Vacilla la giunta del neo eletto consigliere regionale Ferrari, si dimette il vicesindaco di Cirò Marina: «Non ci sono più le condizioni per proseguire»
Braccio destro del sindaco, Pietro Mercuri rassegna le dimissioni puntando il dito verso alcuni componenti della maggioranza. Oggi il Consiglio comunale e la scelta del nuovo facente funzioni che traghetterà l’ente alle prossime elezioni comunali
Ed ecco che anche a Cirò Marina, il feudo di Sergio Ferrari da anni, sembra essere arrivata al termine la favola della squadra unita su un ideale piuttosto che sulle poltrone. Il progetto del “rimanere uniti sempre e comunque” potrebbe rimanere un’illusione, a poche ore dal consiglio che vedrà nella giornata di oggi decadere per incompatibilità il neo consigliere regionale Ferrari, si è dimesso a sorpresa il vicesindaco Pietro Mercuri.
Suo braccio destro da inizio legislatura e sempre leale al progetto Ferrari, sin dalla prima ora, si dimette per “problemi personali” con uno, o più, consiglieri che lo avrebbe messo in discussione per motivi riguardanti fatti accaduti nella sua sfera familiare. Così come lo stesso scrive nella lettera di dimissioni protocollata e recapitata, qualche ora dopo, a tutti i consiglieri comunali ad insaputa del sindaco incredulo per le modalità adottate.
“Ritengo non esistano più le condizioni per poter esercitare tranquillamente e in piena autonomia le funzioni a me demandate” scrive Mercuri nella lettera. Proprio lui che per tutti ormai era per tutti il facente funzioni e probabilmente il prossimo candidato a sindaco della coalizione rappresentante la continuità politica con il Sindaco uscente. “Il motivo di tale scelta – riporta nella lettera Mercuri - è ormai risaputo anche perché se ne è parlato in più occasioni e di recente anche con il gruppo. La mia indisponibilità a proseguire il rapporto istituzionale è dovuta al tentativo di qualche consigliere di maggioranza di voler far passare fatti ed accadimenti, indipendenti dal mio ruolo istituzionale ma legati alla sfera della mia vita privata e familiare, come situazioni che potrebbero addirittura ledere l'immagine dell'amministrazione stessa”.
Ma lo scalpore lo si evince quando rivela che l’ambiente interno alla maggioranza non era tutto rose e fiori denunciando “molteplici circostanze di incompatibilità ambientale riconducibili a fattori relazionali, nella fattispecie mi riferisco ad episodi provocatori, da me accusati, provenienti da un consigliere sempre di maggioranza, all'interno e fuori dalla Casa comunale, che hanno arrecato limitazioni e, non poche, difficoltà ad espletare serenamente le mie attività. È inaccettabile il tentativo reiterato da parte di qualcuno di arrecare danno alla mia attività ed alla mia immagine politico professionale e personale”.
Una lettera che apparentemente non è critica contro Ferrari, ma punta il dito verso altri componenti della maggioranza che, fa capire Pietro Mercuri, non gradirebbero che fosse lui a guidare l’ente nei prossimi decisivi mesi prima delle elezioni. Ed in effetti quello che si percepisce è che, al di la del “gossip” attorno alla vicenda, Mercuri non avrebbe gradito neppure la freddezza di Sergio Ferrari che agli occhi dell’ex vicesindaco, incassato il risultato delle regionali, si sia voltato dall’altra parte con chi gli è stato più vicino, non intervenendo contro coloro che si sono permessi di metterlo in discussione.
Mercuri è il secondo assessore ad abbandonare la maggioranza con una lettera dura contro i propri compagni di viaggio: a metà legislatura fu Vincenzina Crogliano a lasciare con una lettera pesante su fatti interni e denunciando pressioni che investivano la sua delega ai lavori pubblici, coinvolgendo addirittura il Prefetto.
Staremo a vedere come andrà a finire tra qualche ora e su chi ricadrà la scelta del vicesindaco facente funzioni che traghetterà l’ente alle prossime elezioni comunali di primavera. I nomi probabili quelli degli assessori Francesca Aloisio e Andrea Aprigliano, vicini a Ferrari e graditi dalla gran parte del gruppo, mentre scalpita il consigliere Mario Turano che qualche anno fa salta dall’opposizione alla maggioranza senza mai ottenere nulla in campo e costretto ad intervenire ogni tanto in soccorso del movimento del sindaco che ormai sembra non esistere più, perché inghiottito da Forza Italia.
A questo punto iniziano a sorridere le opposizioni, che da settimane sembrano essere al lavoro per un progetto civico che punti ad unire tutti coloro che in questi anni sono rimasti distanti dall’amministrazione Ferrari, e che oggi vedono concretamente il percorso del consigliere regionale vacillare per implosione interna.