Alla Dulbecco di Catanzaro arriva la prima Pet-Tc digitale della Calabria: «Passo decisivo contro la migrazione sanitaria»
A darne notizia è il consigliere regionale Antonello Talerico, il quale spiega che sarà possibile effettuare circa 150 esami al mese. Si punta così a ridurre liste d’attesa e “viaggi della speranza” verso strutture fuori regione
L’Azienda ospedaliero-universitaria Renato Dulbecco di Catanzaro si dota del nuovo sistema ibrido Pet-Tc digitale, una delle apparecchiature più avanzate attualmente disponibili in ambito medico sull'intero territorio nazionale. «Un importante traguardo per la sanità calabrese», lo definisce, nel darne notizia, il consigliere regionale Antonello Talerico, che più volte si era occupato della necessità di implementare la radiodiagnostica.
«La nuova apparecchiatura – spiega Talerico – rappresenta un salto di qualità nella diagnostica per immagini, grazie alla sua maggiore efficienza nella rilevazione e ricostruzione delle immagini, permettendo l’individuazione di lesioni anche di pochi millimetri. Il tutto con dosi contenute di radiazioni e in tempi di acquisizione ridotti».
A differenza di altri strumenti impiegati saltuariamente o in mobilità, riferisce Talerico, la nuova Pet-Tc sarà operativa in maniera continuativa per cinque giorni a settimana, consentendo un incremento sostanziale del numero di esami eseguibili. «Per il momento si potranno eseguire circa 150 Pet al mese, ma da settembre 2025 potremmo arrivare a circa 180 Pet mensili. Questo significa – prosegue Talerico – una sensibile riduzione delle liste d’attesa e un freno ai tanti “viaggi della speranza” verso altre regioni».
Liste d’attesa, Talerico: «Utile impiegare anche gli specialisti ambulatoriali con pari retribuzione»«Oltre agli esami standard con tracciante Fdg – aggiunge -, il nuovo sistema consentirà anche l’esecuzione di indagini avanzate come la Pet con Psma, fondamentale per la diagnosi del tumore prostatico, e la Pet con tracciante amiloide, utilizzata in ambito neurologico per individuare malattie neurodegenerative. Esami questi, sempre più richiesti, che finora venivano spesso effettuati in strutture extra-regionali».
«Con questa dotazione – conclude Talerico – si amplia l’offerta della nostra azienda ospedaliera e si esprimono pienamente le potenzialità della medicina nucleare, sia sotto il profilo diagnostico che terapeutico. È un risultato concreto per il nostro sistema sanitario e un segnale di speranza per i cittadini calabresi che troppo spesso sono stati costretti a cercare cure fuori regione. Adesso - conclude Talerico - dobbiamo abbattere le altre liste di attesa per i malati oncologici e gravi malattie ed avviare una stagione vera di prevenzione».