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28/06/2025 ore 11.23
Salute

Congresso gastroenterologia all’università di Catanzaro, il professor Abenavoli: «In Calabria necessario creare un centro assistenza pre e post trapianto»

Reti territoriali, nuove tecnologie ma anche iniziative per contrastare la migrazione sanitaria al centro della due giorni all’Università di Catanzaro che ha coinvolto 500 professionisti. Il professor Luzza: «Patologie ad alto impatto sociale ed economico, spesso sottovalutate»

di Redazione

Due giornate di studio, confronto e aggiornamento scientifico per affrontare le nuove sfide della medicina gastroenterologica quelle che si sono tenute all’auditorium “Venuta” dell’Università Magna Graecia di Catanzaro ospita il Congresso regionale di gastroenterologia, promosso congiuntamente da Aigo, Sied e Sige, le principali società scientifiche italiane del settore, con il patrocinio della Scuola di medicina e chirurgia, del Dipartimento di Scienze della Salute, della Provincia e del Comune di Catanzaro, del Consiglio regionale della Calabria, di Unindustria Calabria e degli Ordini dei Medici delle cinque province calabresi.

Inaugurato il congresso regionale di Gastroenterologia, Abenavoli: «Investire in questa specialità con assunzioni e tecnologie»

A presiedere l’evento il professor Ludovico Montebianco Abenavoli, ordinario di gastroenterologia all’Umge promotore di un modello fondato sull'integrazione tra ricerca, pratica clinica e formazione universitaria:

«Le malattie dell’apparato digerente rappresentano la seconda causa di ricovero in Italia. Questo dato deve far riflettere sulle priorità sanitarie, sia a livello nazionale che regionale. In Calabria, in particolare, è fondamentale strutturare una rete solida, supportata da risorse e visione strategica. Il nostro congresso nasce proprio da questa esigenza: creare un luogo di confronto e dialogo, aggiornare i professionisti su diagnosi, terapie e tecnologie, e soprattutto rafforzare il legame tra ospedale, territorio e università. La gastroenterologia è una disciplina complessa e in continua evoluzione e oggi disponiamo di tecnologie quali l’intelligenza artificiale, metodiche endoscopiche avanzate, nuovi protocolli terapeutici. Ma tutto ciò ha senso solo se viene accompagnato da investimenti in personale, formazione e infrastrutture. Penso, per esempio, all’urgenza di istituire in Calabria un centro dedicato al follow-up pre e post-trapianto di fegato, per evitare la migrazione sanitaria dei nostri cittadini. È una battaglia di civiltà».

Il congresso vede la partecipazione di oltre 500 professionisti sanitari, tra medici specialisti, dirigenti ospedalieri, docenti universitari e ricercatori, provenienti da tutta la Calabria e da diverse regioni italiane. Cinque le sessioni tematiche in programma: endoscopia digestiva, malattia da reflusso gastroesofageo, epatopatie, malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) e riorganizzazione della rete gastroenterologica territoriale.

Ad aprire i lavori il magnifico rettore dell’Università Magna Graecia, Giovanni Cuda, che ha sottolineato: «Il professor Abenavoli è un esempio di come si possa coniugare l’eccellenza scientifica con l’impegno per il territorio. Questo congresso, che raccoglie esperienze da tutta la Calabria, testimonia l’attenzione della nostra università al dialogo tra istituzioni accademiche e sistema sanitario. Da sempre lavoriamo per promuovere inclusività e sinergie, perché solo una rete coesa può garantire qualità e prossimità nelle cure. In questi due giorni non solo si farà il punto sullo stato dell’arte della gastroenterologia, ma si costruirà anche una visione condivisa per il futuro della sanità calabrese. Intanto, proprio ieri abbiamo registrato oltre 300 richieste di iscrizione al semestre filtro di Medicina: un segnale importante di fiducia nei confronti della nostra offerta formativa, che ci sprona a continuare su questa strada con ancora maggiore determinazione».

Anche il professor Francesco Luzza, professore ordinario di Gastroenterologia già responsabile dell’Unità di Fisiopatologia dell’Apparato Digerente, ha evidenziato la portata scientifica e sociale dell’iniziativa: «Parliamo di patologie ad alto impatto sociale ed economico, spesso sottovalutate, ma che invece rappresentano un’enorme sfida per il nostro sistema sanitario. Il nostro congresso è nato proprio per mettere insieme le competenze, aggiornare i professionisti e valorizzare la rete che abbiamo costruito in Calabria, anche grazie alla collaborazione tra le scuole di specializzazione. Il nostro obiettivo è duplice: migliorare la qualità dell’assistenza e offrire nuove opportunità formative ai giovani medici. Solo così possiamo restituire dignità alla sanità territoriale e fermare l’emorragia di professionalità e pazienti».

Di particolare rilievo le due tavole rotonde finali, focalizzate sul tema della formazione degli specializzandi la prima e sulla rete assistenziale la seconda. Importanti sono stati gli argomenti trattati. Il Dott. Giammaria Liuzzi responsabile nazionale Anaao Giovani ha dichiarato che nei prossimi giorni verrà pubblicato un libro bianco sulla qualità delle Scuole di Specializzazione di are medica in Italia. Infine i tre Presidenti delle Società scientifiche si sono impegnati a elaborare e consegnare alla Regione Calabria un documento per chiedere l’implementazione della rete di urgenze/emergenze in gastroenterologia.

La segreteria organizzativa dell’evento è stata curata da Present&Future.