Un tesoro da 45 milioni per valorizzare e promuovere il patrimonio della Calabria greca, ecco la proposta di legge di Loizzo
VIDEO | Superato l’iter in Commissione cultura, dovrebbe approdare a breve in Aula. Le risorse serviranno per interventi di recupero di beni storico-artistici e azioni in ambito turistico. La parlamentare della Lega: «Vogliamo che quest’area diventi patrimonio Unesco»
Un nuovo strumento per la valorizzazione della Magna Grecia: è questo il contenuto della proposta di legge 882 depositata alla Camera dei Deputati da Simona Loizzo, membro della Commissione Cultura, lo scorso 14 febbraio 2023. Il progetto di legge “Riconoscimento dell’interesse storico, culturale e ambientale dell’area della Magna Grecia e disposizioni per la tutela e la promozione del suo territorio” prevede ingenti investimenti per liberare il potenziale di sviluppo collegato allo sterminato patrimonio storico, artistico e culturale della Calabria greca.
«A breve dovrebbe approdare in Aula per la votazione, dato che ha finito l’iter in Commissione. La legge prevede la promozione e la valorizzazione di territori bellissimi, tra i quali l’area grecanica. Le direttrici sono due: esaltare il patrimonio culturale e tutelare quello linguistico, ricordandoci che siamo tutti figli di eredità comune in cui possono essere identificate tutte le regioni meridionali. Un’eredità che non ha avuto solo un impatto culturale, ma anche sociale. Sulla base si un grande stanziamento di fondi, la mia idea è quella di intervenire con una serie di bandi che promuovano progettualità integrate in grado di creare condizioni per lo sviluppo di territori come Reggio o Sibari coinvolgimento di enti del Terzo Settore e Fondazioni. Ad esempio la Fondazione Greci di Calabria che tanto ci sta aiutando a realizzare percorsi di apertura di questa legge sui territori», chiarisce la parlamentare della Lega.
In effetti la proposta prevede una dotazione finanziaria complessiva di 45 milioni di euro stanziati presso un fondo ad hoc del ministero della Cultura che dovrebbero essere impiegati per sovvenzionare interventi di recupero dei beni storico-artistici delle aree interessate, azioni ed attività di promozione turistica, di potenziamento dell’attività museale, di comunicazione e spettacolo. Oltre ai programmi di formazione, riqualificazione e valorizzazione della forza lavoro già impiegata. E il riconoscimento della Magna Grecia come patrimonio mondiale dell’Unesco.
«Si tratta di un punto fondamentale. Noi chiediamo che la Magna Grecia venga dichiarata patrimonio dell’umanità. Abbiamo già un’interlocuzione con il Comitato che svolge le analisi e le indagini preliminari in attesa che la proposta venga approvata e che possano essere compiuti i passaggi successivi. Questo significa esportare questa nostra grande eredità in tutto il mondo. Magna Grecia non è solo patrimonio monumentale, ma anche linguistico ed eno-gastronomico ed intendiamo operare in questa direzione», prosegue la deputata.
In un panorama di tagli ai fondi destinati alla cultura, la linea tracciata è quella del partenariato pubblico-privato per operazioni finanziarie complesse di recupero dei beni architettonici.
«Un po’ come per il sistema sanitario, dobbiamo essere consapevoli che non si può fare da soli: le joint venture pubblico-privato sono ormai essenziali, spese nell’ottica di una gestione efficiente e efficace di un patrimonio immenso come quello che possiede la Calabria. Servono forme alternative di finanziamento, ad esempio l’ausilio di fondazioni private in termini di capitali e di competenze. Questo meccanismo può aiutare a promuovere la vera leva dell’economia calabrese che è il turismo. Personalmente e come gruppo parlamentare, siamo convinti che tocchi intercettare e attirare la silver economy di altri Paesi, come il Canada, gli USA e il Nord Europa con un sistema di sgravi fiscali per chi viene a risiedere per sei mesi all’anno nella nostra Regione. Anzi in tutte quelle meridionali. L’obiettivo è quello di diventare il nuovo Portogallo», conclude Simona Loizzo.