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12/11/2025 ore 12.28
Sanità

Dialisi di Crotone, l’Asp risponde ad Aned: «Nessuna privatizzazione, stiamo solo costruendo un reparto migliore»

Il chiarimento dell’Azienda sanitaria provinciale in merito al progetto per la realizzazione dei nuovi locali: «Si tratta di un partenariato destinato esclusivamente alla costruzione, la gestione dei servizi resta pubblica»

di Redazione Attualità

«In merito alle recenti dichiarazioni diffuse da alcune organizzazioni sindacali e associative sulla presunta “privatizzazione” del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, ritiene necessario fornire un chiarimento puntuale e definitivo». È quanto si legge in una nota della stessa Asp.

«L’Asp di Crotone – si legge – respinge con fermezza ogni accusa di privatizzazione. Il progetto per la realizzazione del nuovo reparto di Nefrologia e Dialisi rientra pienamente nella disciplina dell’articolo 193 del Decreto Legislativo n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), che introduce una specifica forma di partenariato pubblico-privato destinata esclusivamente alla progettazione, costruzione e finanziamento di opere pubbliche, senza in alcun modo coinvolgere la gestione dei servizi. Tale strumento consente alle amministrazioni di realizzare infrastrutture pubbliche con maggiore rapidità ed efficienza, attraverso la collaborazione con soggetti economici privati limitatamente alla fase edilizia e impiantistica. La norma, infatti, non prevede alcuna cessione di funzioni o delega gestionale: la titolarità, la responsabilità e il controllo dell’opera e del servizio restano integralmente in capo all’amministrazione pubblica. È un meccanismo previsto per accelerare la realizzazione di strutture necessarie al miglioramento dell’offerta sanitaria, nel pieno rispetto della legalità, della trasparenza e dei principi di economicità e buon andamento dell’azione amministrativa».

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«Nel caso specifico – prosegue l’Asp – l’intervento riguarda esclusivamente la realizzazione materiale del nuovo reparto: un’infrastruttura moderna, sicura e funzionale, concepita per migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti nefropatici e le condizioni di lavoro del personale sanitario. Il servizio di dialisi – come ogni altra attività sanitaria dell’Asp di Crotone – rimane integralmente pubblico, erogato da personale del Servizio Sanitario Regionale e sottoposto ai medesimi controlli, protocolli e standard qualitativi previsti per tutte le strutture aziendali».

«Attribuire al ricorso all’articolo 193 una presunta valenza di “privatizzazione” – aggiunge l’Azienda – significa confondere due piani completamente distinti: la realizzazione dell’opera pubblica e la gestione del servizio sanitario, che continuerà a essere interamente svolto e garantito dall’Asp di Crotone. Diffondere informazioni imprecise su un tema tanto delicato rischia solo di generare disinformazione e preoccupazione nella cittadinanza».

«La Direzione Strategica dell’Asp – conclude la nota – conferma il massimo impegno a rafforzare la sanità pubblica crotonese, investendo in infrastrutture moderne, sostenibili e pienamente rispondenti ai bisogni del territorio. Il progetto del nuovo reparto di Dialisi si inserisce in una più ampia strategia di riqualificazione della rete ospedaliera e territoriale, finalizzata a garantire servizi efficienti, sicuri e di qualità. La sanità crotonese è e resterà pubblica. Questo intervento nasce per rafforzarla, non per ridurla. L’Asp di Crotone continuerà a operare con trasparenza, competenza e responsabilità, nell’interesse esclusivo della comunità e della salute dei cittadini».