«Barelle nei corridoi e troppo poco personale per la mole di lavoro», giornate di passione al Pronto soccorso di Vibo
Il familiare di un paziente racconta la sua esperienza all’ospedale Jazzolino. Domenica le ambulanze in fila, poi la mancanza di posti letto e il pienone in ogni angolo
di Redazione
Giornate di puro caos all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia: il primo, fortissimo campanello d’allarme è suonato domenica, quando sette ambulanze si sono ritrovate in fila nel perimetro dell’ospedale con i pazienti a bordo che non potevano essere trasportati all’interno per mancanza di posti letto e barelle. Una situazione di estrema concitazione che non si è decongestionata neppure nei giorni successivi. Così, nella notte tra lunedì e martedì, lo scenario all’interno del pronto soccorso, riferito da persone che loro malgrado sono state costrette a raggiungere il nosocomio vibonese, era, se possibile, ancora peggiore.
Vibo Valentia, caos all’ospedale: mancano i posti letto e le ambulanze restano in fila con i pazienti a bordo«Sembrava un ospedale di guerra, pazienti ovunque sistemati come si poteva – racconta un cittadino che in quelle ore ha accompagnato un parente che accusava forti dolori -, decine di barelle nei corridoi e ogni stanza piena fino all’inverosimile. Ovunque persone che si lamentavano, letteralmente, e chiedevano assistenza. Il personale faceva il possibile per far fronte alle richieste che arrivavano da ogni angolo del Pronto soccorso, ma medici e operatori sanitari in servizio erano pochissimi rispetto alla mole di lavoro che dovevano svolgere».
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