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29/06/2025 ore 11.31
Politica

Vigna perderà una poltrona (su tre): Arrical cerca un direttore generale, al super manager restano Giunta e Film Commission

La Regione lancia l’avviso per la ricerca di un dg dell’agenzia che si occupa di rifiuti e risorse idriche. Il tecnico finito nel mirino dell’opposizione per l’accumulo di cariche lascerà uno dei suoi ruoli apicali

di Pablo Petrasso

Da tre poltrone apicali passerà a due. Meno impegni, restando pur sempre un super manager: Luciano Vigna avrà un incarico apicale in meno. Conseguenza dell’avviso pubblico sulla base del quale sarà formato un elenco di aspiranti alla nomina di direttore generale di Arrical, autorità che governa rifiuti e risorse idriche della Calabria.

Un passo in avanti necessario per dare piena operatività ad Arrical e firmato dal dg del dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente Salvatore Siviglia. Gli aspiranti hanno 15 giorni per trasmettere la domanda e sottoporre il proprio curriculum all’esame di un commissione, poi la graduatoria verrà stilata e, tra gli idonei, il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto nominerà il primo direttore generale dell’agenzia regionale con un incarico quinquennale. Prematuro fare una stima dei tempi che, comunque, non dovrebbero essere lunghi. Vigna, dunque, potrebbe essere sostituito prima della scadenza del suo incarico, che è annuale e gli è stato affidato nello scorso mese di ottobre andando a sommarsi a quello di capo di Gabinetto della Giunta e di direttore della Calabria Film Commission.

Calabria Film Commission in mano al super manager uno e trino che controlla tutto, anche sé stesso

Vigna, manager nella bufera per Film Commission

Proprio per quest’ultimo ruolo, il manager cosentino è finito al centro delle polemiche politiche. Prima le critiche di Carlo Tansi – ex capo della Protezione civile ed ex candidato alla presidenza della Regione – che ha sottolineato un presunto conflitto d’interessi («Vigna è controllore e controllato, dovrebbe dimettersi subito»), più di recente le sottolineature del M5s, il cui consigliere regionale Davide Tavernise ha definito il manager cosentino «l’uomo più potente della Calabria» criticando la scarsa trasparenza nella pubblicazione degli atti della Film Commission. In un intervento successivo, assieme alla coordinatrice regionale del Movimento Anna Laura Orrico, ne ha chiesto le dimissioni.

Calabria Film Commission, Occhiuto difende Vigna: «Ha svolto un ottimo lavoro»

La parabola del tecnico prestato alla politica

Richiesta respinta al mittente da Roberto Occhiuto. Nei giorni della bufera politica il governatore ha confermato la propria fiducia al dirigente: «Ha svolto un ottimo lavoro e gli sono riconoscente. L’opposizione fa il suo lavoro ma io possono dire che Vigna, tra i miei collaboratori, è uno di quelli che stimo di più per l’onestà e il rigore che ha sempre dimostrato nella sua attività». Tecnico prestato alla politica, così si è autodefinito Vigna nel 2018, quando si congedò alla Giunta comunale di Cosenza dopo sete anni. Prestito rinnovato più volte e sempre in ruoli apicali. Dopo l’esperienza bruzia, approda nella Giunta guidata da Jole Santelli, prima come responsabile amministrativo della struttura della presidente, poi come capo di Gabinetto. Il ruolo viene confermato da Nino Spirlì che, però, lo destina dopo qualche tempo alla Film Commission dove collabora con Giovanni Minoli. Il governo di Minoli dura poco ma porta in Calabria l’idea della nuova Hollywood a Lamezia Terme. Gli incarichi con Roberto Occhiuto al vertice della Cittadella regionale diventano addirittura tre: capo di Gabinetto della Giunta, direttore della Film Commission e commissario straordinario di Arrical. Tra qualche settimana Arrical troverà un direttore generale e le poltrone saranno “soltanto” due.