite di rete superano il 50% e la depurazione non è all’altezza. Tridico denuncia lo stato pietoso del mare, ma non dice affatto come rimediare. La nostra proposta è chiara: gestione pubblica reale dell’acqua come bene comune, con investimenti vincolati alla manutenzione delle reti e un controllo trasparente sui depuratori. Le università calabresi devono essere coinvolte stabilmente nel monitoraggio e nell’innovazione tecnologica. Soltanto in questo modo i cittadini potranno fidarsi di una gestione che oggi è pubblica solamente sulla carta. La Calabria non si salva con la propaganda di Occhiuto né con le illusioni di Tridico. Serve un modello nuovo e – conclude Toscano – serve soprattutto chi lo faccia funzionare nella massima autonomia dai poteri occulti e dalla ’ndrangheta».